Per Papa Francesco Lourdes e Fatima non sarebbero magistero ecclesiale

Rivolgiamo la nostra attenzione agli ultimi eventi, alle parole espresse dal Pontefice a Fatima vedi qui, in occasione del suo pellegrinaggio per il Centenario delle Apparizioni. Non ci soffermeremo sulle polemiche, o sulle delusioni, amarezze, scaturite dalle sue parole. Molti di noi si attendevano dalle parole del Papa riferimenti alla sollecitazione urgente della conversione, a quelle parole della Vergine Maria: “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell’inferno perché non c’è chi preghi e si sacrifichi per loro”… O come sottolineava San Giovanni Paolo II: “Nella sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine è venuta qui, a Fatima, per chiedere agli uomini di “non offendere più Dio, Nostro Signore, che è già molto offeso” (Omelia 13 maggio 2000).

Dalle parole del santo Padre Francesco a Fatima ci attendevamo non ciò che ci sarebbe piaciuto sentir dire…. ma di certo avremo voluto sentire parole associate a quelle della Beata Vergine Madre di Dio contro il peccato, quel peccato che “tanto offende Dio…”. Questo ci avrebbe aiutati, oggi, ad un più sano e approfondito discernimento della situazione peccaminosa in cui siamo avvolti (cfr Ez.3,16-21). Dalle parole di Papa Francesco invece, e da quattro anni a questa parte, appare evidente che l’unico “peccato mortale” commesso dagli uomini oggi è quello di non accogliere gli immigranti, di non concedere indulti ai carcerati, di non andare nelle periferie ad effondere gesti di tenerezza… “La dimensione tragica del messaggio di Fatima, che ruota attorno ai concetti di peccato e di castigo, è accantonata…. La Madonna aveva detto alla piccola Giacinta che le guerre non sono altro che il castigo per i peccati del mondo e che i peccati che portano più anime all’inferno sono quelli contro la purezza…”, spiega approfonditamente il prof. Roberto de Mattei qui.

Un vero padre amorevole verso i suoi figli, non tacerebbe mai di fronte al rischio della loro perdizione. Ecco che manda il Figlio, l’eletto, a salvarci, oggi ci manda la Madre, la Sua Creatura Immacolata per eccellenza affinché docilmente accogliamo il Sacrificio redentore del Suo Figlio Divino, Cristo Gesù, in una parola, affinché CI CONVERTIAMO abbandonando il peccato. Non è “apocalittica” Maria Santissima, siamo noi che ci stiamo confezionando “i castighi” di Dio (si legga anche il Diario di Santa Suor. Faustina Kowalska, qui), la condanna “se non si convertiranno” ripete con sofferenza ai Tre Pastorelli e in altre Apparizioni ufficializzate dalla Chiesa. Non serve minimizzare le parole della Madre di Dio, serve piuttosto accoglierle e mettere in pratica LA CONVERSIONE. Molto interessante è anche questo articolo di Paolo Gulisano che dice:

“…. Il beato Paolo VI, ribadì quello che era stato il messaggio dato lì, a Fatima, cinquant’anni prima, dalla Madonna: preghiera e penitenza, questo avrebbe salvato il mondo dalle tragedie e dalle catastrofi, e avrebbe portato i cuori alla conversione…”

Vediamo ora la curiosità, a nostro parere gravissima e che spiega questa nostra premessa.

Il santo Padre Francesco, nell’intervista sull’aereo di ritorno da Fatima, prima di rispondere sul caso Medjugorje, ha esordito con queste parole: «Tutte le apparizioni o le presunte apparizioni appartengono alla sfera privata, non sono parte del Magistero pubblico ordinario della Chiesa….»

Riteniamo l’affermazione gravissima per la sua ambiguità e per non aver specificato sulle Apparizioni APPROVATE delle quali ben due, Lourdes e Fatima, sono entrate eccome nel magistero pontificio mariano della Chiesa, magistero pubblico ordinario della Chiesa. Certo, tutte le Apparizioni appartengono alla sfera privata, ma quando la Chiesa le approva, il Messaggio centrale del Cielo viene fatto proprio dalla Chiesa ed inserito nel suo magistero ordinario, specialmente mariano. Se così non fosse allora bisognerebbe dire che i Discorsi tenuti dal Papa, sul contenuto delle Apparizioni di Fatima di questi due giorni, non hanno alcun valore magisteriale né ordinario, e neppure straordinario. Insomma ci troviamo davanti a delle contraddizioni “papali”.

