Inni e Lodi della Tradizione a San Giuseppe

Cari Amici, siamo nell’Anno dedicato a san Giuseppe, Castissimo Sposo della Beata Vergine Maria, Custode della Divina Famiglia e Patrono universale della Santa Chiesa Cattolica… ebbene, vogliamo onorarlo dedicando – a nostro beneficio – questa pagina con Inni e Lodi tratti dalla Tradizione…. (la pagina sarà aggiornata di tanto in tanto, perciò tornate a visitarla)


Cominciamo dal bellissimo Inno, per il cui spartito ringraziamo il sito CantualeAntonianum.

Ecco il testo in latino e italiano e in video audio formato karaoke:

Inno attribuito a Gersone (+ 1429) grande apostolo della direzione a S. Giuseppe – a Papa Clemente X che l’inserirà nel breviario – al Card. Bona – e – quasi certamente del P. Giovanni della Concezione carmelitano spagnolo (1665). Per interessamento di Suor Chiara (Vittoria Colonna), Carmelitana, fu introdotto nel Breviario (1671). Analisi: Sposalizio (Str. 1) – rivelazione del mistero dell’Incarnazione (Str. 2) – Natale, Fuga, Smarrimento (Str. 3) – Gioie di Nazareth (Str. 4) – Lode e Gloria alla Santissima Trinità (Str. 5). Meravigliosamente cantato dal  Coro “Santa Veronica” Parrocchia di santa Maria Nascente in Bonemerse (CR) dedicato oggi a “Don Natale Bellani”.

Te Joseph: l’inno di San Giuseppe

  • Te, Ioseph, celebrent agmina caelitum,
    te cuncti resonent Christiadum chori,
    qui, clarus meritis, iunctus es inclitae,
    casto foedere Virgini.
  • 1.Te, o Giuseppe, lodino le schiere celesti, tutti i cori del fedeli inneggino a te che, illustre per meriti, sei unito in caste nozze all’inclita Vergine.
  • Almo cum tumidam germine coniugem
    admirans dubio tangeris anxius,
    afflatu superi Flaminis, Angelus
    conceptum puerum docet.
  • 2.Quando scorgi la sposa incinta, sei oppresso da doloroso dubbio,
    ma ecco che l’Angelo ti svela che il fanciullo è concepito di Spirito Santo.
  • Tu natum Dominum stringis, ad exteras
    Aegypti profugum tu sequeris plagas;
    amissum Solymis quaeris et invenis,
    miscens gaudia fletibus.
  • 3. Il Signore bambino tu stringi, profugo lo accompagni nell’esilio dell’Egitto.
    Lo cerchi smarrito in Gerusalemme, e lo ritrovi, mescolando gioia al pianto.
  • Electos reliquos mors pia consecrat
    palmamque emeritos gloria suscipit;
    tu vivens, Superis par, frueris Deo,
    mira sorte beatior.
  • 4. Dopo la morte gli altri santi ricevono la beatitudine e la gloria accoglie chi meritò la palma del martirio,
    tu, invece, più beato, ancor vivente al par dei Santi godi di Dio per meravigliosa sorte.
  • Nobis, summa Trias, parce precantibus;
    da Ioseph meritis sidera scandere,
    ut tandem liceat nos tibi perpetim
    gratum promere canticum.
    Amen.
  • 5. O somma Trinità , a noi supplici perdona e, per i meriti di Giuseppe, concedici di salire al cielo,
    affinché ci sia finalmente concesso di scioglierti per tutti i secoli un canto di gratitudine. Amen

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima Sposa. Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del Bambin Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.

***

Questa preghiera fu composta da Leone XIII in calce all’enciclica Quamquam pluries del 15 agosto 1889. La devozione a san Giuseppe, già dichiarato patrono della Chiesa universale dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870, fu particolarmente sostenuta da Leone XIII che, eletto papa il 20 febbraio 1878, mise fin dall’inizio il suo pontificato «sotto la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa» (allocuzione ai cardinali del 28 marzo 1878).


Un’ altro antico inno a San Giuseppe dedicato alla gente di Santa Maria, degli Anni ’50, lo riceviamo da questo sito:

CLICCA QUI PER L’AUDIO MUSICATO

Preghiera e benedizione a San Giuseppe

Benedico il tuo giglio,
O san Giuseppe,
[Che dal divino Figlio
Ti fece amare ]2v

Benedico il tuo Cuore,
O San Giuseppe,
[Che Maria sua madre
ti fè impalmare.]2l

Benedico il potere tuo
O San Giuseppe
[Che in terra Iddio ti fece
rappresentare.]2

Benedico le pene tue
O san Giuseppe,
[Che ogni anima in pena
san consolare.]2

Benedico il silenzio tuo
o san Giuseppe,
[Che le anime interiori
sa bulinare.]2

Benedico il lavoro tuo
O san Giuseppe,
[Che ogni nostro lavoro
Sa consacrare.]2

Il testo originale prosegue con le seguenti strofe:

E la tua povertade
O san Giuseppe
Benedico e ti dico
“fammela amare”

Come Gesù e Maria
O San Giuseppe
T’amano in cielo, anch’io
Ti voglio amare.

Composta probabilmente nel periodo 1959-61.


UN’ALTRO INNO del quale però non abbiamo trovato ancora la musica:

INNO A SAN GIUSEPPE

  1. Giuseppe, nome santo
    è nome al cuor giocondo,
    la speme egli è del mondo,
    che allieta nel Signor.

Rit. Il nome tuo Giuseppe,
dolcezza suona ed amor,
felice chi lo seppe,
scolpir nell’alma e in cor!
Felice chi lo seppe,
scolpir nell’alma e in cor!

  1. L’esaltino i suoi figli,
    perché d’un padre è il nome
    e amando veggan come,
    s’ottenga il suo favor.

Rit. Il nome tuo Giuseppe…

  1. È come eccelso e grande,
    di forza e di possanza,
    ma il suo potere avanza,
    l’amabil sua bontade.

Rit. Il nome tuo Giuseppe…

  1. Il tuo celeste nome,
    sia in vita la mia speme
    e alfin dell’ore estreme,
    sia balsamo al dolor.

Rit Il nome tuo Giuseppe…

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