Il 7 ottobre 2017, nel Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero, Livorno, in occasione del decimo pellegrinaggio del Coordinamento toscano Summorum Pontificum, il vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana S.E.R. Monsignor Schneider ha dato una conferenza dal titolo: Il significato straordinario del messaggio profetico di Fatima.
di S.E. Mons. Athanasius Schneider ORC*
L’ineffabile sapienza e misericordia della provvidenza divina dona ad ogni epoca della storia umana e della storia della Chiesa quei mezzi d’aiuto, che sono più necessari per sanare le piaghe spirituali e salvare gli uomini da grandi disastri spirituali e materiali. Di solito Dio interviene nei momenti più critici della storia umana e sacra per mezzo di quelle profezie autentiche che sono esaminate ed accettate dalla Chiesa. Tali interventi divini sono avvenuti nel corso della storia della Chiesa e avverranno fino alla fine del tempo.
Il Magistero della Chiesa afferma nel Catechismo: «L’economia cristiana, in quanto è Alleanza nuova e definitiva, non passerà mai e non c’è da aspettarsi alcuna nuova rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo. Tuttavia, anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli. Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate “private”, alcune delle quali sono state riconosciute dall’autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di “migliorare” o di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa» (C.C.C. n. 66-67).
Le apparizioni, avvenute in Fatima nel 1917, possono essere considerate come uno degli esempi più eminenti dei doni e carismi profetici nella storia della Chiesa. Dio ha mandato Sua Madre Immacolata a Fatima nel 1917, e la santa Madre di Dio ha fatto risuonare i suoi urgenti appelli materni in vista dei gravi pericoli spirituali, nei quali si trovava l’intera famiglia umana all’inizio del XX secolo. Le avvertenze della Santa Vergine si sono rivelate come veramente profetiche, alla luce dello stato inaudito dell’incredulità, dell’ateismo e di una rivolta diretta contro Dio e Suoi comandamenti ai nostri giorni. Durante il XX secolo la vita privata e pubblica era caratterizzata come una vita senza Dio e contro Dio, particolarmente per mezzo delle dittature ateiste della Massoneria (per esempio quella in Messico negli anni venti), del nazionalsocialismo di Hitler Germania, del comunismo sovietico (nei paesi dell’ex Unione Sovietica) e del comunismo maoista in Cina.
All’inizio del XXI secolo si è scatenata la guerra contro Dio e Cristo e contro i suoi comandamenti Divini al livello quasi globale particolarmente per mezzo dell’attacco blasfemo contro la creazione Divina dell’essere umano come maschio e femmina usando per questo scopo dell’attacco la dittatura dell’ideologia del gender e della legittimazione pubblica di ogni specie di degradazione sessuale.
Nel XX secolo era la Russia comunista che rappresentava lo strumento più potente e di ampia portata nella diffusione dell’ateismo della guerra contro Cristo e la Sua Chiesa. Questo attacco era esplicito e frontale. Per mezzo della rivoluzione bolscevica dell’ottobre 1917, satana cominciò ad usare il più grande Paese del mondo e la più grande nazione cristiana dell’Est per lottare apertamente contro Cristo e Sua Chiesa. Il 13 luglio 1917 quando la Vergine Maria parlò del pericolo imminente relativo alla diffusione degli errori della Russia nel mondo intero, nessuno avrebbe potuto mai immaginare lo scenario realmente apocalittico della persecuzione della Chiesa e della propaganda dell’ateismo, che la Russia realizzò alcuni mesi più tardi, ossia entro la fine dell’ottobre 1917. Con ciò le apparizioni in Fatima hanno dimostrato il loro carattere straordinariamente profetico.
Come rimedio principale contro l’ateismo teorico e pratico, nel quale è sprofondata l’umanità nell’attuale epoca storica, la Beata Vergine Maria ha indicato la preghiera del Santo Rosario, il culto e la devozione al suo Cuore Immacolato con la pratica dei primi cinque sabati e la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, consacrazione che dovrebbe essere fatta dal Papa in unione con l’intero episcopato.
Il disprezzo dei comandamenti di Dio significa empietà e l’empietà conduce alla dannazione eterna di molte anime. Nel suo messaggio a Fatima la Madre di Dio ha indicato i peccati contro la castità e il disprezzo per la santità del matrimonio come la causa più frequente della dannazione eterna delle anime. La Vergine Maria diceva alla Beata Giacinta che, «i peccati che portano più anime all’inferno sono i peccati della carne e che saranno introdotte certe mode che molto offenderanno Nostro Signore. Quelli che servono Dio non dovrebbero seguire queste mode. La Chiesa non ha mode: Nostro Signore è sempre lo stesso». Inoltre, la Madonna ha detto che «molti matrimoni non sono buoni; loro non gli piacciono e non sono di Dio». San Giovanni Maria Vianney, il curato di Ars, parlava nei suoi sermoni in modo simile: «Quanto poco è conosciuta la purezza nel mondo; quanto poco noi la apprezziamo; quanto poco ci sforziamo di preservarla; quanto poco zelo abbiamo nel chiederla da Dio, poiché non possiamo averla da noi stessi. La purezza non è nota a quei notori e incalliti libertini che si abbandono a loro depravazioni. In quale stato sarà una tale anima quando apparirà davanti a Dio! Purezza! O Dio, quante anime trascina questo peccato nell’inferno!».
Il carattere profetico delle parole della Madonna è divenuto talmente ovvio ai nostri giorni che persino nella vita di alcune chiese cattoliche particolari i peccati della carne e le unioni adulterine sono nella pratica approvati per mezzo della pratica cosiddetta “pastorale” dell’ammissione alla santa Comunione di quelle persone divorziate che intenzionalmente continuano a avere rapporti sessuali con una persona che non è il loro legittimo coniuge. Una tale pseudo-pastorale sarà responsabile della condanna eterna di molte anime, poiché una tale pratica incoraggia gli uomini a continuare a peccare offendendo Dio e con ciò disprezzando Suoi comandamenti. La Beata Vergine Maria disse alla Beata Giacinta: «Se gli uomini sapessero ciò che è l’eternità, farebbero di tutto per cambiare la loro vita. Gli uomini si perdono, perché non pensano alla morte di Gesù e non fanno penitenza».
La Madre di Dio è apparsa a Fatima principalmente per lanciare un urgente appello materno finalizzato alla salvezza delle anime dalla condanna eterna. Ella ha mostrato perciò ai piccoli veggenti la realtà indicibilmente orrenda dell’inferno. Allo stesso tempo ha indicato la via della penitenza come l’unica possibilità per evitare l’inferno. Questa via della penitenza ha una duplice dimensione. In primo luogo essa rappresenta un mezzo per fuggire le future occasioni di peccato e per riparare ai peccati commessi. In secondo luogo, essa costituisce una forma penitenziale vicaria, ovvero una riparazione per i peccatori in vista della loro conversione. Nella terza parte del secreto di Fatima Dio ci dà la seguente immagine sconvolgente con l’invito a fare penitenza: «Abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza!».
La Chiesa ai nostri giorni deve di nuovo proclamare con vigore la verità Divina sulla realtà della condanna eterna e sull’inferno per salvare le anime immortali che altrimenti si potrebbero perdere per tutta l’eternità. L’esistenza di un inferno eterno è una verità della fede, definita dalla Chiesa nei concili, nei simboli della fede e nei documenti del Magistero. La Madonna di Fatima ha considerato questa verità talmente importante e pastoralmente efficace, che ha mostrato ai piccoli bambini l’inferno. Suor Lucia racconta: «Questa visione è durata solamente un attimo, grazie alla nostra buona Madre Celeste, che nella sua prima apparizione aveva promesso di portarci in Paradiso. Senza questa promessa, credo che saremmo morti di terrore e spavento». La Madonna ha poi detto ai bambini: «Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato». Suor Lucia continua poi a raccontare: «Giacinta continuava seduta sul suo sasso, pensierosa, e domandò: “Quella Signora disse pure che vanno molte anime all’inferno! L’inferno non finisce mai. E neanche il Paradiso. Chi va in Paradiso non esce più di là. E neppure chi va all’inferno. Non capisci che sono eterni, che non finiscono mai?”. Facemmo, allora, per la prima volta, la meditazione sull’inferno e sull’Eternità. Quel che impressionò di più Giacinta, fu l’Eternità» (Suor Lucia, Memorie, p. 45-46).
Giacinta, poco prima di morire affermò: «Se gli uomini sapessero ciò che è l’eternità, farebbero tutto possibile per cambiare la loro vita. Mortificazione e sacrifici piacciono molto al nostro Divino Signore».
