Mons. Viganò e Don Morselli avevano ragione: l’Esorcismo di Leone XIII si può fare

Cari Amici, dopo le recenti discussioni accese dall’intervento dell’Associazione Esorcisti, il quale si opponeva all’iniziativa di mons. Carlo Maria Viganò, leggete qui: L’Associazione Internazionale Esorcisti contro mons. Viganò e difesa invece da Don Alfredo Maria Morselli che l’ha portata a compimento, vedi qui, ecco che grazie sempre a Don Alfredo riceviamo un vero scoop che chiude definitivamente ogni dubbio sulla questione.

Questo esorcismo è riservato al vescovo e ai presbiteri da lui espressamente autorizzati e può essere recitato dai fedeli solo privatamente.
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha richiamato all’osservanza di questa norma nella lettera Inde ab aliquot annis, del 29 settembre 1985. In essa è precisato anche che questo richiamo «non deve affatto allontanare i fedeli dal pregare affinché, come ci ha insegnato Gesù, siano liberati dal male (cfr. Mt 6,13)».
L’esorcismo privato può essere recitato privatamente da tutti i fedeli con frutto, da soli o in comune, in chiesa o fuori; sempre se si sia in grazia di Dio e si sia confessati.
Non è permesso che i laici recitino l’esorcismo su persone supposte indemoniate, perché questa è esclusiva prerogativa del sacerdote debitamente autorizzato dal vescovo.

Lo stesso testo si può scaricare qui in pdf: Ultimo responso sull’esorcismo


Mons. Viganò aveva ragione ad invitarci a pregare privatamente l’Esorcismo di Leone XIII: è pieno diritto di tutti i fedeli.

In queste ore un nuovo argomento favorevole alla liceità della recita privata dell’Esorcismo di Leone XIII, a cui eravamo stati invitati da Mons. Vigano: la risposta data dal segretario del Card. Joseph Ratzinger, Mons. Joseph Clemens, allora segretario del Prefetto delle Congregazione per la Dottrina della Fede, in data 3-12-1987, in cui egli scrive che “per incarico di Sua Eminenza il Card. Ratzinger ho il gradito compito di comunicarle che nulla osta da parte del Magistero della Chiesa affinché i fedeli recitino privatamente l’Esorcismo di Leone XIII a proprio beneficio spirituale”.

Siccome avevo aderito con tutto il cuore alla richiesta di Mons. Viganò, e nonostante tante messe in guardia avevo proceduto a pregare l’Esorcismo lo scorso sabato santo, avevo cercato di portare argomenti pro liceitate, soprattutto per difendere il valoroso Prelato già sotto tiro per tante questioni. Ora una nuova importante testimonianza prova che non ci eravamo sbagliati.

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Credo che questa risposta convalidi la mia recezione delle norme canoniche che ben distinguono l’esorcismo pubblico e solenne, cioè quello rivolto verso gli ossessi, e che può essere pregato solo dall’Ordinario del luogo o da un sacerdote dallo stesso autorizzato, e l’esorcismo semplice e privato, che può essere pregato – ovviamente con tutta la prudenza del caso – anche dai semplici fedeli laici.

Ripercorro tutta la storia delle mie argomentazioni, per meglio comprendere la logicità della risposta del Card. Ratzinger del 3-12-1987.

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Nei giorni scorsi mi ero espresso in modo favorevole alla liceità della recita dell’Esorcismo contro satana e gli angeli ribelli, per rispondere alla quanto mai opportuna e lodevole richiesta di Mons. Viganò [https://tinyurl.com/invito-vigano].

Avendo poi riletto meglio il “Comunicato dell’Associazione Internazionale Esorcisti circa l’utilizzo dell’esorcismo di Leone XIII” [https://tinyurl.com/esorcisti-vs-vigano] del 9 aprile 2020, ho ritenuto che gli argomenti ivi addotti avessero un certo peso, sebbene non fossero del tutto decisivi (ritenevo la questione aperta).

