Sonetto per Papa Benedetto – 16 e 19 aprile 2018

Un modo diverso per festeggiare, con Benedetto XVI, queste due giornate importanti: il 16 aprile il genetliaco, il 19 aprile la sua elezione al soglio petrino.

  • Caro Papa, Benedetto Sedicesimo, in questo  grave e nuovo tempo d’arianesimo,
  • vogliamo esprimerti tutta la nostra gratitudine, a Te che delle anime sei sollecitudine.
  • Perdonaci se “Emerito” non ti chiamiamo perché, detto papale, è un concetto eretico, che noi non professiamo;
  • non ci interessano le Rinunce libere o forzate, per queste cose seguiamo l’Aquinate.
  • Guardiamo con dolore di Cristo la Sua Chiesa, la dolce Sposa oggi – con l’eresia – lesa e offesa;
  • quando Tu mettesti al centro l’Eucaristico Gesù, che oggi, l’adorarLo e inginocchiarsi, non è più virtù.
  • Ci manchi tanto, caro Papa Benedetto,  questa “nuova chiesa” ci sembra una novella Caporetto;
  • mancano la vera Fede, la speranza e la vera carità, la nuova pastorale è tutta amenità, ambiguità.
  • Siamo il piccolo gregge, gente del popolo, che fa dei Comandamenti e Sacramenti il proprio obolo;
  • molti parroci e pastori la vera Tradizione hanno tradito, così il vero Catechismo hanno ammutolito.
  • La beata Emmerich per questi tempi ha parlato, di una “chiesa delle tenebre”, che il Cristo avrebbe abbandonato;
  • ha descritto un “Papa debole che più non camminava“, ma che per la sua fede e teologia brillava.
  • Tempi oscuri  e dolorosi per le Anime e la Chiesa annunciava, e della grave apostasia trattava;
  • ma Tu caro Benedetto che per noi preghi, abbiamo bisogno del Papa, che la Dottrina più non rinneghi!
  • Oggi vogliamo ricordare il Tuo genetliaco e l’elezione Petrina, e con affetto Ti inviamo questa cartolina;
  • non si tratta di semplici parole di stima e rima, ma la descrizione di una Chiesa, dopo la bomba su Hiroshima…
  • Non c’è più nulla di cui festeggiare, e non è certo la speranza, quella vera, che vogliamo abbandonare;
  • ma caro papa Benedetto, forse Tu, meglio di noi l’hai capito, che senza conversione e dottrina , tutto è inaudito.
  • Non possiamo pretendere che Tu ritorni a governare, ma Tu lo hai detto che la Chiesa non volevi abbandonare;
  • quale regalo più grande e bello possiamo sperare, se non quello che dalla Tua voce udir, la vera dottrina rituonare?
  • Caro papa Benedetto, non per mera nostalgia, ma molto ci manchi, ed avanza nella Chiesa l’apostasia;
  • “non più tacer” scriveva la Santa senese, che per secoli le fiaccole della vera Fede teneva accese.
  • Ma se Tu taci, in tutti i sensi, Benedetto pur sempre papa, la salvezza per l’anima nostra sarà sempre, sì più opaca;
  • santa Bernadette che nel Genetliaco festeggi, possa dirti con noi: “l’eresia correggi!”
  • Auguri di ogni Bene, caro nostro santo Padre amato, seppure l’animo nostro è molto addolorato;
  • sappiamo che anche il Ciel permette questo tempo disagiato, per veder di Maria il trionfo del Suo Cuor Immacolato!
  • Grazie papa Benedetto per tutto ciò che hai detto e per noi fatto, del Pontificum Summorum, il divin Atto;
  • un gran bene anche noi Ti vogliamo, e tutti insieme Ti abbracciamo; vita santa e mille grazie Ti auguriamo.

Laudetur Jesus Christus

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