L’esempio della Beata Giacinta, mostrato nella seguente citazione, dovrebbe commuoverci profondamente, e soprattutto dovrebbe spingere ogni sacerdote e ogni fedele ad una concreta testimonianza attraverso parole e azioni: «La visione dell’inferno le aveva causato tanto orrore, che tutte le penitenze e mortificazioni le sembravano un nulla, per riuscire a liberare di là alcune anime. Giacinta con frequenza si sedeva per terra o su qualche sasso e, pensierosa, cominciava a dire: «L’inferno! L’inferno! Come mi fanno pena le anime che vanno all’inferno!». Rivolgendosi a me e a Francesco diceva: “Francesco! Francesco! Non state a pregare con me? Bisogna pregare molto per liberare le anime dall’inferno. Tante vanno laggiù, tante!”. Altre volte domandava: «Ma come mai la Madonna non fa vedere l’inferno ai peccatori? Se loro lo vedessero, non peccherebbero più per non andarci. Di’ un po’ a quella Signora che faccia vedere l’inferno a tutta quella gente (si riferiva a quelli che si trovavano a Cova da Iria, al momento dell’apparizione. Vedrai come si convertono”. Qualche volta domandava pure: “Ma che peccati saranno quelli che questa gente fa per andare all’inferno? Non saprei. Forse il peccato di non andare a messa la domenica, di rubare, di dire parolacce, di augurare il male, di giurare… Come mi fanno pena i peccatori! Se potessi fargli vedere l’inferno!”. Improvvisamente a volte si stringeva a me e diceva: “Io vado in cielo, ma tu rimani quaggiù. Se la Madonna ti lascia, di’ a tutti com’è l’inferno, perché non facciano più peccati e non vadano più laggiù. Altre volte, dopo essere stata un po’ a pensare, diceva: “Tanta gente che va all’inferno! Tanta gente all’inferno!”. “Non aver paura, tu vai in cielo!”, le dicevo per tranquillizzarla. “Io, si, ci vado”, replicava lei con calma, “ma io vorrei che ci andasse pure tutta quella gente”».
Un significato particolarmente importante del messaggio di Fatima consiste nel ricordare alla Chiesa e agli uomini del nostro tempo la realtà del peccato e le sue catastrofiche e deleterie conseguenze. Perché il peccato possiede intrinsecamente una tale tragica gravità? Perché il peccato offende Dio, offende la Sua infinita maestà, la Sua infinitamente santa e saggia volontà. Questa è precisamente la causa dell’inconcepibile malizia del peccato. La Madonna diceva ai pastorelli di Fatima: «Gli uomini devono pentirsi dei loro peccati, emendare la loro vita e chiedere perdono per i loro peccati. Loro non devono offendere il Signore che è già troppo offeso». Suor Lucia scrisse: «La parte dell’ultima apparizione che più ha colpito il mio cuore è la richiesta della nostra Madre celeste di non offendere più Dio che è già troppo offeso». La Madonna ha detto a Suor Lucia: «Il buon Dio si lascia placare, ma si lamenta amaramente e con dolore del numero limitatissimo di anime che si trovano nella grazia, e che sono disposte a rinunciare a tutto ciò che la Legge Divina condanna come male».
È nota questa affermazione di Papa Pio XII: «Il peccato più grande nel mondo d’oggi consiste forse nel fatto che gli uomini hanno cominciato a perdere il senso del peccato». (Radio messaggio ai partecipanti del National Catechetical Congress of the United States in Boston, 26 ottobre 1946). Uno dei principali appelli del messaggio di Fatima e dell’esempio commovente del Beato Francesco e della Beata Giacinta può essere espresso nella seguente domanda: «Sto correndo verso l’eternità? Sono veramente pronto ad apparire davanti al tribunale di Dio? Sono nello stato di peccato?».
Essendo il peccato, e in primo luogo il peccato mortale, il più grande disastro spirituale, uno dei principali compiti pastorali della Chiesa consiste nell’ammonire gli uomini contro il pericolo del peccato, nel predicare intorno alla gravità reale del peccato, nel condurre ad una penitenza autentica per la grazia di Dio, nel salvare i peccatori dalla morte eterna attraverso preghiere di intercessione e atti di riparazione vicaria. I ministri della Chiesa non dovrebbero mai minimizzare il peccato, non dovrebbero mai parlare in modo ambiguo su ciò che è peccato, non dovrebbero mai né esplicitamente né implicitamente confermare un peccatore nel suo peccaminoso stile di vita, come per esempio nel caso dei divorziati detti “risposati”. Un tale atteggiamento sarebbe estremamente anti-pastorale e paragonabile ad una madre la quale vedendo suo figlio correre verso un precipizio, gli parlasse in modo ambiguo. Infatti, un tale atteggiamento non sarebbe l’atteggiamento di una madre, ma piuttosto di una matrigna. Di conseguenza, quei chierici, che nel caso più frequente nel nostro tempo, consentono ai divorziati detti “risposati” di continuare a praticare l’adulterio, si comportano come matrigne. La nuova cosiddetta pastorale della misericordia nei confronti dei divorziati “risposati”, propagata specialmente dal Cardinale Kasper e da suoi alleati clericali, – persino intere Conferenze episcopali –, è ultimamente crudele, un metodo “da matrigna” nei confronti dei peccatori. L’atteggiamento commovente del Beato Francesco e della Beata Giacinta verso il peccato e i peccatori, riempie di vergogna un tale metodo anti-pastorale, il quale si sta propagando ai nostri giorni sotto la maschera della misericordia.
La realtà del peccato esige necessariamente penitenza e riparazione. Ciò appartiene anche alle parti centrali del messaggio dato dalla Madre di Dio a Fatima per il nostro tempo. Già nel 1916 l’Angelo parlava ai veggenti con lo stesso spirito col quale parlerà la Madonna nel 1917. L’Angelo diceva ai bambini: «Offrite senza sosta preghiere e sacrifici all’Altissimo. Per tutto quanto vi è possibile, offrite a Dio un sacrificio quale atto di riparazione per i peccati da cui è offeso, e quale atto di supplica per la conversione dei peccatori. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi invierà». Il 13 luglio di 1917 la Madonna ha detto: «Continuate a venire qui. A ottobre dirò chi sono, quel che voglio e farò un miracolo che tutti possano vedere, affinché credano. Sacrificatevi per i peccatori, e dite spesso, specialmente facendo qualche sacrificio: “O Gesù, è per vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria”».
Dobbiamo lasciarci commuovere e ispirare dall’esempio dei bambini di Fatima per crescere nello spirito d’espiazione e di riparazione per i peccati. I bambini soffrivano la sete, però non c’era nemmeno una goccia d’acqua vicino al luogo dell’apparizione. Invece di lamentarsi Giacinta, che aveva solo sette anni, sembrava essere felice. «Come è bello», diceva lei, «Ho sete, ma offro tutto per la conversione dei peccatori». Lucia, la più anziana dei tre bambini, si sentiva responsabile dei suoi cugini, e così andò ad una casa vicina per chiedere un po’ d’acqua. Suor Lucia racconta: «Diedi la brocca d’acqua a Francesco, e gli dissi che bevesse. “Non voglio bere”, rispose il ragazzo di nove anni, “voglio soffrire per i peccatori”. “Bevi tu!”, chiesi allora Giacinta. “Anch’io voglio offrire un sacrificio per i peccatori”, rispose lei. Versai, allora, l’acqua nella fossetta di una roccia, per farla bere alle pecore, e andai a restituire la brocca alla padrona. Il caldo diventava sempre più intenso. Le cicale e i grilli univano il loro canto a quello delle rane del pantano vicino e facevano uno schiamazzo insopportabile. Giacinta, indebolita dalla fiacchezza e dalla sete, mi disse, con quella semplicità che le era naturale: “Dì ai grilli e alle rane che stiano zitti! Mi fa tanto male la testa!” Allora, Francesco le chiese: “Non vuoi soffrire questo per i peccatori?”. La povera bambina, stringendo la testa fra le manine, rispose: “Sì, lo voglio, lasciali cantare”». Commentando l’esempio di Francesco e di Giacinta, Suor Lucia diceva: «Molte persone, pensando che la parola penitenza implichi grandi austerità, e sentendo che non hanno la forza per grandi sacrifici, si scoraggiano e continuano una vita di tiepidezza e di peccato». Ma la stessa Suor Lucia racconta ciò che Nostro Signore le ha spiegato a tal riguardo: «Il sacrificio richiesto di ogni persona consiste nell’adempimento dei propri obblighi di vita e nell’osservanza della Mia legge. Questa è la penitenza che Io adesso cerco e chiedo».