Riporto, tra i vari argomenti portati nel Comunicato, i due che avrebbero potuto essere decisivi:

1) Viene riportata l’indicazione rubricale delle edizioni più recenti del Rituale Romanum: “Sequens exorcismus recitari potest ab Episcopis, nec non a Sacerdotibus, qui ab Ordinariis suis ad id auctoritatem habeant” (= Il seguente esorcismo può essere recitato dai Vescovi, e così pure dai Sacerdoti che dai loro Ordinari ne abbiano l’autorizzazione)

2) viene portato come argomento l’indulgenza concessa da Papa Leone XIII “Sacerdotibus ab Ordinariis suis legitime ad id auctoritatem habentibus” (= Ai sacerdoti aventi da parte degli Ordinari legittimamente autorità a ciò).

In base a questi argomenti, secondo il Comunicato, la preghiera di Leone XIII può essere recitata solo da sacerdoti autorizzati.

A mio avviso detta conclusione rimaneva dubbia per i seguenti motivi:

  1. La rigorosa normativa canonica
  2. Gli argomenti della lettera non mi sembravano decisivi

A) La rigorosa normativa canonica

“Nemo exorcismos *in obsessos* proferre legitime potest, nisi ab Ordinario loci peculiarem et expressam licentiam obtinuerit” (Can. 1172 – § 1).

[Nessuno può proseguire legittimamente esorcismi sugli osssessi se non per sé non abbia ottenuto dall’ordinario del luogo una peculiare ed espressa licenza]

Ora, tra i principi ermeneutici del diritto , ne vengono qui buoni due:

I) Odiosa sunt restringenda (Le cose odiose sono da restringere)

Cioè i divieti sono da restringersi ai casi in cui è sicuro che vadano applicati.

II) Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit  (Dove la legge ha voluto ha detto, dove non ha voluto ha taciuto)

Detto questo, esaminiamo la specie della proposizione di cui il canone si compone: si tratta di una particolare negativa:

[alcuni esorcisimi] non [si possono fare a certe condizioni]

La natura particolare è data dalla specificazione “in obsessos” [sugli ossessi]. Ciò rende l’affermazione ben diversa dalla universale, “tutti gli esorcismi non si possono fare a certe condizioni”.

Quindi, se sono proibiti gli esorcismi “in obsessos”, non si evince che siano proibiti gli esorcismi “in non obsessos”, e tanto più quelli “in non homines”, ma semplicemente “ad diaboli potentiam reducendam” (per ridurre la potenza del diavolo).

E quindi, potendo restringere i divieti a ciò che sicuramente e certamente vietato (broccardo I) e ritenendo che il legislatore, se avesse voluto estendere l’obbligo del permesso dell’ordinario a tutti gli esorcismi, lo avrebbe scritto (broccardo II), e non avrebbe invece limitato la necessità di detto permesso agli ossessi, ne inferisco che tutti i christifideles possono recitare la preghiera di Leone XIII, quando non in obsessos.

Naturalmente con prudenza ed evitando ogni abuso. Ma il pericolo di abusi non toglie l’oggettivo valore della norma.

Mi era stato fatto fatto notare la seguente raccomandazione della C.d.F, nella Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi, del 29 settembre 1985 [https://tinyurl.com/lettera-vescovi-esorcismo]:  “i Vescovi sono invitati a vigilare affinché – anche nei casi in cui è da escludere una vera possessione diabolica – coloro che sono privi della debita facoltà non abbiano a guidare riunioni durante le quali vengono usate, per ottenere la liberazione, preghiere nel cui decorso i demoni sono direttamente interrogati e si cerca di conoscerne l’identità”.

E quindi la C.d.F estenderebbe l’ampiezza del divieto. Ma detta estensione non riguarda il nostro caso: infatti, nella preghiera che Mons. Viganò ci ha invitato a dire, non si interroga direttamente il demonio né si cerca di conoscerne l’identità; quindi detta raccomandazione della C.d.F non è pertinente al caso nostro.

Abbiamo infatti scongiurato tutti i demóni senza fare domande e senza che ci importasse alcunché di sapere i loro nomi.

B) Gli argomenti della lettera non mi sembravano decisivi

I argomento: l’indicazione rubricale secondo la quale l’esorcismo di Leone XIII può essere recitato soltanto dai Vescovi, e così pure dai Sacerdoti che dai loro Ordinari ne abbiano l’autorizzazione.

