Messaggi integrali di Benedetto XVI per le Vocazioni

La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, giunta quest’anno 2023 alla sua 60° Edizione, è stata istituita da Paolo VI nel 1964 con il seguente Radiomessaggio:

RADIOMESSAGGIO DEL PAPA PAOLO VI PER LA I GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI

Sabato, 11 aprile 1964

«Pregate il padrone della messe, affinché mandi operai» per la sua Chiesa (cfr. Matth. 9, 38).

Lanciando lo sguardo ansioso sulla sterminata distesa di campi spirituali verdeggianti, che in tutto il mondo attendono mani sacerdotali, sgorga dall’animo l’accorata invocazione al Signore, secondo l’invito di Cristo. Sì, oggi come allora, «la messe è copiosa, ma gli operai sono pochi» (ibid. 9, 37): pochi, in confronto delle accresciute necessità della cura pastorale; pochi, di fronte alle esigenze del mondo moderno, ai suoi fremiti di inquietudine, ai suoi bisogni di chiarezza e di luce, che richiedono maestri e padri comprensivi, aperti, aggiornati; pochi, ancora, di fronte a coloro, i quali, sebbene lontani, indifferenti, o ostili, pur vogliono nel sacerdote un modello vivente irreprensibile della dottrina, ch’egli professa. E soprattutto scarseggiano queste mani sacerdotali nei campi di missione, ovunque ci siano uomini e fratelli da catechizzare, da soccorrere, da consolare.

La presente domenica, che nella Liturgia Romana prende dal Vangelo il nome del Buon Pastore, veda dunque unite in un unico palpito di preghiera le schiere generose dei cattolici di tutto il mondo, per invocare dal Signore gli operai necessari alla sua messe. E perché questa Giornata mondiale di preghiere per le Vocazioni sacerdotali e religiose avesse quella risonanza, che essa merita, abbiamo desiderato rivolgere la Nostra incitatrice parola a tutti i Nostri figli dilettissimi, affinché nessuno manchi a un dovere così grave e responsabile. Il problema del numero sufficiente dei sacerdoti tocca da vicino tutti i fedeli: non solo perché ne dipende l’avvenire religioso della società cristiana, ma anche perché questo problema è il preciso e inesorabile indice della vitalità di fede e di amore delle singole comunità parrocchiali e diocesane, e testimonianza della sanità morale delle famiglie cristiane. Ove numerose sbocciano le vocazioni allo stato ecclesiastico e religioso, là si vive generosamente secondo il Vangelo: là vi è segno che vi sono genitori fervorosi e buoni, che non solo non temono, ma si sentono ben lieti ed onorati di dare i propri figli alla Chiesa; là vi sono sacerdoti zelanti e fedeli, per i quali la continuità del proprio sacerdozio è il primo e più importante programma di cura pastorale; là soprattutto vi sono adolescenti generosi e aperti, puri e coraggiosi che, nutriti di vita eucaristica e sensibili alla voce di Cristo, sanno alimentare nel loro giovane cuore il desiderio di servire un giorno la Chiesa, e di donarsi alle anime per tutta la via, per riprodurre in sé i lineamenti del Buon Pastore, e seguirne fedelmente le orme.

Si alzi dunque al Cielo la nostra preghiera: dalle famiglie, dalle parrocchie, dalle comunità religiose, dalle corsie degli ospedali, dallo stuolo dei bimbi innocenti, affinché crescano le vocazioni, e siano conformi ai desideri del Cuore di Cristo.

Cosi pregheremo:

  • O Gesù, divino Pastore delle anime, che hai chiamato gli Apostoli per farne pescatori di uomini, attrai a te ancora anime ardenti e generose di giovani, per renderli tuoi seguaci e tuoi ministri; falli partecipi della tua sete di universale Redenzione, per la quale rinnovi sugli altari il tuo Sacrificio:
  • Tu, o Signore, «sempre vivo a intercedere per noi» (Hebr. 7, 25), dischiudi loro gli orizzonti del mondo intero, ove il muto supplicare di tanti fratelli chiede luce di verità e calore di amore; affinché, rispondendo alla tua chiamata, prolunghino quaggiù la Tua missione, edifichino il Tuo Corpo mistico, che è la Chiesa, e siano «sale della terra», «luce del mondo» (Matth. 5, 13). Estendi, o Signore, la tua amorosa chiamata anche a molte anime di donne illibate e generose, e infondi loro l’ansia della perfezione evangelica, e la dedizione al servizio della Chiesa e dei fratelli bisognosi di assistenza e di carità. Cosi sia.

In pegno delle particolari predilezioni del Signore su quanti, unendosi alla Nostra preghiera, offriranno oggi al Cielo le loro suppliche, di cuore impartiamo a voi, diletti figli e figlie, la Nostra propiziatrice Benedizione Apostolica, che estendiamo in special modo a tutti i sacerdoti e alle anime consacrate, ed a quanti, nei seminari e nelle case religiose, si preparano nella pietà, nello studio, nel sacrificio a salire all’Altare, ad essere un giorno i cooperatori dell’ordine sacerdotale.

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Quanto segue ora da SCARICARE QUI IN PDF è la raccolta integrale dei Messaggi redatti da Benedetto XVI nel suo Pontificato, per questa Giornata speciale dedicata al Buon Pastore.