Le apparizioni e i messaggi della Madonna di Fatima non possono essere adeguatamente compresi senza considerare le apparizioni dell’Angelo ai tre bambini nel 1916. Entrambe le apparizioni hanno un mutuo intrinseco rapporto. Le parole dell’Angelo hanno già preparato il messaggio centrale della Madonna in Fatima: «In tutto ciò in cui vi è possibile offrite a Dio un sacrificio quale atto di riparazione per i peccati da cui è offeso, e quale atto di supplica per la conversione dei peccatori». Però, il significato più importante delle apparizioni dell’Angelo consiste nel messaggio che riguarda il mistero Eucaristico del Corpo e del Sangue di Gesù. Già nel 1916 l’Angelo affermava che Cristo è «orribilmente oltraggiato» in questo mistero. Quasi nessuno nella Chiesa di quel tempo avrebbe potuto immaginare a quali orribili oltraggi sarebbe stato successivamente esposto il Santissimo sacramento eucaristico, e a quali livelli di inquietante diffusione tali oltraggi si sarebbero estesi persino all’interno della stessa Chiesa. Ne sono un evidente esempio la pratica, diffusa ai nostri giorni, di concedere la Santa Comunione nelle mani, e l’ammissione indiscriminata dei peccatori impenitenti, e persino dei non-cattolici, alla Santa Comunione. Mai nella storia il sacramento eucaristico è stato oggetto di simili orrendi sacrilegi da parte del clero e dei fedeli come accade attualmente. Ancora una volta le apparizioni in Fatima rivelano in modo impressionante il loro carattere altamente profetico.
La Chiesa ai nostri giorni può imparare dalla missione profetica delle apparizioni di Fatima l’intrinseca e inseparabile connessione tra la venerazione della Santissima Eucaristia e la devozione alla Beata Vergine Maria, specificamente del suo Cuore Immacolato. La diffusione della devozione al Cuore Immacolato deve essere connessa simultaneamente ad un vero rinnovamento del culto Eucaristico, e, concretamente parlando, deve essere connessa alla restaurazione del culto anche esterno della sacralità e della riverenza nella celebrazione della Santa Messa, in particolare per quanto concerne il rito e la disciplina della ricezione della santa Comunione. Soltanto quando il regno di Cristo, il Re Eucaristico, sarà di nuovo ristabilito in tutto il suo splendore nell’intero mondo cattolico, allora arriverà il Regno e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Il Regno del Cuore Immacolato è intrinsecamente Eucaristico, e questo è un prerequisito per una vera pace nel mondo.
Uno dei più grandi devoti della Madonna di Fatima, e uno dei più zelanti promotori del suo culto, fu il pio e coraggioso laico Brasiliano Dr. Plinio Correia de Oliveira. Già nel 1944 egli presentò in maniera profonda e perspicace l’attualità delle apparizioni di Fatima. Una presentazione perfettamente applicabile all’attuale situazione storica: «Si riunirono i tecnici – che assieme ai banchieri, oggi, sono i re della Terra – “et convenerunt in unum adversus Dominus”. Costruirono una pace senza Cristo, contro Cristo. Il mondo affondò ancora di più nel peccato, nonostante l’ammonimento della Madonna. A Fatima i miracoli si moltiplicarono per decine, per centinaia, per migliaia. Eccoli, noti a tutti, a disposizione di qualsiasi medico di ogni razza ed ogni religione. Le conversioni non si contarono più. Tuttavia, Fatima non era ascoltata da nessuno. Alcuni la mettevano in dubbio senza studiarla, altri la negavano senza prenderla in esame. Altri ancora ci credevano senza osare dirlo. La voce della Signora non fu udita e più di venti anni passarono. Un bel giorno, strani segni vennero dal Cielo, una aurora boreale di cui diedero notizia tutte le agenzie del mondo. Dal profondo del suo convento, Lucia scrisse al vescovo: era il segno che la guerra stava per arrivare. Ed infatti arrivò la guerra. Eccola lì. Oggi ci si preoccupa nuovamente di “riorganizzare il mondo”, agli sgoccioli di questa lotta già potenzialmente vinta. “Si vocem ejus hodie audieritis, nolite obdurare corda vestra”. “Se oggi sentite la sua voce, non indurite il vostro cuore”, dice la Sacra Scrittura. Elencando la festa della Madonna di Fatima fra le festività liturgiche, la Santa Chiesa proclama la perennità del messaggio dato al mondo attraverso i tre pastorelli. Nel giorno della sua festa, ancora una volta la voce di Fatima giunge a noi: “Non indurite i vostri cuori”. E così avrete trovato la strada della vera pace» (Legionario, São Paulo, 14 maggio 1944).
Suor Lucia ha considerato il nostro tempo come vicino agli ultimi tempi, e ciò per tre ragioni, come ha spiegato a Padre Augustin Fuentes durante un’intervista il 26 dicembre 1957. Vale la pena citare le sue parole: «La prima ragione è che Ella mi ha detto che il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E questa battaglia decisiva è lo scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l’altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c’è altra possibilità. La seconda ragione è che Ella ha detto a me ed ai miei cugini, che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri. La terza ragione è che, nei piani della Divina Provvidenza, quando Dio è costretto a punire il mondo, prima di farlo cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili. Ora, quando vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi messaggi allora, come diciamo nel nostro linguaggio imperfetto, Egli ci offre “con un certo timore” l’ultima possibilità di salvezza, l’intervento della Sua Santissima Madre. Lo fa “con un certo timore” perché, se anche quest’ultima risorsa non avesse successo, non potremmo più sperare in nessun tipo di perdono dal Cielo, giacché ci saremmo macchiati di quello che il Vangelo definisce un peccato contro lo Spirito Santo. Questo peccato consiste nell’aperto rifiuto, pienamente consapevole e volontario, della possibilità di salvezza che ci viene offerta. Non dimentichiamo che Gesù Cristo è un Figlio molto buono e non ci permetterà di offendere e disprezzare la Sua Santissima Madre. La secolare storia della Chiesa conserva le testimonianze dei terribili castighi inflitti a quanti osarono attaccare l’onore della Sua Santissima Madre, dimostrando quanto il Nostro Signore Gesù Cristo abbia sempre difeso l’Onore di Sua Madre. I due strumenti che ci sono stati dati per salvare il mondo sono la preghiera e il sacrificio». «Vede, Padre», continua Suor Lucia nell’intervista, «la Santissima Vergine ha voluto dare, in questi ultimi tempi in cui viviamo, una nuova efficacia alla recita del Santo Rosario. Ella ha talmente rinforzato la sua efficacia, che non esiste problema, per quanto difficile, di natura materiale o specialmente spirituale, nella vita privata di ognuno di noi o in quella delle nostre famiglie, delle famiglie di tutto il mondo, delle comunità religiose o addirittura nella vita dei popoli e delle nazioni, che non possa essere risolto dalla preghiera del Santo Rosario. Non c’è problema, vi dico, per quanto difficile, che non possa essere risolto dalla recita del Santo Rosario. Con il Santo Rosario, ci salveremo, ci santificheremo, consoleremo Nostro Signore e otterremo la salvezza di molte anime. Infine, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, Nostra Madre Santissima, consiste nel considerarLa quale sede della clemenza, della bontà e del perdono e come la via sicura attraverso la quale entreremo in Paradiso».
Possa la Chiesa ai nostri giorni ascoltare ciò che lo Spirito le dice (Ap 2, 11) per mezzo delle parole dell’Angelo di Fatima, per mezzo dell’eroico esempio di vita del Beato Francesco e della Beata Giacinta e in primo luogo per mezzo della parole della Madonna, la Madre di Dio, nostra Madre e Madre spirituale di tutta l’umanità. L’attualità di Fatima consiste nel preparare la Chiesa dei nostri giorni ad un’impavida confessione della fede Cattolica e persino al martirio, come possiamo vedere nella terza parte del segreto di Fatima. Tuttavia, Fatima rimane un vero e profetico segno di speranza, perché la Madonna ha promesso un tempo di pace e il trionfo del Suo Cuore Immacolato.