Tanto per capirci: Lourdes contiene la conferma del dogma dell’Immacolata. Come fa a dire il Papa che questa Apparizione non è parte del Magistero della Chiesa? Fatima contiene la conferma del dogma dell’esistenza dell’Inferno, come fa il Papa a dire che questa Apparizione non è parte integrante del Magistero ordinario della Chiesa? Per non parlare del Rosario, recitato pubblicamente dai Pontefici così come richiesto dalle Apparizioni.

«Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa.…» (Benedetto XVI, Omelia 13 maggio 2010)

Intendiamoci: noi capiamo bene cosa sta dicendo il Papa e dove voglia arrivare. A lui non interessano altri contenuti delle Apparizioni quali, ad esempio, LE PROFEZIE! E’ di queste che il Papa allude, queste “profezie” non rientrano nel Magistero ecclesiale. Ma se le cose stanno così, di cosa stiamo parlando? Perché questo articolo? A cosa serve?

Parliamo del fatto che laddove è vero che “le profezie” non rientrano nel Magistero ecclesiale ordinario, è altrettanto vero che queste profezie stanno però dentro una frase chiarissima del Catechismo della Chiesa Cattolica che è Magistero ordinario della Chiesa. Essa dice testualmente al n. 675 “Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti [Cf Lc 18,8; Mt 24,12 ]. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra [Cf Lc 21,12; Gv 15,19-20 ] svelerà il “Mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne [Cf 2Ts 2,4-12; 675 1Ts 5,2-3; 2Gv 1,7; 1Gv 2,18; 1Gv 2,22 ]…”

Certo, il Catechismo riporta passi del Nuovo Testamento, e la Vergine a Fatima non ha forse confermato questo “Mistero di iniquità” e della apostasia? Non fu forse Paolo VI a parlare del “fumo di Satana entrato nella Chiesa”? E non sta forse dicendo che la fede di molti è scossa, e che c’è una impostura religiosa in atto? Ecco perché era importante svelare da subito il Terzo Segreto di Fatima, ma non si è voluto, cliccare qui per saperne di più, e quando si è deciso di farlo si è voluto sminuirne la portata, Papa Francesco non sta facendo altro che portare avanti il minimalismo mariologico di Karl Rahner. Non è un caso se il gesuitismo moderno ha eliminato persino la propria specifica Consacrazione ai Cuori di Gesù e Maria dai loro obblighi spirituali, vedi qui.

Le Apparizioni di Fatima e Lourdes sono entrate nel Magistero ordinario della Chiesa, a dirlo è San Giovanni Paolo II: “Fatima, nel suo messaggio e nella sua benedizione, costituisce la conversione a Dio. In questo luogo si sente e si testimonia la Redenzione dell’uomo, per intercessione e con l’ausilio di Colei che con il suo piede di Vergine ha sempre schiacciato e sempre schiaccerà la testa dell’antico serpente…” (saluto a Fatima 1991). La contraddizione di Papa Francesco è palese, laddove non spiega cosa intendesse dire con le sue parole. Infatti poi ad un certo punto a riguardo delle profezie, fa una smorfia come a dire che non gli interessa e risponde: “…credo che l’allora Cardinale Ratzinger, a quel tempo Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, abbia spiegato tutto chiaramente. Grazie.”

E che cosa spiegò l’allora Prefetto Ratzinger, qui il testo integrale: “Apparizioni e segni soprannaturali punteggiano la storia, entrano nel vivo delle vicende umane e accompagnano il cammino del mondo, sorprendendo credenti e non credenti. Queste manifestazioni, che non possono contraddire il contenuto della fede, devono convergere verso l’oggetto centrale dell’annuncio di CristoFatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne. La prima e la seconda parte del «segreto»… riguardano anzitutto la spaventosa visione dell’inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la seconda guerra mondiale, e poi la previsione dei danni immani che la Russia, nella sua defezione dalla fede cristiana e nell’adesione al totalitarismo comunista, avrebbe recato all’umanità….”

E tutto questo, non è forse entrato nel Magistero ordinario della Chiesa tanto che Pio XII istituì la Memoria Liturgica del Sacro Cuore di Maria, proprio a seguito delle Apparizioni di Fatima? Ma voi pensate, infatti, che questa Festa al Cuore Immacolato di Maria, fu richiesta da San Giovanni Eudes (1601-1680) , ed anche se nel 1688 i testi furono approvati dal cardinale delegato per la Francia, Roma RISPOSE “NO” ad una Festa universale. Poi le cose cambiarono con la Festa del Sacro Cuore di Gesù del 1765, ma Roma ancora non cedeva. Fu Pio XII ad estendere il culto a tutta la Chiesa nel 1944 proprio a seguito delle insistenti richieste della Madonna di Fatima. Nel 1940, Papa Pio XII parlò per la prima volta di Fatima in un testo Pontificio ufficiale, la sua enciclica Saeculo Exeunte. Dunque, il Magistero della Chiesa ha fatto proprie le indicazioni di una Apparizione mariana e le Sue specifiche richieste.

