Leone XIV: i nostri tre Santi sono senza dubbio dei maestri, la cui vita e dottrina vi invito a far conoscere…

  • “.. i nostri tre Santi sono senza dubbio dei maestri, la cui vita e dottrina vi invito a far conoscere e apprezzare costantemente al Popolo di Dio.
    San Giovanni Eudes non fu forse il primo a celebrare il culto liturgico dei Cuori di Gesù e di Maria?
    San Giovanni Maria Vianney non fu forse il sacerdote che si dedicò con passione al suo ministero e che affermò: «Il sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù»?
    E infine, Santa Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto non fu forse la grande Dottoressa della scientia amoris di cui il nostro mondo ha bisogno, colei che “respirò” il Nome di Gesù in ogni momento della sua vita, con spontaneità e freschezza, e che insegnò ai più piccoli una via “facile” per accedervi?
    (..) Ecco perché auspico che queste celebrazioni non si limitino a evocare la nostalgia di un passato che potrebbe sembrare ormai passato, ma risveglino la speranza e suscitino un nuovo slancio missionario. Con l’aiuto dei santi che vi ha donato e che voi celebrate, Dio può rinnovare le meraviglie che ha compiuto nel passato.
    Santa Teresa non sarà forse la Patrona delle missioni nelle stesse terre in cui è nata?
    San Giovanni Maria Vianney e san Giovanni Eudes non sapranno parlare alla coscienza di molti giovani della bellezza, della grandezza e della fecondità del sacerdozio, ispirarne l’entusiasmo e dare loro il coraggio di rispondere generosamente alla chiamata, in un momento in cui la mancanza di vocazioni si fa sentire duramente nelle vostre diocesi e i sacerdoti sono sottoposti a crescenti difficoltà? (..)”

Messaggio del Santo Padre Leone XIV alla Conferenza Episcopale Francese
in occasione del centenario della canonizzazione
di san Giovanni Eudes, san Giovanni Maria Vianney e santa Teresa di Gesù Bambino

Sono lieto di potermi rivolgere per la prima volta a voi, pastori della Chiesa di Francia, e, attraverso di voi, a tutti i vostri fedeli, poiché questo mese di maggio 2025 segna il centenario della canonizzazione di tre santi che, per grazia di Dio, il vostro Paese ha donato alla Chiesa universale: san Giovanni Eudes (1601-1680), san Giovanni Maria Vianney (1786-1859) e santa Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto (1873-1897). Elevandoli alla gloria degli altari, il mio predecessore Pio XI ha voluto presentarli al Popolo di Dio come maestri da ascoltare, modelli da imitare e potenti sostenitrici da pregare e invocare. L’entità delle sfide che la Chiesa in Francia si trova ad affrontare un secolo dopo, e l’attualità di queste tre sante figure nell’affrontarle, mi spingono a invitarvi a dare particolare risalto a questo anniversario.

In questo breve Messaggio, accennerò solo a un tratto spirituale che Giovanni Eudes, Giovanni Maria Vianney e Teresa hanno in comune e che presentano in modo molto significativo e attraente agli uomini e alle donne di oggi: hanno amato Gesù senza riserve, in modo semplice, forte e autentico; ne hanno sperimentato la bontà e la tenerezza in una speciale vicinanza quotidiana e le hanno testimoniate con un ammirevole slancio missionario.

Il compianto Papa Francesco ci ha lasciato, quasi come un testamento, una bellissima Enciclica sul Sacro Cuore, nella quale afferma: «Quella corrente che non si esaurisce, non tramonta mai… si dona sempre di nuovo a tutti coloro che vogliono amare come Lui ha amato. Perché solo il suo amore può generare un’umanità nuova» ( Dilexit nos , 219). Non potrebbe esserci un programma di evangelizzazione e missione più bello e semplice per il vostro Paese: aiutare tutti a scoprire l’amore tenero e devoto che Gesù ha per loro, fino a trasformare la loro vita.

E in questo senso, i nostri tre Santi sono senza dubbio dei maestri, la cui vita e dottrina vi invito a far conoscere e apprezzare costantemente al Popolo di Dio. San Giovanni Eudes non fu forse il primo a celebrare il culto liturgico dei Cuori di Gesù e di Maria? San Giovanni Maria Vianney non fu forse il sacerdote che si dedicò con passione al suo ministero e che affermò: «Il sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù»? E infine, Santa Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto non fu forse la grande Dottoressa della  scientia  amoris  di cui il nostro mondo ha bisogno, colei che “respirò” il Nome di Gesù in ogni momento della sua vita, con spontaneità e freschezza, e che insegnò ai più piccoli una via “facile” per accedervi?

Celebrare il centenario della canonizzazione di questi tre santi è innanzitutto un invito a rendere grazie al Signore per le meraviglie che ha compiuto in questa terra di Francia nel corso di lunghi secoli di evangelizzazione e di vita cristiana. I santi non nascono spontaneamente, ma, per grazia, emergono da comunità cristiane vive che hanno saputo trasmettere loro la fede, accendere nei loro cuori l’amore per Gesù e il desiderio di seguirlo. Questa eredità cristiana vi appartiene ancora, permea ancora profondamente la vostra cultura e rimane viva in molti cuori.

Ecco perché auspico che queste celebrazioni non si limitino a evocare la nostalgia di un passato che potrebbe sembrare ormai passato, ma risveglino la speranza e suscitino un nuovo slancio missionario. Con l’aiuto dei santi che vi ha donato e che voi celebrate, Dio può rinnovare le meraviglie che ha compiuto nel passato. Santa Teresa non sarà forse la Patrona delle missioni nelle stesse terre in cui è nata? San Giovanni Maria Vianney e san Giovanni Eudes non sapranno parlare alla coscienza di molti giovani della bellezza, della grandezza e della fecondità del sacerdozio, ispirarne l’entusiasmo e dare loro il coraggio di rispondere generosamente alla chiamata, in un momento in cui la mancanza di vocazioni si fa sentire duramente nelle vostre diocesi e i sacerdoti sono sottoposti a crescenti difficoltà? Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare di cuore tutti i sacerdoti di Francia per il loro impegno coraggioso e perseverante, ed esprimere loro il mio affetto paterno.

Cari fratelli Vescovi, invoco l’intercessione di san Giovanni Eudes, di san Giovanni Maria Vianney e di santa Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto, per il vostro Paese e per il Popolo di Dio che vi è coraggioso pellegrino, nonostante i venti contrari e talvolta ostili dell’indifferenza, del materialismo e dell’individualismo. Possano essi dare coraggio a questo Popolo, nella certezza che Cristo, Salvatore del mondo, è veramente risorto.

Implorando sulla Francia la protezione materna della sua potente Patrona, Nostra Signora dell’Assunzione, imparto a ciascuno di voi e a tutti coloro che sono affidati alla vostra cura pastorale la Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 28 maggio 2025

Leone XIV

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Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede , 31 maggio 2025

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