Il significato profetico del messaggio di Fatima nel suo insieme comprende le apparizioni dell’Angelo, le parole e l’eroico esempio di vita dei tre pastorelli e soprattutto le esortazioni materne della Beata Maria Vergine stessa. Nella preghiera con la quale Papa Giovanni Paolo II ha consacrato il 24 marzo 1984 il mondo al Cuore Immacolato di Maria, egli ha lasciato alla Chiesa e all’umanità del nostro tempo la seguente ardente supplica, nella quale vengono riassunti i temi più importanti del significato profetico del messaggio di Fatima:
«Oh, Cuore Immacolato! Aiutaci a vincere la minaccia del male, che così facilmente si radica nei cuori degli stessi uomini d’oggi e che nei suoi effetti incommensurabili già grava sulla nostra contemporaneità! Dai peccati contro la vita dell’uomo sin dai suoi albori, liberaci! Dall’odio e dall’avvilimento della dignità dei figli di Dio, liberaci! Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci! Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberaci! Liberaci! Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo, l’infinita potenza dell’Amore misericordioso! Che esso fermi il male! Trasformi le coscienze! Nel Tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della Speranza!”».
*Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, Kazakhstan
FONTE: chiesaepostconcilio.blogspot.it
Il Messaggio di Fatima: una prospettiva dall’Est
di Anca Maria Cernea
Augustinianum, Roma, 29 aprile 2017
Eccellenza Reverendissima, Reverendi Padri, Reverende Suore, Signore e Signori,
Sono molto onorata e molto grata di essere stata invitata a parlarvi oggi, per tentare di presentarvi una prospettiva dall’Europa orientale del messagio di Fatima e della sua urgenza per il mondo di oggi.
Tra maggio e ottobre del 1917, La Madonna apparve a tre pastorelli a Fatima, in Portogallo.
Chiese loro di pregare e di offrire sacrifici per la conversione dei peccatori e per la pace,
avvertendo che “gli errori della Russia” si sarebbero diffusi in tutto il mondo, causando guerre e persecuzioni alla Chiesa.
Tra febbraio e ottobre del 1917 (secondo il calendario giuliano), ci furono due rivoluzioni in Russia.
Quando la famiglia Romanov perse il trono, Lenin era in Svizzera e i bolscevichi litigavano tra di loro. Ma alcune settimane dopo, Lenin tornò in Russia.
Lasciò Berna il 3 aprile, Lunedi di Pasqua, secondo il calendario cattolico.
Attraversò la Germania in un vagone sigillato, poi la Svezia e la Finlandia.
Il viaggio di Lenin ebbe luogo nella Settimana Santa ortodossa del 1917.
Lenin arrivò a Stoccolma il 13 aprile, Venerdì Santo.
Nella Notte della Resurrezione attraversò il confine della Russia e raggiunse San Pietroburgo il Lunedi di Pasqua.
In quell’anno, la Pasqua ebraica fu celebrata dal 7 al 14 aprile.
I bolscevichi presero il potere nell’ottobre del 1917.
Un secolo dopo, il cristianesimo si trova ancora di fronte alla rivoluzione leninista, questa volta non solo in Russia, ma in tutto il mondo.
“La rivoluzione satanica mondiale di Lenin” come é stata chiamata. (1)
La Russia ha diffuso i suoi errori in tutto il mondo, causando guerre e persecuzioni contro i cristiani.
La Madonna parlò di “errori della Russia”, non perché altri errori non esistessero, ma perché gli errori della Russia li incorporavano tutti e li portavano ad un nuovo livello, il sistema di erori più omicida e più ingannevole nella storia dell’umanità.
L’ideologia marxista è un errore di natura religiosa, affermando di avere una spiegazione completa della realtà e di offrire la “salvezza” qui, in questo mondo, attraverso mezzi umani, senza Dio.
Non c’è niente di nuovo né “progressista”.
È l’antico errore gnostico, in forma contemporanea.
È un tentativo dell’uomo di assumere il controllo – con gli strumenti della conoscenza, per consentirgli di occupare il posto di Dio e di correggere la Sua creazione.
Eric Voegelin scrisse già all’ inizio del secolo XX, che il nazismo e il bolscevismo erano religioni sostitutive, “religioni politiche”, con i propri simboli, profeti, scritture, gerarchie, cerimonie liturgiche, calendari, etc. (2)
In realtà, erano religioni false, come spiegò più tardi Voegelin; perché non construivano nessuna cultura, soltanto distruggevano culture esistenti.
L’idea di base è la stessa cosa proposta dal serpente ad Adamo ed Eva, di mangiare il frutto proibito ed ignorare il comandamento di Dio: “nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come Dio”.
Il libro di Pastor Wurmbrand “Il vero volto di Karl Marx” (3), è il risultato della sua ricerca sui testi e sulle pratiche sataniche di Karl Marx, attraverso testimoni diretti.
Wurmbrand era stato comunista nell’adolescenza, ma si era convertito al cristianesimo ed era diventato pastore evangelico. Passò quattordici anni nelle prigioni comuniste in Romania e rimase famoso per il suo comportamento eroico. Mio padre lo incontrò in prigione e parlava molto bene di lui.
Il libro di Wurmbrand mostra che Marx nei suoi versi esprime un profondo odio per Dio e per l’intera razza umana. Marx non nega l’esistenza di Dio, è geloso di Dio; Lo odia e vuole prendere il Suo posto.
Wurmbrand cita anche lettere indirizzate a Marx da suo figlio Edgar con le parole “Mio caro diavolo” e testimonianze sulle strane cerimonie che Marx praticava in casa, che indicano che era senza dubbio un adoratore del diavolo.
Questa è la chiave per capire cosa è l’ideologia marxista.
Non fu per caso che il giovane Iosif Vissarionovich Dzhugashvili, futuro dittatore comunista, assassino di massa, conosciuto come Stalin, publicò articoli che firmava come “Demonoschwili”, “figlio del demonio”. (4)
Non fu per caso che, più tardi, Saul Alinski dedico’ il suo manuale di sovversione, “Regole per i Radicali”, a Lucifero, “il primo radicale conosciuto dall’uomo”.
Perché il comunismo è stato diffuso in questi due modi:
Uno è stato attraverso brutali invasioni militari, campi di concentramento, prigioni, polizia politica e terrore. Cento milioni di persone sono state uccise dai loro governi in tempi di “pace”.
Questo è successo prima in Russia, poi nel resto di quello che viene chiamato “il blocco orientale”.
L’altro modo è stato attraverso una sovversione culturale insidiosa, volta a distruggere la resistenza morale del Mondo Libero, rendendolo incapace di difendersi dal comunismo.
Questo è ciò che è stato fatto in Occidente, soprattutto attraverso il “marxismo culturale”.
Infatti, entrambe queste forme di marxismo erano finalizzate all’installazione di una società comunista mondiale.
La differenza di dottrina tra queste due forme di marxismo é meno importante di quello che hanno in comune: condividono lo stesso odio per l’ordine della realtà e la stessa volontà di distruggerlo.
Oggi il marxismo culturale sembra essere ancora più rivoluzionario del marxismo classico – pretende di reinventare la famiglia, l’identità sessuale e la natura umana, mentre il marxismo classico pretendeva di reinventare la società sulla base di una violenta espropiazione della proprietà.
Lenin, Georg Lukács e Willi Münzenberg, il capo del Komintern, fondarono la scuola di Francoforte – conosciuta anche come “La scuola critica” o la “teoria critica”, che combina Marx con Freud, per sconvolgere la fondazione morale e le istituzioni della società occidentale, partendo dalla famiglia.
Il suo compito è quello di criticare, “smascherare”, screditare, decostruire la Civiltà Occidentale.
C’è una continuità da Lukács attraverso Wilhelm Reich, Herbert Marcuse e molti altri, all’ideologia di genere di oggi, formulata da Judith Butler.
Un altra versione del marxismo culturale è rappresentata da Antonio Gramsci, che consiglia ai comunisti di conquistare prima “l’egemonia culturale” – attraverso graduali, impercettibili mutazioni nei modelli linguistici e sociali, introdotte con l’aiuto dei compagni di viaggio, come attori o altre celebrità, così come attraverso la creazione di false maggioranze, infiltrazioni e presa delle istituzioni, media, industria cinematografica, l’educazione, e, soprattutto, della Chiesa Cattolica – in modo che, un giorno, tutti si sveglino in una società comunista, senza rendersi conto di come sono arrivati lì. (5)
La prima rivoluzione sessuale nella storia umana non è stata fatta dal “Occidente liberale e consumista”, ma dalla Russia di Lenin, in quanto legalizzò l’aborto, l’omosessualità e facilitò il divorzio.