Per Papa Francesco è preferibile “Maria che tace”, per San Giovanni Paolo II la Madre di Dio non può tacere, deve parlare!

Ascoltiamo ancora come si espresse Giovanni Paolo II nell’omelia a Fatima: “La Chiesa valuta e giudica le rivelazioni private secondo il criterio della loro conformità con tale unica Rivelazione pubblica. Se la Chiesa ha accolto il messaggio di Fatima è soprattutto perché esso contiene una verità e una chiamata, che nel loro fondamentale contenuto sono la verità e la chiamata del Vangelo stesso. “Convertitevi, (fate penitenza) e credete al Vangelo” (Mc 1,15), sono queste le prime parole del Messia rivolte all’umanità. Il messaggio di Fatima è nel suo nucleo fondamentale la chiamata alla conversione e alla penitenza, come nel Vangelo. …. La Signora del messaggio sembra leggere con una speciale perspicacia i “segni dei tempi”, i segni del nostro tempo. L’appello alla penitenza è materno e, al tempo stesso, forte e deciso. La carità che “si compiace della verità” (1Cor 13,6), sa essere schietta e decisa… Le parole del messaggio sono state rivolte a fanciulli dai 7 ai 10 anni d’età. I fanciulli, come Bernardetta di Lourdes, sono particolarmente privilegiati in queste apparizioni della Madre di Dio. Da qui il fatto che anche il suo linguaggio è semplice, a misura della loro comprensione. I bambini di Fatima sono diventati gli interlocutori della Signora del messaggio ed anche i suoi collaboratori…. Alla luce dell’amore materno comprendiamo tutto il messaggio della Signora di Fatima. Ciò che più direttamente si oppone al cammino dell’uomo verso Dio è il peccato, il perseverare nel peccato, e, infine, la negazione di Dio. La programmata cancellazione di Dio dal mondo dell’umano pensiero. Il distacco da lui di tutta la terrena attività dell’uomo. Il rifiuto di Dio da parte dell’uomo.” (13 maggio 1982).

LA CHIESA HA ACCOLTO IL MESSAGGIO DI FATIMA, e di Lourdes, CHE E’ LA CONVERSIONE A DIO, specifica il Papa canonizzato e del “Totus tuus”. E’ chiaro perciò che, il santo Padre Francesco, intendesse riferirsi alle “profezie” di cui non vuol sentire ragioni, diversamente, ogni singolo riferimento alla Apparizione di Fatima, descritte dalle parole dei Pontefici precedenti, non avrebbero alcun valore magisteriale o catechetico, e questo sarebbe sconcertante ed assurdo! E quando Papa Francesco insiste su una sua preferenza personale (così la spiega nell’intervista) a riguardo di una Madre che non parli troppo…, ecco come si esprimeva, ufficialmente, Giovanni Paolo II sempre nella stessa Omelia citata: “Può la Madre, la quale con tutta la potenza del suo amore, che nutre nello Spirito Santo, desidera la salvezza di ogni uomo, tacere su ciò che mina le basi stesse di questa salvezza? No, non lo può! Per questo, il messaggio della Signora di Fatima, così materno, è al tempo stesso così forte e deciso. Sembra severo. È come se parlasse Giovanni Battista sulle sponde del Giordano. Invita alla penitenza. Avverte. Chiama alla preghiera. Raccomanda il Rosario. Questo messaggio è rivolto ad ogni uomo. L’amore della Madre del Salvatore arriva dovunque giunge l’opera della salvezza…”

Maria non può tacere, spiega Giovanni Paolo II, a riguardo della distruzione verso cui l’uomo oggi si è votato! E spiega quale sia questa autodistruzione: l’ateismo, la negazione di Dio, il peccato! Ed ecco le parole con le quali il Papa smentisce, oggi, il suo successore: “Il contenuto dell’appello della Signora di Fatima è così profondamente radicato nel Vangelo e in tutta la Tradizione, che la Chiesa si sente impegnata da questo messaggio…” (Omelia del 13 maggio 1982).