Rispondo: Nelle edizioni più antiche del rituale (ad esempio in quella che ho io del 1913), in cui la preghiera è proposta editorialmente distaccata dall’esorcismo sugli ossessi, non compare la rubrica citata nel comunicato; il che depone a favore della necessità di autorizzazione solo nel caso l’esorcismo debba essere compiuto sugli ossessi, cioè che abbia le caratteristiche di esorcismo pubblico e solenne.
La rubrica comparve infatti da quando nel rituale furono raggruppati due forme di esorcismo nel TITULUS XI, il cui capitolo I introduttivo è intitolato “De exorcizandibus obsessis a daemonio”: sotto questo titolo furono riunite il Caput II “Ritus exorcizandi obsessos a daemonio” e il Caput III “Exorcismus in Satanam et Angelos apostaticos”. Si suppose cioè di avere a che fare sempre con degli ossessi, ed è ragionevole la specificazione dell’autorizzazione richiesta. Nelle edizioni precedenti, dove la preghiera era posta separatamente, cioè dove si intendeva né più né meno che il titolo (Esorcismo contro satana), non si parlava di autorizzazioni dell’Ordinario. Vedi foto in calce.

II argomento: l’indulgenza concessa da Papa Leone XIII “Ai sacerdoti aventi da parte degli Ordinari legittimamente autorità a ciò”.

Rispondo: Un’indulgenza concessa a chi “ha le carte in regola” (legitime ad id auctoritatem habentibus) non implica che debba essere richiesta in tutti i casi l’autorizzazione; perché non mettere direttamente negli “Acta” la necessità di autorizzazione all’inizio della preghiera, proprio come nelle edizioni più recenti del rituale? L’indulgenza sembrerebbe concessa a chi recita la preghiera nel dovuto modo, a seconda dei casi.

92850577_3465452930138432_7601230728164016128_nConclusioni

Questi erano i dubbi sugli argomenti portati nel Comunicato. Quando il contesto prossimo di una norma dà adito a dubbi, allora possiamo ricorrere al contesto remoto, costituito, nel nostro caso, dal canone 1172 § 1 del Codice di Diritto Canonico, da me esaminato sopra; secondo detto testo, l’unico permesso necessario è quello per gli esorcismi sugli ossessi. Cf. anche le osservazioni del Codice di Diritto Canonico Commentato, a c. della Redazione di Quaderni di Diritto Ecclesiale, Milano: Ancora 2017/4, pp. 959-60.

Concludevo scusandomi per il modo forse troppo deciso con cui avevo inizialmente preso “di petto” il comunicato dei cari confratelli esorcisti; rimanevo della mia idea, secondo la quale è possibile, nel caso di esorcismi privati e semplici, pur con tutte le cautele e con grande prudenza, che tutti i fedeli possano recitare  la preghiera di Leone XIII. Ricordiamoci che S. Caterina da Siena era una laica, e, in virtù del Battesimo, ha potuto liberare degli ossessi. È vero che di S. Caterina ce ne è una, ma è anche vero che il Rituale non è riservato ai grandi Santi.

Potevo anche far notare non è mai stata negata autoritariamente ai laici la possibilità di recitare l’esorcismo della Medaglia di San Benedetto, dove si impreca direttamente il demonio (“Vade retro satana, sunt mala qual libas, ipse venenum bibas” = “vattene satana, sono cattive le cose che propini, tu stesso bevi i veleni”): è sempre chiaro che, alla luce delle vigenti norme, non è possibile recitare questo breve esorcismo in obsessos, se non da un Vescovo o da un sacerdote autorizzato.

Non mancano neppure libri con tanto di imprimatur che dicono apertamente che è lecito per i fedeli recitare l’esorcismo: ad esempio Il libro blu, Bergamo:Kolbe 2014, con imprimatur “Datum Massae. die IV mensis octobris MCMXCVII † Eugenius Binini Episcopus Massensis-Apuanus”, p. 195. Analogamente in un libro di preghiere edito dalla FSSPX.