La prima organizzazione dei diritti gay nella storia è stata creata negli Stati Uniti nel 1950, ma tutti i suoi membri appartenevano al Partito Comunista Americano.
Gli attivisti della rivoluzione sessuale degli anni ‘60 in Occidente si sono ispirati al marxismo.
Tutti odiavano il capitalismo e il consumismo.
Molti di loro sono ora importanti leader del mondo occidentale.
Spesso sentiamo prediche e discorsi cristiani che incolpano il “consumismo” e “l’edonismo”, peccati tipicamente attribuiti all’Occidente liberale, per la rivoluzione anti-cristiana di oggi.
Ma San Paolo insegna che “la nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6, 12).
Il consumismo e l’edonismo, la carne e il sangue, sono soltanto fattori predisponenti, che indeboliscono la resistenza morale delle persone e delle società. Non ne sono la causa.
La causa di questi attacchi contro il cristianesimo è una rivolta satanica contro Dio, contro la Sua legge e l’ordine della Sua creazione, in un tentativo gnostico-rivoluzionario di ridisegnare la società umana e la natura umana.
Questa è la natura degli errori della Russia.
Papa Leone XIII, nel secolo IX, vide che l’ideologia comunista era un errore di natura religiosa.
La chiamò la “setta” dei “socialisti, comunisti o nichilisti” e la condannò.
Pio XI in Divini Redemptoris, nel 1937, disse che il comunismo nascondeva “una falsa idea messianica” e un “misticismo ingannevole”.
Ma in seguito, dal Concilio Vaticano II, fino alla Centesimus Annus, i Papi non insistirono più sulla natura religiosa di questo errore.
Pio IX, Leone XIII, Pio XI e Pio XII hanno tutti radicalmente respinto il comunismo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni ‘50, questo anticommunismo intransigente, espresso dal Papa e dalla Chiesa, ha ispirato la resistenza al comunismo di milioni di cattolici in Europa.
Nell’Europa Orientale, un’intera generazione di cristiani si oppose al comunismo, subì una terribile persecuzione e il martirio.
La Chiesa offriva ai suoi figli fede, guida morale, coraggio e forza.
E i fedeli seguivano la Chiesa e si fidavano di lei fino alla fine.
Uno di loro fu mio padre, Ioan Bărbuş, giovane leader che faceva parte di un partito politico cristiano, anti-comunista, pro-occidentale, molto popolare in Romania.
Mio padre è stato imprigionato dal regime comunista. I miei genitori erano fidanzati. Mia madre attese diciassette anni il suo fidanzato, pregando per lui. Egli sopravvisse per miracolo. Si sposarono dopo che mio padre venne rilasciato.
Nel grande dossier che la Securitate (la polizia segreta comunista) raccolse su di lui, mia sorella ed io abbiamo trovato informazioni sul suo comportamento in prigione.
Ad esempio, nella prigione di Aiud, negli anni ‘50, la polizia annotava che mio padre non aveva in nessun modo mutato le sue credenze. Lo descrivevano come un “elemento ostile” per il regime.
Gli altri prigionieri sapevano che era greco-cattolico, lo rispettavano e lo ascoltavano.
E lui stava dicendo loro che la Chiesa Cattolica era la più importante forza spirituale nel mondo che combatteva il comunismo, e che non avrebbe mai smesso di combatterlo.
Ciò dimostra che la sua fede nella Chiesa gli dava coraggio, ed era in grado di incoraggiare i suoi colleghi, la maggior parte dei quali non erano nemmeno cattolici.
La nostra Chiesa Greco-Cattolica della Romania fu soppressa dall’occupazione sovietica.
I nostri vescovi rifiutarono infatti qualsiasi compromesso con i comunisti.
Così la nostra Chiesa é sopravvissuta alla persecuzione.
Nelle loro prediche, i vescovi avvertivano il gregge contro l’ideologia comunista e preparavano i fedeli per il martirio. Furono i primi a dare un’esempio di resistenza al terrore, alla prigione e alla tortura.
Nessuno dei dodici ha accettato di rinunciare alla sua fedeltà al Santo Padre. Sette di loro sono morti in prigione.
Papa Pio XII disse che egli era stato più fortunato di Nostro Signore; perché tra i dodici apostoli, ci fu un traditore, ma nessuno dei dodici vescovi greco-cattolici rumeni tradì il Papa.
Ma a Pio XII seguì Giovanni XXIII.
E il Concilio Vaticano II non pronunciò la condanna del comunismo – nonostante molti Padri del Concilio avessero insistito per questo.
Durante i 2000 anni di storia della Chiesa, lo scopo di tutti i Concili (eccetto il Vaticano II) fu di reagire all’errore e di mettere in guardia contro di esso. I Concili condannavano gli errori. È così che la teologia cattolica si é strutturata.
Ma il Papa Giovanni XXIII disse che la Chiesa nel suo tempo preferiva la misericordia e non avrebbe pronunciato condanne.
Così, il più grande evento della Chiesa del XX secolo ha ignorato l’errore più terribile, più omicida dell’intera storia umana, un errore che si stava sviluppando in quel momento, gettando in schiavitù metà dell’umanità e insidiosamente erodendo le basi morali dell’altra metà.
A partire da quel punto, la Chiesa ancora non era favorevole al comunismo, ma smise di trattare la lotta contro di esso come una priorità.
Alcuni vescovi cattolici continuarono a combattere il comunismo – l’esempio più importante è la Chiesa polacca sotto la guida del cardinale Wyszynski.
Ma non tutti i vescovi cattolici del mondo hanno fatto la stessa cosa.
Alcuni persino promossero attivamente il comunismo all’interno della Chiesa – per esempio, sotto la forma della teologia della liberazione in America Latina, un’operazione di grande successo del KGB.
A partire dagli anni ‘60, quando decine di milioni di persone erano già state uccise in nome del comunismo e altre decine di milioni di anime e di menti erano già state infettate dal virus del marxismo culturale, il problema del comunismo cominciò a scomparire dal campo visivo della Chiesa.
La predicazione contro il comunismo cessò di essere sistematica, come era prima del Vaticano II, e molti cattolici pensarono che le condanne precedenti del comunismo non erano più vincolanti.
Il linguaggio delle encicliche sociali dopo il Vaticano II è diverso da quello dei papi anteriori per quanto riguarda il comunismo.
Pio XI aveva dedicato un’intera enciclica, la Divini Redemptoris, nel 1937, alla lotta al comunismo.
Non esitava a nominare l’Unione Sovietica e a parlare delle atrocità che i comunisti stavano commettendo contro i cristiani nell’URSS e nella guerra civile spagnola. E sottolineava che non erano solo eccessi isolati, ma il frutto naturale del sistema comunista.
Pio XII affermava che la Chiesa avrebbe protetto l’individuo e la famiglia dal comunismo. Egli disse: “La Chiesa combatterà la battaglia fino alla fine, perché è una questione di valori supremi: la dignità dell’uomo e la salvezza delle anime”.
Prima di Giovanni XXIII i Papi non idealizzavano il capitalismo, ma chiarivano che il comunismo doveva essere totalmente rifiutato, mentre il capitalismo aveva bisogno di certe correzioni.
A partire da Giovanni XXIII, i documenti ufficiali della Chiesa si sono spostati dall’ anticommunismo esplicito a una posizione di neutralità tra i “due blocchi”, comunista e capitalista, ugualmente accusandoli di essere materialisti, di mettere in pericolo la pace, attraverso la corsa agli armamenti della Guerra Fredda e per la loro concorrenza reciproca sul Terzo Mondo, nei loro piani di espansione ugualmente imperialistici.
Questa neutralità della Chiesa, i suoi appelli simmetrici ai due blocchi affinché si disarmassero, non ebbero ovviamente nessun effetto reale sul blocco sovietico, ma in Occidente indebolirono la posizione e l’autorità morale dei politici anticomunisti.
Chiedendo ai governi e alle organizzazioni internazionali di assumere nuovi ruoli e nuovi compiti, la Chiesa ha contribuito allo sviluppo del welfare state e anche delle strutture di potere sovranazionali, come l’ONU e l’attuale Unione Europea, che sono ora le principali entità che svolgono gli attacchi contro la vita, la famiglia e la presenza cristiana nella vita pubblica.
Così la Chiesa ha contribuito alla secolarizzazione lamentata da Papa Benedetto Sedicesimo.
