Un modo diverso per festeggiare, con Benedetto XVI, queste due giornate importanti: il 16 aprile il genetliaco, il 19 aprile la sua elezione al soglio petrino.
- Caro Papa, Benedetto Sedicesimo, in questo grave e nuovo tempo d’arianesimo,
- vogliamo esprimerti tutta la nostra gratitudine, a Te che delle anime sei sollecitudine.
- Perdonaci se “Emerito” non ti chiamiamo perché, detto papale, è un concetto eretico, che noi non professiamo;
- non ci interessano le Rinunce libere o forzate, per queste cose seguiamo l’Aquinate.
- Guardiamo con dolore di Cristo la Sua Chiesa, la dolce Sposa oggi – con l’eresia – lesa e offesa;
- quando Tu mettesti al centro l’Eucaristico Gesù, che oggi, l’adorarLo e inginocchiarsi, non è più virtù.
- Ci manchi tanto, caro Papa Benedetto, questa “nuova chiesa” ci sembra una novella Caporetto;
- mancano la vera Fede, la speranza e la vera carità, la nuova pastorale è tutta amenità, ambiguità.
- Siamo il piccolo gregge, gente del popolo, che fa dei Comandamenti e Sacramenti il proprio obolo;
- molti parroci e pastori la vera Tradizione hanno tradito, così il vero Catechismo hanno ammutolito.
- La beata Emmerich per questi tempi ha parlato, di una “chiesa delle tenebre”, che il Cristo avrebbe abbandonato;
- ha descritto un “Papa debole che più non camminava“, ma che per la sua fede e teologia brillava.
- Tempi oscuri e dolorosi per le Anime e la Chiesa annunciava, e della grave apostasia trattava;
- ma Tu caro Benedetto che per noi preghi, abbiamo bisogno del Papa, che la Dottrina più non rinneghi!
- Oggi vogliamo ricordare il Tuo genetliaco e l’elezione Petrina, e con affetto Ti inviamo questa cartolina;
- non si tratta di semplici parole di stima e rima, ma la descrizione di una Chiesa, dopo la bomba su Hiroshima…
- Non c’è più nulla di cui festeggiare, e non è certo la speranza, quella vera, che vogliamo abbandonare;
- ma caro papa Benedetto, forse Tu, meglio di noi l’hai capito, che senza conversione e dottrina , tutto è inaudito.
- Non possiamo pretendere che Tu ritorni a governare, ma Tu lo hai detto che la Chiesa non volevi abbandonare;
- quale regalo più grande e bello possiamo sperare, se non quello che dalla Tua voce udir, la vera dottrina rituonare?
- Caro papa Benedetto, non per mera nostalgia, ma molto ci manchi, ed avanza nella Chiesa l’apostasia;
- “non più tacer” scriveva la Santa senese, che per secoli le fiaccole della vera Fede teneva accese.
- Ma se Tu taci, in tutti i sensi, Benedetto pur sempre papa, la salvezza per l’anima nostra sarà sempre, sì più opaca;
- santa Bernadette che nel Genetliaco festeggi, possa dirti con noi: “l’eresia correggi!”
- Auguri di ogni Bene, caro nostro santo Padre amato, seppure l’animo nostro è molto addolorato;
- sappiamo che anche il Ciel permette questo tempo disagiato, per veder di Maria il trionfo del Suo Cuor Immacolato!
- Grazie papa Benedetto per tutto ciò che hai detto e per noi fatto, del Pontificum Summorum, il divin Atto;
- un gran bene anche noi Ti vogliamo, e tutti insieme Ti abbracciamo; vita santa e mille grazie Ti auguriamo.
Laudetur Jesus Christus
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