Detto questo, ritengo che gli argomenti portati nel Comunicato abbiano un certo peso e valore, e ritenevo che solo un responso delle Congregazioni competenti possa chiarire definitivamente la questione. Nel frattempo, in certis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas

Ma proprio in queste ore un nuovo argomento favorevole alla liceità della recita privata dell’esorcismo: la risposta data dal segretario del Card. Joseph Ratzinger, Mons. Joseph Clemens, allora segretario del Prefetto delle Congregazione per la Dottrina della Fede, in data 3-12-1987, in cui egli scrive che “per incarico di Sua Eminenza il Card. Ratzinger ho il gradito compito di comunicarle che nulla osta da parte del Magistero della Chiesa affinché i fedeli recitino privatamente l’Esorcismo di Leone XIII a proprio beneficio spirituale”.

Credo che questa risposta convalidi la mia recezione delle norme canoniche che ben distinguono l’esorcismo pubblico e solenne, cioè quello rivolto verso gli ossessi, e che può essere pregato solo dall’Ordinario del luogo o da un sacerdote dallo stesso autorizzato, e l’esorcismo semplice e privato, che può essere pregato – ovviamente con tutta la prudenza del caso – anche dai semplici fedeli laici.

Aggiungo che le tristi circostanze presenti ci spingono a studiare a fondo il problema della causalità diabolica sulle malattie: è chiaro infatti che un esorcismo non è contro un virus (sebbene possa essere recitata la benedizione deprecatoria contro gli animali nocivi), ma contro il demonio che sicuramente può influenzare, per permissione divina e con un maggior potere sul mondo concessogli dai peccati personali, anche la diffusione di un’epidemia: Come? Sarebbe doveroso un approfondimento teologico.

Qui sotto la foto di pag. 173* del Rituale Romanum, ed. Typica 1913 (Pustet), senza l’indicazione rubricale “Sequens exorcismus recitari potest ab Episcopis, nec non a Sacerdotibus, qui ab Ordinariis suis ad id auctoritatem habeant” (Il seguente esorcismo può essere recitato dai Vescovi, e così pure dai Sacerdoti che dai loro Ordinari ne abbiano l’autorizzazione), in quanto distaccato tipograficamente dalle preghiere sugli ossessi.

Don Alfredo Maria Morselli


AGGIORNAMENTO:

La Chiesa ha sempre incoraggiato i laici a recitare l’esorcismo di Leone XIII. Ecco il facsimile dell’esorcismo di Leone XIII pubblicato nel 1922 a Parigi con l’imprimatur del cardinale Dubois: 
“Questa preghiera composta per mettere in fuga il demonio, può preservare la famiglia e la società da grandi mali se, in particolare, viene recitata con fervore, anche dai semplici fedeli. Sarà usato, specialmente nei casi in cui si possa supporre un’azione del diavolo, manifestandosi: o per la malvagità degli uomini, o per tentazioni, malattie, tempeste, calamità di ogni genere . “

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ESORCISMO
CONTRO SATANA E GLI ANGELI RIBELLI
pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Leone XIII

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Salmo 67
1 . Possa Dio sorgere e i suoi nemici essere dispersi! E quelli che lo odiano fuggano davanti a lui!
2 . Mentre il fumo svanisce, lasciali scomparire!
Come la cera si scioglie davanti al fuoco, così muoiono i malvagi davanti al volto di Dio!

Salmo 34
1. Giudica, Signore, quelli che mi fanno del male; * combatti chi mi combatte!
4 . Si vergognino e si confondano, * quelli che cercano la mia vita! 4b . Indietreggino e si confondano, * quelli che meditano sulla mia sventura! 5 . Possano essere come polvere contro il vento! * e li insegua l’Angelo del Signore! 6 . Possa il loro cammino essere buio e scivolare! * e li insegua l’Angelo del Signore! 7 .  

  
  
   Perché senza motivo hanno teso contro di me la loro rete di morte; * hanno rimproverato la mia anima in modo incoerente.
8 .    Lascia che la perdita li sorprenda; lascia che la rete che hanno nascosto li catturi; * e cadono nella loro   stessa trappola!
9 .    E l’anima mia esulterà nel Signore, * esulterà per la sua salvezza.
29 . Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo!
30 . Come era in principio, ora e sempre, * e nei secoli dei secoli! Amen!