Alcuni passaggi:

A perpetuare questo mistero salvifico nei secoli, sino al ritorno glorioso del Signore, sono destinati i presbiteri, che proprio in Cristo eucaristico possono contemplare il modello esimio di un “dialogo vocazionale” tra la libera iniziativa del Padre e la fiduciosa risposta del Cristo. Nella celebrazione eucaristica è Cristo stesso che agisce in coloro che Egli sceglie come suoi ministri; li sostiene perché la loro risposta si sviluppi in una dimensione di fiducia e di gratitudine che dirada ogni paura, anche quando si fa più forte l’esperienza della propria debolezza (cfr Rm 8,26-30), o si fa più aspro il contesto di incomprensione o addirittura di persecuzione (cfr Rm 8,35-39).

La consapevolezza di essere salvati dall’amore di Cristo, che ogni Santa Messa alimenta nei credenti e specialmente nei sacerdoti, non può non suscitare in essi un fiducioso abbandono in Cristo che ha dato la vita per noi. Credere nel Signore ed accettare il suo dono, porta dunque ad affidarsi a Lui con animo grato aderendo al suo progetto salvifico. Se questo avviene, il “chiamato” abbandona volentieri tutto e si pone alla scuola del divino Maestro; ha inizio allora un fecondo dialogo tra Dio e l’uomo, un misterioso incontro tra l’amore del Signore che chiama e la libertà dell’uomo che nell’amore gli risponde, sentendo risuonare nel suo animo le parole di Gesù: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16).

Questo intreccio d’amore tra l’iniziativa divina e la risposta umana è presente pure, in maniera mirabile, nella vocazione alla vita consacrata. Ricorda il Concilio Vaticano II: “I consigli evangelici della castità consacrata a Dio, della povertà e dell’obbedienza, essendo fondati sulle parole e sugli esempi del Signore, e raccomandati dagli Apostoli, dai Padri, dai dottori e dai pastori della Chiesa, sono un dono divino, che la Chiesa ha ricevuto dal suo Signore e con la sua grazia sempre conserva” (Cost. Lumen gentium, 43). Ancora una volta, è Gesù il modello esemplare di totale e fiduciosa adesione alla volontà del Padre, a cui ogni persona consacrata deve guardare. Attratti da lui, fin dai primi secoli del cristianesimo, molti uomini e donne hanno abbandonato famiglia, possedimenti, ricchezze materiali e tutto quello che umanamente è desiderabile, per seguire generosamente il Cristo e vivere senza compromessi il suo Vangelo, diventato per essi scuola di radicale santità. Anche oggi molti percorrono questo stesso esigente itinerario di perfezione evangelica, e realizzano la loro vocazione con la professione dei consigli evangelici.

La testimonianza di questi nostri fratelli e sorelle, nei monasteri di vita contemplativa come negli istituti e nelle congregazioni di vita apostolica, ricorda al popolo di Dio “quel mistero del Regno di Dio che già opera nella storia, ma attende la sua piena attuazione nei cieli” (Esort. ap. postsinodale Vita consecrata, 1).

Chi può ritenersi degno di accedere al ministero sacerdotale? Chi può abbracciare la vita consacrata contando solo sulle sue umane risorse? Ancora una volta, è utile ribadire che la risposta dell’uomo alla chiamata divina, quando si è consapevoli che è Dio a prendere l’iniziativa ed è ancora lui a portare a termine il suo progetto salvifico, non si riveste mai del calcolo timoroso del servo pigro che per paura nascose sotto terra il talento affidatogli (cfr Mt 25,14-30), ma si esprime in una pronta adesione all’invito del Signore, come fece Pietro quando non esitò a gettare nuovamente le reti pur avendo faticato tutta la notte senza prendere nulla, fidandosi della sua parola (cfr Lc 5,5). Senza abdicare affatto alla responsabilità personale, la libera risposta dell’uomo a Dio diviene così “corresponsabilità”, responsabilità in e con Cristo, in forza dell’azione del suo Santo Spirito; diventa comunione con Colui che ci rende capaci di portare molto frutto (cfr Gv 15,5). (Benedetto XVI – 3 maggio 2009 – XLVI Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni)

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Memori della raccomandazione di Gesù: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!» (Mt 9, 37), avvertiamo vivamente il bisogno di pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Non sorprende che, laddove si prega con fervore, fioriscano le vocazioni. La santità della Chiesa dipende essenzialmente dall’unione con Cristo e dall’apertura al mistero della grazia che opera nel cuore dei credenti. Per questo vorrei invitare tutti i fedeli a coltivare un’intima relazione con Cristo, Maestro e Pastore del suo popolo, imitando Maria, che custodiva nell’animo i divini misteri e li meditava assiduamente (cfr Lc 2, 19).

Insieme con Lei, che occupa un posto centrale nel mistero della Chiesa, preghiamo:

O Padre, fa’ sorgere fra i cristiani numerose e sante vocazioni al sacerdozio,

che mantengano viva la fede e custodiscano la grata memoria del tuo Figlio Gesù mediante la predicazione della sua parola e l’amministrazione dei Sacramenti, con i quali tu rinnovi continuamente i tuoi fedeli.

Donaci santi ministri del tuo altare, che siano attenti e fervorosi custodi dell’Eucaristia, sacramento del dono supremo di Cristo per la redenzione del mondo.

Chiama ministri della tua misericordia, che, mediante il sacramento della Riconciliazione, diffondano la gioia del tuo perdono.

Fa’, o Padre, che la Chiesa accolga con gioia le numerose ispirazioni dello Spirito del Figlio tuo e, docile ai suoi insegnamenti, si curi delle vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata.

Sostieni i Vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e tutti i battezzati in Cristo, affinché adempiano fedelmente la loro missione al servizio del Vangelo.

Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Maria, Regina degli Apostoli, prega per noi!


Quanto segue ora da SCARICARE QUI IN PDF è la raccolta integrale dei Messaggi redatti da Benedetto XVI nel suo Pontificato, per questa Giornata speciale dedicata al Buon Pastore.