Una piccola perla sulle Nozze di Cana

II DOMENICA dopo l’Epifania – Domínica secunda post Epiphaníam – Messa di sempre

EPISTOLA  – Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Romános, 12, 6-16

EVANGÉLIUM – Sequéntia S. Evangélii secundum Ioánnem, 2, 1-11

Sono molte le prediche scaturite da questa bellissima pagina del Vangelo nella quale Gesù e Sua Madre si trovano invitati alle nozze di due giovani sposi. Un Vangelo attualissimo. Una pagina che ci narra il primo miracolo compiuto da Gesù, su intercessione della Madre, e per spingere i discepoli a credere in Lui.

Noi vogliamo condividervi un pensiero molto semplice, breve, ma anche molto vero, consegnatoci dal nostro Sacerdote.

Ci farà bene meditare sul fatto che “il vino buono”, in questo caso e contrariamente all’usanza, non viene dato all’inizio della festa, ma alla fine: ” tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”.

Conserviamo, allora, la buona tradizione; conserviamo la sana dottrina, nutrendola con la preghiera e con le opere buone, con la perseveranza e uno stile di vita coerente, per poi distribuirla quando gli otri del vino mondano, saranno svuotati, finiti.

Conserviamo questo buon vino fino all’arrivo di tempi migliori, affinché possa essere distribuito abbondantemente al momento opportuno. La Madre di Gesù dice ai servi cosa devono fare, e così anche noi siamo chiamati a fare lo stesso in questi tempi in cui “gli otri sono stati svuotati”, per capire la gravità del momento e certe ubriacature, consigliamo di leggere qui l’intervista al cardinale Caffarra.

E allora?  Dicit mater eius minístris: Quodcúmque díxerit vobis, fácite. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. Riempiamo d’acqua le giare, ossia, riempiamo il nostro cuore e la nostra mente del Divino sapere, della sana dottrina, dei Comandamenti, viviamo noi stessi per primi questo sapere, ossia, abbeveriamoci di questo buon vino, lasciamoci riempire in santa obbedienza dalla verità del Vangelo, e lasciamo fare il resto a Gesù, per intercessione della Sua Santissima Madre, specialmente in questo Anno del Centenario di Fatima.

Solo così la festa avrà successo, solo così Gesù potrà davvero essere conosciuto ed amato, perché il miracolo lo compie Lui su intercessione della Madre e l’obbedienza dei servi. Questa è la dinamica, non altro. Chi vuole avere il miracolo, deve agire come insegnato nel Vangelo.

Laudetur Jesus Christus.


In illo témpore: ma anche per noi oggi.

In illo témpore: ma anche per noi oggi.

In illo témpore: Núptiæ factæ sunt in Cana Galilææ: et erat mater Iesu ibi. Vocátus est áutem et Iesus et discípuli eius ad núptias. Et deficiénte vino, dicit mater Iesu ad eum: Vinum non habent. Et dicit ei Iesus: Quid mihi et tibi est, múlier? nondum venit hora mea. Dicit mater eius minístris: Quodcúmque díxerit vobis, fácite. Erant áutem ibi lapídeæ hydriæ sex pósitæ secúndum purificatiónem Iudæórum, capiéntes síngulæ metrétas binas vel ternas. Dicit eis Iesus: Impléte hydrias aqua. Et implevérunt eas usque ad summum. Et dicit eis Iesus: Hauríte nunc, et ferte architriclíno. Et tulérunt. Ut áutem gustávit architriclínus aquam vinum factam, et non sciébat unde esset, minístri áutem sciébant, qui háuserant aquam: vocat sponsum architriclínus, et dicit ei: Omnis homo primum bonum vinum ponit: et cum inebriáti fúerint, tunc id, quod detérius est: tu áutem servásti bonum vinum usque adhuc. Hoc fecit inítium signórum Iesus in Cana Galilææ: et manifestávit glóriam suam et credidérunt in eum discípuli eius.  –  Laus tibi Christe.

Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. – Laus tibi Christe.