(Nota: questa traduzione si discosta il meno possibile dal testo che era sotto gli occhi di Leone XIII, cioè il vecchio salterio)  


Preghiera a San Michele

Gloriosissimo Principe dell’esercito celeste, San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento e nella lotta che è la nostra contro i Principati e le Potenze, contro i sovrani di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti di malizia diffusi nelle melodie ( Ef 6, 10-12). Aiuta gli uomini, che Dio ha creato incorruttibili, e resi a sua immagine e somiglianza, e riscattati a così alto prezzo dalla tirannia del diavolo (Sap. 2, 23 – 1 Cor. 6, 20). Combatti oggi, con l’esercito degli Angeli benedetti, le lotte del Signore, come un tempo combattesti contro il capo dell’orgoglio Lucifero e i suoi angeli ribelli; e non ebbero il sopravvento, e il loro posto in cielo non fu più trovato.  Ma fu abbattuto, questo grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato il diavolo e Satana, colui che seduce il mondo intero; e fu precipitato sulla terra, e con lui furono precipitati anche i suoi angeli (Apoc. 12, 8-9). Ecco, questo antico nemico e assassino è insorto con veemenza. Travestito da angelo di luce, con tutta l’orda degli spiriti maligni, si aggira e invade profondamente la terra, per cancellarvi il nome di Dio e del suo Cristo, e rubare, uccidere e perdere alla morte eterna le anime destinate alla corona della gloria eterna. Il veleno della sua malizia, come un fiume ripugnante, il drago malvagio fa scorrere attraverso uomini dalle menti depravate e dai cuori corrotti; spirito di menzogna, empietà e bestemmia; e alito mortale della lussuria e di tutti i vizi e le iniquità. – La Chiesa, sposa dell’Agnello Immacolato, astutissimi nemici l’hanno saturata di amarezza e annaffiata di assenzio; hanno imposto le loro mani empie su tutto ciò che le è più prezioso. Dove fu stabilita la Sede del beato Pietro e la Cattedra della Verità per la luce delle genti, là posero il trono dell’abominio della loro empietà; in modo che colpendo il pastore, possano anche disperdere il gregge.
Quindi sii lì, Leader invincibile, con il popolo di Dio, contro l’assalto delle forze spirituali del male, e concedi loro la vittoria! Sei tu che la Santa Chiesa venera come suo custode e patrono. Tu che lei si vanta di avere come difensore contro i poteri criminali della terra e dell’inferno. È a te che il Signore ha affidato le anime redenti per introdurle nella beatitudine celeste.
Evoca il Dio della pace per schiacciare Satana sotto i nostri piedi, in modo che non possa più trattenere gli uomini nelle sue catene e danneggiare la Chiesa. Presenta le nostre preghiere all’Altissimo, affinché presto giungano a noi le misericordie del Signore, e tu afferri il dragone, l’antico serpente, che è il diavolo e Satana, e lo getti incatenato nell’abisso . non potrà mai più sedurre le nazioni (Ap 20,3).
Pertanto, contando sul vostro aiuto e sulla vostra protezione, per la sacra autorità della nostra santa Madre Chiesa, ci impegniamo con fiducia e sicurezza, nel nome di Gesù Cristo, nostro Dio e Signore, a respingere gli attacchi e le astuzie del demonio . 

V. Ecco la Croce del Signore, fuggite Potenze nemiche!
R. Ha vinto il Leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide!
V. Si eserciti su di noi, Signore, la tua misericordia!
R. Nella misura della nostra speranza in te.
V. Signore, ascolta la mia preghiera!
R. E ti raggiunga il mio grido.
V. Il Signore sia con te.
R. E con la tua mente.

Preghiamo
Dio e Padre di Nostro Signore Gesù Cristo, invochiamo il tuo Santissimo Nome, e lanciamo un appello supplichevole alla tua bontà: perché per intercessione di Maria Immacolata, Madre di Dio e sempre Vergine, di San Michele Arcangelo, di San Giuseppe , Sposa della stessa Beata Vergine, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, ti sei degnata di concederci il tuo aiuto contro Satana e tutti gli altri spiriti impuri che si aggirano nel mondo per nuocere al genere umano e distruggere le anime. Dallo stesso Cristo nostro Signore. Amen!

