Apologetica

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Elenco video CooperatoresVeritatis gennaio-marzo 2020


15975008_739938949494903_3619445699281649140_oATTENZIONE….. ci è stato chiesto se la frase attribuita a san Tommaso d’Aquino: “QUESTA E’ UNA MELA, CHI NON E’ D’ACCORDO PUO’ ANDARSENE” quanto sia vera e se esiste una fonte…. La nostra risposta è la seguente:

a fra’ Guglielmo da Baskerville, Umberto Eco (proprio a riguardo delle fonti) attribuiva questa frase: “Se tutti fossero autentici, Nostro Signore non sarebbe stato suppliziato su due assi incrociate, ma su di una intera foresta…”  è evidente che esiste un CONTRABBANDO di citazioni, soprattutto oggi con la rete…. così come in passato c’è stato anche un contrabbando di RELIQUIE…. Il punto non è l’Autore di una citazione, ma quando ad un autore si attribuisce un pensiero dannoso non suo…. in tal caso abbiamo un grave problema e pure un danno enorme. L’aneddoto secondo il quale Tommaso d’Aquino, avviando le sue lezioni, sarebbe stato solito indicare una mela poggiata lì… quale MONITO agli studenti a non perdere tempo con discorsi inutili (questo vuol dire in sostanza la frase), NON HA UNA FONTE DIRETTA… Chi ben conosce l’Aquinate comprende che la frase è a lui attribuita, ma difficilmente sua…. in rete si possono riscontrare almeno 46 siti (molti dei quali anche autorevoli) che la citano… e nessuno porta la fonte perché è evidente che non c’è… ciò che conta è la frase nella sua sostanza e che se attribuita ad un Autore, può essere egli DANNEGGIATO per ciò?! Il grande Padre domenicano Michele Casali (deceduto nel giugno 2004), grande studioso dell’Ordine e dei suoi Santi, fondatore del “Centro Domenicano”, pur riconoscendo di non aver mai trovato la fonte della frase negli scritti dell’Aquinate o che parlino di lui, specificava di aver fatto anche lui stesso uso di questo aneddoto… poiché il suo contenuto SINTETIZZA quel “PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE” proprio e tipico dell’Aquinate. Dunque la frase è corretta e NON danneggia nessuno a cui viene attribuita… Si potrebbe però risalire ad un autentico autore dallo stesso nome…. il filosofo scozzese Thomas Reid – presbiteriano – il quale, ponendo un problema di filosofia della conoscenza, usando un concetto di principio contro la dottrina cattolica, affermava:

  • “Prendo una zolla di terriccio; la scolpisco dandole la forma di una mela; con essenza di mele le do il profumo di una mela, e con della vernice posso darle una buccia e il colore di una mela. Ecco allora un corpo che, se lo giudichiamo con la nostra vista, col nostro tatto o col nostro odorato, è una mela. A questo io risponderei che nessuno dei nostri sensi ci illude, nel caso di specie. La mia vista e il mio tatto testimoniano che ha la forma e il colore di una mela; questo è vero. Il senso dell’olfatto testimonia che ha il profumo di una mela; anche questo è vero e non c’è inganno. Allora dove sta l’inganno? È evidente che sta nel fatto che poiché questo corpo ha alcune qualità appartenenti a una mela io concludo che esso è una mela. Si tratta di una fallacia, ma non dei sensi, bensì di un non sequitur..”

