Preghiera a Gesù Cristo di Don Dolindo Ruotolo

Cari Amici, siamo Cooperatori della Verità che reca in sé anche il dono della Preghiera, la responsabilità di pregare per noi stessi, ma anche per l’Umanità, pregare per le nostre necessità, ma soprattutto per la nostra conversione e la conversione dei “poveri peccatori” come insisteva tanto la Beata Vergine Maria a Fatima.

Don Dolindo Ruotolo è stato un grande Sacerdote per la sua personale santità, ma anche per lo zelo che lo ha animato per tutta la sua lunga vita, per la conversione delle anime. Due sole le passioni nella sua vita: amare e far amare Gesù e Maria; salvare le anime e condurle al Cristo. Lo stesso San Padre Pio – a chi gli chiedeva consigli per l’anima – rispondeva di recarsi da Don Dolindo, che a Napoli c’era un “santo sacerdote”….

Vi proponiamo una delle sue Preghiere più belle e poco conosciuta, purtroppo estrapolata spesso dall’originale ed offerta a pezzetti nella rete. Noi ve la proponiamo integralmente, sia in lettura testo qui a seguire, sia in audio da ascoltare e meditare. Ritroviamoci nella Preghiera cari Amici perchè, senza Gesù e senza Maria, non si va da nessuna parte, e non si vince alcuna battaglia.

Laudetur Jesus Christus + Ave Maria


Preghiera a Nostro Signore Gesù Cristo

del sacerdote, Servo di Dio, Don Dolindo Ruotolo

_03 Castighi e Sangue prezioso 3Dolcissimo Gesù, le nostre anime hanno sete di te! Attraici, congiungici familiarmente con te, guidaci al porto della vita! Sei venuto sulla terra per salvarci, e la tua vita è la più bella, la più grandiosa manifestazione di Dio! La divina semplicità di questa vita, piena di tanti tesori di sapienza e di amore, ci rapisce a Dio, e noi in te vediamo veramente la gloria del Padre, e per la tua luce scorgiamo tutta la misera piccolezza delle cose umane!

Dolcissimo Gesù, Tu solo sei il Re ammirabile, il forte, il Consigliere, il Principe della pace! Tu solo sei il Padrone dell’universo, e nella tua vita mortale tutte le creature e gli stessi tuoi nemici non hanno fatto altro che servirti! Come è ammirabile il piano della tua Provvidenza, o Gesù dolce! Volevi nascere in una stalla, ed ecco che quelli che ti negarono un ricovero non fecero che servirti; loro malgrado prepararono l’evento umano che Tu volevi utilizzare, per venire al mondo nella più squallida povertà! Volevi andare in Egitto per prendere possesso della terra pagana; Erode credè di perseguitarti a morte… fù un empio, ma non fu in fondo che un servitore del tuo disegno.

Tu dominasti i cuori più perfidi, Tu utilizzasti la loro pessima volontà, e ti facesti servire da quelli che credevano di sopraffarti. Sei un trionfatore divino, o Gesù, anche oggi, e lo sarai in eterno! Se gli increduli e quelli che non ti amano potessero supporre che sono sempre i più vili servitori del tuo immortale disegno, anche quando ti combattono, essi si umilierebbero e si vergognerebbero del loro atteggiamento! Tu sei l’attrazione di tutti, o Gesù, e nessuno può sfuggire al tuo dominio; sei la pietra angolare, e nessuno può eliminarti; nessuno può urtare contro di te senza infrangersi! Trionfa, o Gesù, trionfa e fa’ che tutti siamo i tuoi cooperatori ed i tuoi servi nella pace dolcissima dell’amore e non nella degradazione orrida dei nostri peccati!

Gli stolti hanno creduto di demolire la tua Sapienza, e non hanno fatto che darle risalto; sono tuoi servi quando, pieni di orgoglio, si appartano da te nel nome di una falsa scienza!