Esorcismo
Ti esorcizziamo, immondo Spirito, chiunque tu sia: potenza satanica, invasione del nemico infernale, legione, riunione o setta diabolica, nel nome e per la potenza di Nostro Signore Gesù Cristo . + , siate strappati e scacciati dalla Chiesa di Dio, anime create a immagine di Dio e redenti dal sangue prezioso del divino Agnello Redentore  + . Non osare d’ora innanzi, serpente perfido, ingannare il genere umano, perseguitare la Chiesa di Dio, né scuotere e vagliare come il grano gli eletti di Dio. Egli comanda a te, il Dio Altissimo @ che, nel tuo folle orgoglio, pretendi ancora di essere uguale a te,(I Timoteo 2, 4). Te lo comanda, Dio Padre + ; Te lo comanda, Dio il Figlio + ; Te lo comanda, Dio Spirito Santo + . Ti comanda, maestà di Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne + , Colui che, per la salvezza del nostro genere, perduto per la tua gelosia, si umiliò e si fece obbediente fino alla morte (Fil 2, 8 ); Colui che ha costruito la sua Chiesa sulla solida roccia, e ha proclamato che le porte degli inferi non prevarranno mai contro di essa, volendo rimanere con lei sempre, fino alla consumazione dei secoli (Mt 28, 20) . Ti comandano, il Segno della Croce +e la virtù di tutti i misteri della fede cristiana + . Te lo comanda, l’Altissima Madre di Dio, la Vergine Maria + , colei che, fin dal primo istante della sua Immacolata Concezione, schiacciò, con la sua umiltà, la tua testa impazzita di superbia. Ti comanda, la fede dei santi Apostoli Pietro e Paolo, e degli altri Apostoli  + . Ti comandano, il sangue dei martiri e l’intercessione amorosa di tutti i santi + .

Ora dunque, drago maledetto e ogni legione diabolica, noi ti scongiuriamo per il Dio + vivente , per il Dio + vero , per il Dio + santo , per quel Dio che ha tanto amato il mondo da dargli il suo unico Figlio, che chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna(Gv 3,16): cessate di ingannare le creature umane e di versare su di esse il veleno della dannazione eterna; smettetela di nuocere alla Chiesa e di porre ostacoli alla sua libertà. Vattene, Satana, inventore e maestro di ogni inganno, nemico della salvezza degli uomini! Cedi a Cristo, nel quale non hai trovato nessuna delle tue opere. Cedi il passo alla Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, che Cristo stesso ha acquistato a prezzo del suo Sangue. Umiliati sotto la potente mano di Dio. Tremate e fuggite, all’invocazione da noi fatta del santo e terribile Nome di Gesù, che fa tremare l’inferno; al quale sono soggette le Virtù dei Cieli, le Potestà e le Signorie; che i Cherubini e i Serafini lodano in instancabile concerto, dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signore, il Dio dell’A rms.

V. Signore, ascolta la mia preghiera.
R. E ti giunga il mio grido.
V. Il Signore sia con te.
R. E con la tua mente.

Preghiamo
Dio del Cielo, Dio della Terra, Dio degli Angeli, Dio degli Arcangeli, Dio dei Patriarchi, Dio dei Profeti, Dio degli Apostoli, Dio dei Martiri, Dio dei Confessori, Dio dei Vergini, Dio che ha il potere di dare la vita dopo la morte , riposo dopo il lavoro; perché non c’è altro Dio all’infuori di Te, e non ci può essere altro che Te, il Creatore di tutte le cose visibili e invisibili, Tu il cui regno non avrà fine; con umiltà imploriamo la tua gloriosa maestà di degnarsi di liberarci potentemente e mantenerci sani e salvi da ogni potere, trappola, menzogna e malvagità degli Spiriti infernali. Per Gesù Cristo Nostro Signore.
R. Amen!
Dalle insidie ​​del demonio, liberaci,
Concedi alla tua Chiesa la sicurezza e la libertà di servirti: ti preghiamo, ascoltaci.
Degnati di umiliare i nemici della Santa Chiesa: ti preghiamo, ascoltaci.
E il luogo è cosparso di acqua santa .