Thomas Reid replicava così a un uomo che cercava di confutare uno degli argomenti con cui storicamente i protestanti rigettavano “la dottrina papista della transustanziazione”: è evidente allora come la frase, sintetizzata e ristretta, abbia voluto essere una sorta di RIVINCITA laddove a dire cose simili fu uno che non solo non era cattolico, ma usava la filosofia per distruggere la dottrina cattolica…. Per concludere: non ce lo vediamo un san Tommaso d’Aquino iniziare le sue lezioni con aneddoti simili, ma se questa REPLICA o rivincita può aiutare oggi a far comprendere il vero concetto del suo più genuino “principio di non contraddizione”, non ne esce un danno ma un guadagno, basta specificare e spiegare… 


E’ superiore l’intelletto o la volontà? Ecco una chiarissima risposta
San Tommaso lo dice: con la carità la volontà esce da se stessa per riposare in Dio così come è in se stesso.
Questa dottrina di san Tommaso ci offre la soluzione della tanto dibattuta questione se l’intelletto è superiore alla volontà o viceversa.
La volontà in se stessa è senza dubbio inferiore all’intelletto, perché la volontà è potenza cieca e non può produrre un atto se l’intelletto non le propone l’oggetto appetibile.
Quindi l’intelletto antecede e guida la volontà, la quale senza di esso non potrebbe amare nulla (nessuno ama ciò che non conosce). Tuttavia l’operazione dell’intelletto è diversa da quella della volontà: l’intelletto attrae a sé le cose, modellandole, per così dire, nel suo proprio stampo intellettuale. Perciò, quando conosce gli esseri inferiori a lui (per esempio le cose materiali), li nobilita facendoli ascendere all’ordine intellettuale; ma quando conosce gli esseri superiori a lui (Dio, gli angeli, le verità soprannaturali), li rimpicciolisce obbligandoli a entrare nei suoi schemi intellettuali inferiori.
Con la volontà avviene esattamente il contrario. In virtù del suo atto, l’amore, la volontà esce da se stessa per riposare nell’oggetto amato così come è in sé. Quindi, se ama gli esseri che sono inferiori a lei (per esempio le cose della terra), si degrada, abbassandosi al loro livello inferiore; ma se ama gli esseri superiori a lei Dio, gli angeli, ecc…), si sublima perché si eleva al loro livello, in essi riposa mediante l’amore. Per questo diceva acutamente sant’Agostino: ‘Se ami la terra, sei terra; ma se ami Dio, che cosa devo dire? Tu sei Dio!’ Occorre perciò concludere che quantunque come potenza naturale sia più perfetto l’intelletto della volontà, in questa vita e per la natura stessa dell’operazione, è più perfetto amare Dio con la volontà che conoscerlo con l’intelletto.
(fonte: itresentieri)


Vuoi dire cose giuste? Segui l’esempio di san Felice da Cantalice
Rubrica a cura di Corrado Gnerre 
Dire sempre cose giuste non è facile, anzi è difficilissimo.
Poter dare la risposta sempre corretta è una maestria che solo pochi, anzi pochissimi, hanno.
Ma se ci si mette alla scuola del Signore, allora tutto può diventare più facile.
Se si chiede questa grazia non per fare personalmente bella figura, bensì per servire la Verità, allora Dio non può non venire in aiuto.
Un esempio per capire.
A chi chiedeva a san Felice da Cantalice (1515-1787) come facesse a parlare così bene, egli rispondeva di essere un povero ignorante che si contentava di conoscere solo sei lettere, cinque rosse e una bianca: le lettere rosse sono le cinque Piaghe di Gesù Crocifisso, la lettera bianca è l’Immacolata; e raccomandava agli altri di pregare per lui, affinché Gesù e Maria gli facessero tenere bene in mente e nel cuore quelle sei lettere, per studiarle a fondo e capirle sempre meglio giacché esse solo gli bastavano.
San Felice Cantalice otteneva la grazia di ben parlare, perché il suo desiderio era che tutto ciò che dovesse dire fosse solo frutto del suo amore per Dio e per la Sua Verità.


CAPOLAVORO di Benedetto XVI: Catechesi sui Padri della Chiesa, raccolta integrale

2023

Pio XII: il vero Consacrato a Maria è un combattente contro le eresie e gli errori del nostro tempo

La Beata Aiello ammonisce e spiega sui castighi divini

Quanto è falso e vergognoso che un pastore della Chiesa affermi che Ella: “ha trasmesso una fede impastata di paura…”?