La carità, l’aiuto ai poveri e agli ammalati, gli ospedali, le scuole e le università che erano state inventate dalla Chiesa e facevano parte della sua missione nel mondo, sono state quasi tutte prese in carico e secolarizzate da governi e istituzioni internazionali dopo la seconda guerra mondiale.
Nella Dottrina Sociale Cattolica dopo il Vaticano II, il rifiuto del marxismo è diventato meno radicale nella stessa misura in cui aumentava l’ostilità alla libertà economica. Il linguaggio delle encicliche sociali si è spostato dalla normale lingua cristiana al linguaggio mediatico, ideologicamente contaminato.
Pio XI, in Divini Redemptoris, ancora raccomandava la carità cristiana come principale rimedio alla povertà.
Giovanni XXIII, in Pacem in Terris, definisce i servizi sociali in termini di “diritti umani”.
Chiede all’amministrazione pubblica di prendersi cura del progresso sociale e di fornire tutti gli aspetti del benessere.
Mentre nel 1963 , anno di Pacem in Terris, metà del pianeta era già caduto sotto dittature marxiste dipendenti dai sovietici, il Papa era felice che quasi “in tutto il mondo gli uomini siano cittadini di uno stato indipendente “.
Egli celebrava la fine del colonialismo, ma non sembrava notare che la maggior parte dei nuovi paesi “indipendenti” erano in realtà caduti sotto una dominazione coloniale peggiore, quella sovietica.
E il Papa esaltava le Nazioni Unite.
In Populorum Progressio, nel 1967, Paolo VI incolpava per la povertà del Terzo Mondo esclusivamente gli effetti del colonialismo – quello storico, dell’Occidente, naturalmente, non il nuovo, quello sovietico. Non menzionava il fatto che la maggior parte dei regimi di questi paesi erano delle dittature profondamente corrotte, incompetenti e crudeli.
Populorum Progressio criticava il “liberalismo sfrenato”, “la libera concorrenza, come norma guida dell’economia e la proprietà privata dei mezzi di produzione come un diritto assoluto”, ma non si soffermava sulle calamità economiche e morali causate dall’economia marxista in ogni paese in cui era stata applicata.
Il Papa elogiava il ruolo dell’economia pianificata, nel promuovere il progresso economico e sociale, e usava argomenti tratti dalla teoria neo-marxista dello scambio ineguale, affermando che “il principio del libero scambio di per sé non è più adeguato alla regolamentazione degli accordi internazionali”.
Anche lui chiedeva un’autorità mondiale efficace.
Questo è più o meno l’approccio al comunismo che la Dottrina Sociale della Chiesa post-concilio ebbe, fino a quando Papa Giovanni Paolo II publicò l’enciclica Centesimus Annus.
In Centesimus Annus, Giovanni Paolo II ricordava nuovamente ciò che i papi prima del Vaticano II avevano notato – e cioé che queste ideologie sono errori di natura religiosa.
Avvertiva contro le “religioni politiche”, quelle teorie utopiche che pretendevano di creare una società perfetta qui sulla terra.
Grazie a Papa Giovanni Paolo II, al sindacato polacco di Solidarnosc e al presidente Reagan, il comunismo classico fu sconfitto nella maggior parte dei paesi, nel 1989.
Ma gli errori della Russia menzionati nella profezia di Fatima continuarono a diffondersi.
La sconfitta del comunismo classico si è rivelata piuttosto una mutazione verso il marxismo culturale.
Il fatto che, durante decenni, la lotta contro il marxismo classico non sia stata trattata come priorità da parte della Dottrina Sociale della Chiesa ha indebolito la capacità dei fedeli, specialmente dei politici cattolici, di riconoscere e combattere il marxismo culturale.
L’ostilità verso la libertà economica e la richiesta di centralizzare il potere, sia a livello nazionale che mondiale, stanno ora tornando nei documenti della Chiesa Cattolica, in un linguaggio ancora più suggestivo, nell’ Evangelii Gaudium e nella Laudato Si, di Papa Francesco.
Sono frequenti i termini come “inclusione”, “esclusione”, “marginalizzazione”, “disuguaglianza” e “sviluppo sostenibile”.
La critica alla libertà economica che troviamo in Papa Francesco è di una fermezza senza precedenti: “questa economia uccide”.
Avendo vissuto sotto un regime comunista, posso testimoniare che il controllo del governo sull’economia non solo non vivifica, ma rovina inevitabilmente anche i paesi una volta prosperi, causando immense ingiustizie, sofferenze e umiliazioni.
Nei paesi socialisti, la rapina e la violenza sono la politica statale; la corruzione diventa l’unica possibilità per ottenere beni di prima necessità.
E un enorme divario, molto più profondo di qualsiasi precedente, emerge tra la nuova classe privilegiata e i cittadini ridotti a schiavi.
È preoccupante vedere il Vaticano scendere in questo attivismo mondano, che incoraggia alcuni gruppi “progressisti”, di quelli che hanno un piano perfetto su come costruire un mondo perfetto (dopo aver distrutto questo qui) – come i “movimenti popolari”, ambientalisti, pacifisti, indigenisti, attivisti “anti-discriminazione” ed “esperti della popolazione”.
Purtroppo, i rappresentanti di questi gruppi sembrano oggi essere considerati dal Vaticano dei degni partner con cui dialogare, insieme a personaggi come i fratelli Castro e Evo Morales.
La Caritas Internazionale collabora con loro nel World Social Forum, un’organizzazione che promuove l’aborto, l’omosessualità e il comunismo in tutto il mondo.
Come ha detto una volta, il leader comunista spagnolo, Santiago Carrillo, come risultato del dialogo tra cattolici e comunisti, nessun comunista si è mai convertito al cattolicesimo, ma tutti i cattolici coinvolti sono diventati comunisti.
La cooperazione con i comunisti su questioni pratiche, ma senza mettere in discussione la ideologia del marxismo, trasforma i cattolici in compagni di viaggio della rivoluzione.
Invece di predicare il vero Dio ai pagani e convertirli, vengono usati dai pagani contro il vero Dio.
Gesù fu molto serio per quanto riguarda le priorità, quando disse a Pietro:
“Và via, Satana! Tu sei un ostacolo per me, perché tu ragioni come gli uomini, ma non pensi come Dio.” (Mt 16, 21-27)
L’uso di un linguaggio confuso, politicamente correto, da parte dei dirigenti della Chiesa, invece della Parola di Dio, porta molte società cattoliche in confusione morale e politica, e sconfitte nella guerra culturale.
I fedeli diventano incapaci di identificare la fonte degli attacchi contro il cristianesimo per combattere con successo.
Questo linguaggio, usato dai dirigenti della Chiesa, funziona come un segnale di “svolta obbligatoria a sinistra” per i laici che si impegnano in politica.
Rende praticamente impossibile per i politici cattolici sostenere il libero mercato, opporsi allo stato baby-sitter, o all’immigrazione musulmana, essere scetici sul “cambiamento climatico” e sul ruolo delle Nazioni Unite.
Perché se lo fanno, dirano delle cose che sono diverse o contrarie a ciò che dice la Chiesa.
Così sono screditati come politici cattolici. Altrimenti sono costretti a sostenere le posizioni di sinistra.
Questo è uno dei motivi per cui in tanti paesi cattolici non c’è una rappresentanza politica dei cattolici.
Questo è anche il motivo per cui tanti paesi cattolici sono ora governati da marxisti culturali, nonostante la situazione reale sul campo di battaglia – che è lo spazio pubblico, conteso dalle ideologie rivoluzionarie al cristianesimo – è ben lungi dall’essere così male come vorrebbero i media.
C’è ancora una maggioranza silenziosa di persone normali, ancora attaccate alla Civiltà Giudaico-Cristiana.
Essi potrebbero rappresentare una forte resistenza contro i progetti di dominazione rivoluzionaria, ma non hanno una leadership religiosa, politica e intellettuale come in Polonia.
Esasperati dalle sconfitte nella guerra culturale, molti cristiani in Occidente ora mettono le loro speranze in Vladimir Putin, come “protettore della cristianità”.
Ma questo è come se la Germania, dopo la seconda guerra, fosse ancora gestita dagli uomini della vecchia Gestapo, che pretendessero di essere investiti della santa missione di combattere l’antisemitismo.
La Russia non si è convertita.
Gli errori della Russia non hanno semplicemente cessato di esistere una volta che l’Unione Sovietica è stata ufficialmente dichiarata morta.
Non c’è stato alcun pentimento, nessun esame di coscienza, nessuna giustizia in Russia per la distruzione morale e fisica ispirata dal marxismo.