Convertili, o Signore, convertili perché un raggio solo della luce mirabile, emanante dalla tua vita, è sufficiente ad umiliarli ed a far riconoscere la loro miseria!

Gli empi ti combattono e credono di demolire la tua opera, ma essi non fanno che spazzare le scorie dell’umanità: sono tuoi servi e non se ne accorgono, perché per i loro sforzi di pigmei, la tua opera appare gigante ed incrollabile in tutti i secoli! Scuotili, o Gesù, scuotili e convertili al tuo amore! Gli sforzi scellerati che le nazioni apostate e l’umanità peccatrice hanno fatto per distaccarsi da te ci hanno mostrato che Tu solo sei Vita, perché gli edifici degli uomini crollano come pagliuzze scosse e trascinate dall’uragano!…

Dolcissimo Gesù, le nostre anime, disingannate da tante tristi esperienze, hanno sete di Te! Hanno fame di Te! Vivi glorioso nei nostri cuori, facci ritornare all’ideale cristiano, rendici pieni di forza, pieni di luce, pieni di amore; rendici strumenti della tua gloria, servi di amore e non servi di pena! Stillaci Tu goccia a goccia nel cuore la tua medesima vita, ed essa diventi il nostro sospiro, il nostro palpito perenne!

Se l’angelico Pane ci nutre, fa’, o Gesù, angelica la nostra vita; facci passare sulla terra come morti al mondo: sia questo nostro misero corpo come il sudario che ci inviluppi, sia esso la tomba della nostra gloriosa risurrezione!

Rendici quello che dobbiamo essere: Voce di gloria per Dio solo, te lo domandiamo per l’amore che Tu portasti al Padre! Fa’ che Dio solo sia glorificato in tutte le nostra attività anche umane: nelle arti, nelle scienze, nel lavoro, nella vita sociale, nelle città, nelle nazioni, risuoni solenne la parola santa, che fu il programma della tua vita: Dio solo sopra tutte le cose!

E tu, Vergine Maria, monumento della potenza del Padre, sede della Sapienza Eterna, tenerezza dell’Eterno Amore, tu che sei la Madre nostra, trasfondici nell’anima la vita di Gesù e rendici strumento della sua gloria! Fa’ che noi apportiamo al mondo non la flaccida pace dell’egoismo, ma la spada tagliente dell’attività, della Verità; fa’ che sconvolgiamo la terra per annullarvi, per quanto è in noi, tutto quello che non è di Dio; fa’ che viviamo di Dio! E come la tua anima Immacolata fu un cantico perenne di amore, così le nostre anime siano un interminabile coro, che risuoni sulla terra ed abbia l’eco perpetua nel cielo. Così sia.


 Non voglio agitarmi. Mio Dio, io confido in Te! (don Dolindo)


Gesù all’anima: “Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a me la cura delle vostre cose, e tutto si calmerà. Vi dico, in verità, che ogni atto di vero, cieco, completo abbandono in me produce l’effetto che desiderate e risolve le situazioni più spinose.
Abbandonarsi a me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a me una preghiera agitata perché io segua voi, e cambiare così l’agitazione in preghiera.
Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell’anima, stornare il pensiero dalla tribolazione, e rimettersi a me, perché io solo operi, dicendo: pensaci Tu.
E’ contro l’abbandono, essenzialmente contro, la preoccupa-zione, l’agitazione, il voler pensare alle conseguenze di un fatto. E’ come la confusione che portano i fanciulli che pretendono che la mamma pensi alle loro necessità e vogliono pensarci essi, intralciando con le loro idee e le loro fisime infantili il suo lavoro.
Chiudete gli occhi e lasciatevi portare dalla corrente della mia grazia. Chiudete gli occhi e non pensate al momento presente, stornando il pensiero dal futuro come da una tentazione. Riposate in me, credendo nella mia bontà, e vi giuro per il mio amore che dicendomi con queste disposizioni: pensaci Tu, io ci penso in pieno, vi consolo, vi libero, vi conduco.
E quando debbo portarvi in una via diversa da quella che vedete voi, io vi addestro, vi porto nelle mie braccia, vi faccio trovare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, all’altra riva. Quello che vi sconvolge e vi fa male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillamento, ed il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge.
Quante cose io opero quando l’anima, tanto nelle sue necessità spirituali quanto in quelle materiali, si volge a me, mi guarda, e dicendomi: pensaci Tu, chiude gli occhi e riposa!
Avete poche grazie quando vi assillate voi per produrle, ne avete moltissime quando la preghiera è affidamento pieno a me. Voi nel dolore pregate perché io operi, ma perché io operi come voi credete…
Non vi rivolgete a me, ma volete voi che io mi adatti alle vostre idee. Non siete infermi che domandano al medico la cura, ma che gliela suggeriscono. Non fate così, ma pregate come vi ho insegnato nel Pater:

  • sia santificato il tuo nome, cioè sii glorificato in questa mia necessità;
  • venga il tuo regno, cioè tutto concorra al tuo regno in noi e nel mondo;
  • sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, cioè disponi Tu

in questa necessità come meglio ti pare per la vita nostra eterna e temporale. Se mi dite davvero: sia fatta la tua volontà, che è lo stesso che dire: pensaci Tu, io intervengo con tutta la mia onnipotenza, e risolvo le situazioni più chiuse.
Ecco, tu vedi che il malanno incalza invece di decadere? Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia: sia fatta la tua volontà, pensaci Tu. Ti dico che io ci penso, e che intervengo come medico, e compio anche un miracolo quando occorre.
Tu vedi che l’infermo peggiora? Non ti sconvolgere, ma chiudi gli occhi e di’: pensaci Tu. Ti dico che io ci penso, e che non c’è medicina più potente di un mio intervento di amore.
Ci penso solo quando chiudete gli occhi. Voi siete insonni, voi volete tutto valutare, a tutto pensare, e vi abbandonate così alle forze umane, o, peggio, agli uomini, confidando nel loro intervento. E’ questo che intralcia le mie parole e le mie vedute.
Oh, come io desidero da voi questo abbandono per beneficarvi, e come mi accoro nel vedervi agitati! Satana tende proprio a questo: ad agitarvi, per sottrarvi alla mia azione e gettarvi in preda alle iniziative umane.
Confidate perciò in me solo, riposate in me, abbandonatevi a me in tutto. Io faccio miracoli in proporzione al pieno abban-dono in me, e del nessun pensiero di voi. Io spargo tesori di grazie quando voi siete nella piena povertà. Se avete vostre risorse, anche in poco, o se le cercate, siete nel campo naturale, e seguite quindi il percorso naturale delle cose, che è spesso intralciato da satana.
Nessun ragionatore o ponderatore ha fatto miracoli, eppure tra i santi opera divinamente chi si abbandona a Dio. Quando vedi che le cose si complicano, di’ con gli occhi dell’anima chiusi: Gesù, pensaci Tu. E distraiti, perché la tua mente è acuta… e per te è difficile vedere il male e confidare in me distraendoti da te.
Fa’ così per tutte le tue necessità; fate così tutti, e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo giuro per il mio amore. Ed io ci penserò, ve l’assicuro.
Pregate sempre con questa disposizione di abbandono e ne avrete grande pace e frutto, anche quando io vi faccio la grazia dell’immolazione di riparazione e di amore, che comporta la sofferenza.
Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e di’ con tutta l’anima: Gesù, pensaci Tu. Non temere, ci penserò e benedirai il mio Nome umiliandoti. Mille preghiere non valgono un atto solo di abbandono: ricordatelo bene.
Non c’è novena più efficace di questa: O Gesù mi abbandono in te, pensaci Tu!

I commenti sono chiusi.

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