Pellegrinaggio di Benedetto XVI in Terra Santa 8-15 maggio 2009: tutti i testi e le foto

Perchè la devozione del Rosario nel mese di maggio? Rispondono i Santi e i Pontefici

“Al Vicario di Cristo si piega il destino di Roma” un discorso del Card. Eugenio Pacelli

Domande e risposte sulla sessualità e sulla purezza

DOMANDE E RISPOSTE sulla questione omosessuale e la dottrina Cattolica

Ratzinger medita per noi il Sabato Santo – imperdibile

Discorso 46 di sant’Agostino ai Pastori che non fanno bene il loro dovere

Pio XI enc. Mit brennender sorge 14.3.1937 sulla purezza della dottrina cattolica in Germania e nel mondo

Benedetto XIV: Osservando le pratiche della Quaresima, ci distinguiamo dai nemici della Croce di Gesù Cristo

Capolavoro di Ratzinger del 1993: La conversione a Cristo non distrugge le religioni e le culture, ma le trasforma.

L’esorcista mons. Bolobanic avverte: Paolo Coelho, allievo del gesuita Anthony de Mello, avvelena i cuori delle persone

Ratzinger CdF 1989: Alcuni aspetti della Meditazione Cristiana (Yoga, pratiche orientali, occultismo, false apparizioni, ecc…)


2021-2022

Dom Gueranger: 28 dicembre la strage dei Santi Innocenti e i nuovi “Erode” di oggi con l’aborto

La vera storia di chi e come diffuse il Presepe nelle case

Pillole di Catechismo Cattolico: LA FEDE testi e video

dom Prosper Guéranger: 2 novembre Commemorazione di tutti i Defunti

dom Prosper Guéranger: 1° novembre Solennità di Tutti i Santi

dom Prosper Guéranger: Solennità di Cristo Re

Don Davide Pagliarani: la Chiesa uscita dal Concilio si trova in un vicolo cieco. Cosa fare?

Il teismo ateo dei teologi cattolici

Benedetto XVI Tre grandi parabole – Tomo 1 Gesù di Nazaret

Ascensione, la grande dimenticata

La Preghiera: Ave Maria e la prodigiosa Salve Regina spiegate da san Giovanni Bosco

Benedetto XVI spiega la Risurrezione di Gesù

1981, Ratzinger, spiegava sulla vera resistenza dei Cristiani, in campo politico

Ricordare Benedetto XVI nel modo giusto – 2°parte

Cosa è pregare sempre ed incessantemente? E perché la tentazione?

Pio XII 16.3.1946: oggetto della predicazione della fede è la dottrina cattolica

Mons. Fulton Sheen spiega chi è il diavolo (testo e video)

Benedetto XVI la Chiesa, la dottrina, il dialogo… Dal libro intervista Luce del mondo

J.Ratzinger “Dio e il mondo” ampi stralci dall’imponente libro-intervista del 2000

Benedetto XVI: i Padri del concilio non volevano e non potevano fare una Chiesa nuova o diversa

“Sento nell’anima mia il coraggio di un crociato”. La buona Battaglia di santa Teresina di Lisieux

Vittorio G. Rossi: la Messa da morto come è adesso fa piangere, non per il morto ma per la Messa – 26.9.1971

Il peccato veniale è sempre peccato

Corrado Gnerre riflette sulla frase del Papa sul concetto “assoluto” dei Comandamenti

Benedetto XIV Sollicitudini nostrae, su alcune questioni dottrinali

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L’umile frate cardinale Guglielmo Massaia e la cura dei corpi e degli spiriti

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La Tunica stracciata di Tito Casini: nel fumo di satana, verso ultimo scontro.

Ratzinger: senza il vero senso del sacro, Europa non andrà da nessuna parte.

Perché chi non è mariano non è cristiano

Storia edificante su Maria Simma e il Purgatorio con il libro integrale scaricabile in formato pdf


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