La Chiesa è perciò IMPEGNATA A DIVULGARE il contenuto del messaggio di queste Apparizioni approvate, ed “impegnata” vuol dire far proprio il suo messaggio all’interno della sua pastorale ecclesiale, all’interno del suo Magistero ordinario. Nel Discorso tenuto ai Vescovi del Portogallo, così si esprimeva e ammoniva Giovanni Paolo II, dopo aver parlato del privilegio di avere avuto, in quella terra, l’Apparizione della Madre di Dio: “…ripeto che la Chiesa non si arroga il diritto di imporre a nessuno la sua dottrina; ma ha il diritto-dovere di proporla, con umiltà e con amore…. posso dire che, se noi Vescovi proporremo con chiarezza la via della Chiesa, chi, per preconcetto disprezzerà tale proposta può peccare, ma la nostra coscienza non ci rimprovererà di niente. Se, al contrario, per stanchezza o timore, rispetto umano o incertezza delle proprie convinzioni, tralasceremo di esporre quello che sappiamo essere la verità, chi per questa causa rimane nell’ignoranza del Vangelo e di Cristo, forse non pecca, ma noi non saremo senza colpa… (cfr.Ez.3,16-21)” (Discorso del 13.5.1982)

E così chiedeva con accorato appello il Papa ai bambini: “Cari bambini e bambine, vedo tanti di voi con addosso vestiti simili a quelli usati da Francesco e Giacinta. Vi stanno molto bene! Il guaio è che, questa sera o forse domani, toglierete questi abiti e… i pastorelli spariranno. Non vi pare che non dovrebbero scomparire?! La Madonna ha bisogno di tutti voi per consolare Gesù, triste per i torti che gli si fanno; ha bisogno delle vostre preghiere e dei vostri sacrifici per i peccatori…. (Omelia 13 maggio 2000).

Concludendo: noi comprendiamo bene che il santo Padre Francesco intendesse dire che “le profezie” di segno apocalittico, non rientrano nel Magistero ecclesiale ordinario… diversamente, lo abbiamo provato, le sue parole sarebbero in netta contraddizione con il Magistero stesso della Chiesa precedente, e questo non vogliamo pensarlo lontanamente….!

Tuttavia rattrista e preoccupa quel minimalismo mariano di stampo rahneriano verso il quale il Papa sembra tendere. Sembra quasi che il Papa abbia come voluto “tranquillizzare” i suoi amici pentecostali e protestanti a riguardo di una mariologia di cui sono molto allergici! Infatti laddove è utile porsi delle domande: perché Dio si è fatto Uomo, perché è finito sulla Croce, non poteva salvarci in modo diverso e meno cruento? Sono altrettanto importanti ed ecclesiali le domande a riguardo di certe Apparizioni: perché la Madre di Dio sta apparendo? Che cosa stiamo combinando di così grave da sollecitare questi interventi materni? Perché la Madre di Dio chiede a dei bambini se vogliono accogliere la sofferenza “che Dio manderà…” (teologia della Croce, della sofferenza, negata dai pentecostali e da tutti i protestanti), preannunciando ad essi una morte prematura, se la risposta non fosse importante per l’umanità e per la stessa missione della Chiesa?

In definitiva, se Papa Francesco si è recato “Pellegrino a Fatima” per il Centenario delle Apparizioni, come a fa a dire che queste non rientrano nel Magistero ordinario ecclesiale? Dobbiamo forse sospettare che egli voglia ribaltare anche le parole della Vergine a Fatima e il suo contenuto, creando un magistero ex-novo che escluda “le profezie” e presenti un messaggio esclusivamente di pace, senza alcuna necessità di conversione al Cristo Gesù, all’abbandono dei peccati “che lo offendono“..?

Ma la Madre di Dio, a Fatima, non fa distinzione tra Apparizione e Profezia…. Ella è Profeta!!! Essa dice chiaramente: “Avete visto l’inferno dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarli, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione del mio Cuore immacolato. Se si farà ciò che vi dirò, molte anime si salveranno e si otterrà la pace….”

è chiaro: la pace non è semplicemente un lavoro artigianale come ama ripetere, poeticamente, Papa Francesco, E’ LA CONVERSIONE A CRISTO, la riparazione ai Cuori Sacratissimi “tanto offesi”, abbandonare ogni forma di peccato e l’obbedienza, specialmente della Chiesa, alle richieste di Sua Madre! Se non si farà quanto la Vergine Santa ha chiesto, NON avremo alcuna pace. E questo è Magistero ordinario ecclesiale! Ma di tutto ciò, il Papa a Fatima, non ne ha voluto parlare! Maria ci spinge ad accogliere la sfida di Gesù: «Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3). Ci avverte duramente: «Non entrerete in Paradiso, non avrete la vera Pace… andrete all’Inferno»! Non ci lascia alternativanon abbiamo alternative se non ci convertiremo, la Chiesa stessa non ha altre alternative, il Vangelo è uno solo!