Questo è stato ben espresso dallo stesso Putin: “Il collasso dell’Unione Sovietica è stato il principale disastro geopolitico del secolo”. (6)
Dal punto di vista della dialettica marxista, la storia dell’Unione Sovietica è una sequenza di totalitarismo duro con fasi in cui il regime finge degli ammorbidimenti, ma quello che succede in realtà è che in questi momenti l’inganno prevale sulla violenza. (7)
C’è la prima fase della rivoluzione di Lenin, di terrore e omicidi di massa.
Successivamente, a causa del crollo dell’economia, Lenin inizia la “Nuova Politica Economica”, e permette qualche iniziativa privata.
Poi Stalin arriva al potere, e l’accento si sposta di nuovo sulla violenza del governo, il genocidio, invasioni militari, campi di concentramento.
Dopo la morte di Stalin, il compagno Krusciov arriva al potere e denuncia gli abusi del suo predecessore (abusi in cui egli aveva avuto un ruolo di primo piano) e annuncia un disgelo.
Poi viene sostituito dal compagno Breznev e c’è ancora uno stato totalitario, d’inspirazione stalinista.
Poi c’è Andropov; e, infine, Gorbaciov, che inizia la perestroika e apparentemente abbandona i dogmi marxisti e permette all’Europa Orientale e alla Russia di liberarsi.
La perestroika è stata fondamentalmente un inganno, come aveva avvertito il famoso disertore del KGB, Anatoliy Golitsyn, fin dall’inizio degli anni ‘80, quando disse che i sovietici avrebbero avviato una cosiddetta “liberalizzazione”, affinché l’Occidente abassasse la guardia. (8)
Non era altro che la continuazione del perseguimento di una rivoluzione mondiale leninista. (9)
Una trasformazione “dialettica”, imposta dalle circostanze.
In realtà, un aggiornamento.
E ora la Russia è di nuovo la URSS. Il suo governo finge attacchi terroristici per giustificare guerre (10), uccide e imprigiona gli oppositori politici (11) e giornalisti (12) (13), è una costante fonte di instabilità (14), attaccando paesi confinanti come la Georgia e l’Ucraina (15), minacciandone altri, come gli Stati Baltici (16) (17), la Repubblica Moldava (18), Romania e Polonia (19), e minacciando il mondo intero con una guerra nucleare (20).
Putin paragona il cadavere di Lenin alle sante reliquie cristiane (21). La Russia di Putin costruisce monumenti a Stalin (22) e protesta furiosamente contro la demolizione delle statue di Lenin in Ucraina (23). E organizza grandi parate sotto il segno della falce e martello. (24)
La Russia mantiene le sue alleanze con partiti e organizzazioni radicali di sinistra in tutto il mondo: con il Foro di San Paolo, che é l’Internazionale Comunista della America Latina (25) (26) (27) (28) (29) (30) (31) (32), con i movimenti tipo Occupy Wall Street (33) (34) (35) (36), con partiti di sinistra, socialisti e postcomunisti del Parlamento Europeo.
Questi alleati di sinistra della “Russia Ortodossa” di Putin sono allo stesso tempo le principali forze politiche che promuovono la rivoluzione sessuale, i diritti LGBT e l’ideologia di genere.
La guerra di disinformazione della Russia è stata aggiornata agli ultimi livelli del cinismo postmoderno (37): a differenza dei tempi dell’Unione Sovietica, non è più un sistema ideologico unico, rigido e riconoscibile.
La nuova propaganda non cerca di convincere che la dottrina marxista é vera, ma piuttosto che non c’é modo di conoscere la verità. Che non esiste alcuna verità. (38)
Ormai la Russia trova alleati tra i cristiani conservatori, ma anche tra i militanti di sinistra, tra i libertari, ma anche tra i socialisti, tra i fascisti, ma anche tra i comunisti, tra i militanti anti-immigrazione, ma anche tra gli Jiadisti.
Le reti che collegavano i servizi segreti russi ai terroristi islamici durante la Guerra Fredda non sono state smantellate dopo la morte ufficiale della Unione Sovietica. (39) (40) (41)
L’Islam è un progetto globalista per definizione.
Ma il terrorismo islamico nella sua versione contemporanea è una combinazione tra le pratiche violente ispirate dall’Islam e gli errori della Russia.
È stato inventato dal KGB, come rivelato dal generale rumeno della Securitate, Mihai Pacepa. (42)
Alla fine degli anni Sessanta,Yuri Andropov, capo del KGB, aveva detto a Pacepa che il nuovo compito dei servizi segreti comunisti era quello di istigare i musulmani e di usarli come una potente arma contro gli Stati Uniti, Israele e l’Occidente.
Nell’era post-Sovietica, importanti connessioni tra la Russia e Al Qaeda sono state rivelate dal ex-colonnello della FSB Alexander Litvinenko (43) (44) (45) (46), che è stato successivamente assassinato dalla lunga mano di Mosca in Gran Bretagna (47) (48).
E ci sono anche collegamenti tra la Russia e lo Stato Islamico. (49) (50) (51) (52) (53) (54) (55)
L’intellettuale più influente del regime di Putin è Aleksander Dugin.
Costui ha prodotto una nuova ideologia, da sostituire al marxismo screditato della vecchia Unione Sovietica e da utilizzare come pretesto per le aspirazioni imperiali dell’ attuale regime russo, per fornire alla sua propaganda nuovi motivi per promuovere l’odio contro la Civiltà Occidentale.
É un mix di bolscevismo, nazi-fascismo, con gnosticismo islamico, neo-paganesimo, occultismo massonico e satanismo. Dugin e un ammiratore di Aleister Crowley, noto autore satanista. (56)Dugin lavora per sedurre i conservatori occidentali e renderli la “quinta colonna” della Russia in Europa. (57) (58)
I piani di Dugin per l’Europa sono i seguenti:
“L’annessione dell’Europa è la grande missione. (…) Se ci piacciono le tecnologie europee, prendiamole. (…) Conquisteremo l’Europa e avremo tutta la loro tecnologia “. (59)
Ma i progetti di Dugin sono globali:
virgolette “La battaglia per la dominazione mondiale dei russi non è finita”. (60)
“L’impero americano deve essere distrutto”. (61)
“L’Occidente è il Satana geografico, l’Anticristo geografico. (…) “Sarebbe meglio installare lì i cinesi, i tartari, i musulmani, tutto questo nomadismo eurasiatico”. (62)
Il piano di Dugin è quello di unire l’Europa e l’Asia in una grande Unione eurasiatica, da Lisbona a Vladivostok.
Includere l’Islam, in una crociata globale contro gli Stati Uniti.
Ma c’è di più. Quello che Dugin sembra disposto a realizzare è la fine del mondo :(63) (64)
“Attraverso il popolo russo si realizzerà l’ultimo pensiero di Dio, il pensiero della fine del mondo … La morte è la via dell’immortalità. L’amore comincerà quando finirà il mondo.” (65)
“Il logos è morto e tutti saremo sepolti sotto le sue rovine, a meno che non faremo un appello al caos”. (66)
+
Quindi possiamo vedere che la natura satanica degli errori della Rusia non é cambiata molto dai tempi di Lenin e Stalin.
Ora che siamo così vicini al centesimo anniversario dell’avvertimento di Fatima, è davvero giunto il momento di prestare l’attenzione appropriata al messaggio che è stato dato.
La principale fonte della attuale guerra mondiale contro il cristianesimo è ancora da trovare negli errori della Russia.
La Russia e il mondo intero, che sono colpiti da questi errori, hanno urgente bisogno di essere consacrati alla Madonna.
E di convertirsi.
Sappiamo però che alla fine, il Cuore Immacolato di Maria vincerà.
[1] Christopher Story: Lenin’s Satanic World Revolution, https://www.youtube.com/watch?v=X1a4wYwq3D8
[2] Voegelin Eric, Modernity without Restraint – Political Religions; The New Science of Politics; Science, Politics and Gnosticism (Collected Works of Eric Voegelin, Volume 5), University of Missouri Press
[3] Wurmbrand Richard Il vero volto di Karl Marx, http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/articoli/vero_volto_karl_marx.htm
[4] Ibid.
[5] Olavo de Carvalho A Nova Era e a Revolução Cultural, http://www.olavodecarvalho.org/livros/neindex.htm
[6] Putin: “the collapse of the Soviet Union was a major geopolitical disaster of the century” (English subs 2005) https://www.youtube.com/watch?v=nTvswwU5Eco
[7] Huyn Hans Graf La désinformation communiste à l’Ouest et ses conséquences in La vérité vous rendra libres ! : colloque de Prague, 6-11 sept. 1993, Mame Association des Colloques Culturels Européens 1994, Collection: Une culture pour l’Europe
[8] Golitsyn Anatole, The New Lies For Old Ones https://archive.org/details/GolitsynAnatoleTheNewLiesForOldOnes
[9] Golitsyn Anatole The Perestroika Deception: The World’s Slide Towards the “Second October Revolution” [Weltoktober]
[10] Satter David The Unsolved Mystery Behind the Act of Terror That Brought Putin to Power, National Review August 17, 2016 http://www.nationalreview.com/article/439060/vladimir-putin-1999-russian-apartment-house-bombings-was-putin-responsible
[12] Filipov David Here are 10 critics of Vladimir Putin who died violently or in suspicious ways Washington Post March 23 2017 https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2017/03/23/here-are-ten-critics-of-vladimir-putin-who-died-violently-or-in-suspicious-ways/?utm_term=.f02ff26901cb
[12] Satter David Who Is Murdering Russian Journalists? National Review December 22, 2015 http://www.nationalreview.com/article/428916/donald-trump-vladimir-putin-their-mutual-admiration-unjustified
[13] Journalists Killed in Russia – Committee to Protect Journalists https://cpj.org/killed/europe/russia/
[14] Żurawski vel Grajewski Przemysław Russia as an Exporter of Instability, in NATO Warsaw Summit. Time to Act, Spring/Summer 2016, p. 48-52 http://europeanreform.org/files/ND-Magazine_NATO.pdf
[15] Russian War Crimes in Eastern Ukraine in 2014
Fai clic per accedere a Russian_War_Crimes_in_Eastern_Ukraine_in_2014.pdf
[16] Paul Wood Putin’s dangerous games in the Baltic Spectator 22 October 2016 https://www.spectator.co.uk/2016/10/putins-dangerous-games-in-the-baltic/#
[17] Satter David “Russia’s Violation of Borders, Treaties and Human Rights” Testimony for the U.S. Senate Committee on Foreign Relations, June 7, 2016, https://www.foreign.senate.gov/imo/media/doc/060716_Satter_Testimony.pdf
[18] Franklin Holcomb, Kathleen Weinberger and Greg Steinhelper Moldova Warning: The Next Target for Russian Destabilization Institute for the Study of War http://iswresearch.blogspot.ro/2016/07/moldova-warning-next-target-for-russian.html
[19] Putin says Romania, Poland may now be in Russia’s cross-hairs
http://www.reuters.com/article/us-russia-europe-shield-idUSKCN0YI2ER
[20] Paul Roderick Gregory, Putin Already Playing Nuclear Poker With Trump, Forbes Dec 2016
[21] Vladimir Putin compares Lenin to holy Christian relics http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/russia/9737569/Vladimir-Putin-compares-Lenin-to-holy-Christian-relics.html
[22] Russian Monuments to Stalin Highlight Controversy Over His Legacy The Moscow Times 2015 https://themoscowtimes.com/news/russian-monuments-to-stalin-highlight-controversy-over-his-legacy-49472
[23] Ukraine’s Vandals destroy 3 monuments to Soviet leader Lenin Tass Russian News Agency http://tass.com/world/714114
[24] 7 Inconvenient Facts For Putin’s 70th Victory Day Celebration May 2015
http://blog.victimsofcommunism.org/7-inconvenient-facts-for-putins-70th-victory-day-celebration/
[25] Información – El País Dieron su apoyo al plan para regular mercado de la droga. Marihuana: Mujica vuelve con la bendición de Soros y Rockefeller
http://www.elpais.com.uy/informacion/marihuana-mujica-vuelve-bendicion-soros-rockefeller.html
[26] Newman Alex In Latin America, Russia and China Push New World Order The New American July 2014 https://www.thenewamerican.com/world-news/south-america/item/18804-in-latin-america-russia-and-china-push-new-world-order
[27] Colombia: Gobierno y FARC promueven “ideología de género” Destaque Internacional, 20 de agosto de 2016 http://www.cubdest.org/1606/c1608farcgenero.htm
[28] Mujeres y LGTB son punto crucial en acuerdos Colombia y FARC El Comercio 24 de julio de 2016 http://elcomercio.pe/mundo/lat inoamerica/mujeres-y-lgtb-son- punto-crucial-acuerdos-colombi a-y-farc-noticia-1919248
[29] Las FARC agradecen el respaldo ruso al proceso de paz expresado por Lavrov en Bogotá EFE La Habana 25 mar. 2015 http://www.efe.com/efe/america /politica/las-farc-agradecen- el-respaldo-ruso-al-proceso- de-paz-expresado-por-lavrov- en-bogota/20000035-2570769
[30] Lavrov Congratulates People of Colombia on FARC Peace Deal Signing Sputnik News 27.09.2016 https://sputniknews.com/politics/201609271045740722-lavrov-colombia-farc-peace/
[31] Puentes Melo Ricardo, Los intereses de George Soros y las FARC en el Catatumbo, Periodismo sin fronteras Abril 13 de 2017, http://www.periodismosinfronteras.org/los-intereses-de-george-soros-y-las-farc-en-el-catatumbo.html
[32] Fowler Lia, After decades of covert support for terrorists, Soros reveals himself in Colombia, Periodismo sin fronteras Jan 13/2017 http://www.periodismosinfronteras.org/after-decades-of-covert-support-for-terrorists-soros-reveals-himself-in-colombia.html
[33] Trent Tina Soros Fingerprints on “Occupy Wall Street” The Soros Files 25 Jan 2012 http://sorosfiles.com/soros/2012/01/soros-fingerprints-on-occupy-wall-street.html#ixzz4f6IwzA1y
[34] Vadum Matthew George Soros Funds Occupy Wall Street Human Events Oct 21, 2011
George Soros Funds Occupy Wall Street
[35 Loudon Trevor, Russians and George Soros Support Wall Street Protesters New Zeal October 9, 2011 http://www.trevorloudon.com/20 11/10/russians-and-george-soro s-support-wall-street-proteste rs/
[36] Kincaid Cliff Russian Propagandists Exploit Wall Street Protests Accuracy in Media October 31, 2011
Russian Propagandists Exploit Wall Street Protests
[37] Pomerantsev Peter The Hidden Author of Putinism. How Vladislav Surkov invented the new Russia The Atlantic, Nov 7, 2014 https://www.theatlantic.com/international/archive/2014/11/hidden-author-putinism-russia-vladislav-surkov/382489/
[38] Pomerantsev Peter Russia’s Ideology: There Is No Truth New York Times https://www.nytimes.com/2014/12/12/opinion/russias-ideology-there-is-no-truth.html?_r=0
[39] Jasper William F. The Real Terror Paymasters The New American 03 September 2007
https://www.thenewamerican.com/world-news/item/15208-the-real-terror-paymasters
[40] Pacepa Ion Mihai What does Moscow have to do with the recent war in Lebanon? National Revue August 2006,
http://www.nationalreview.com/article/218533/russian-footprints-ion-mihai-pacepa
[41] Preobrazhensky Konstantin How the Russian Communists run Islamic Terrorism https://www.youtube.com/watch?v=0AqMCLqTRFo
[42] Lt. Gen. Ion Mihai Pacepa, Prof. Ronald J Rychlak, Disinformation: Former Spy Chief Reveals Secret Strategies for Undermining Freedom, Attacking Religion, and Promoting Terrorism WND Books June 25, 2013
[43] The New American, Defector: Putin’s KGB Trained Top al-Qaeda Terrorists 8 August 2005
[44] Przetarte szlaki terroru – skąd się biorą terroryści https://7dni.wordpress.com/2005/07/19/przetarte-szlaki-terroru-skad-sie-biora-terrorysci/
[45] Nyquist J. R. Is Al Qaeda a Kremlin Proxy? 13 August 2005http://www.jrnyquist.com/nyquist_2005_0813.htm
[46] de Varona Frank Russia, The Center Of Global Terrorism, Uses Radical Islam As A Weapon Against The West Bare Witness Central May 22, 2016 http://bwcentral.org/2016/05/russia-the-center-of-global-terrorism-uses-radical-islam-as-a-weapon-against-the-west/
[47] The Litvinenko Inquiry Report into the death of Alexander Litvinenko Chairman: Sir Robert Owen Presented to Parliament pursuant to Section 26 of the Inquiries Act 2005 Ordered by the House of Commons to be printed on 21 January 2016 https://www.litvinenkoinquiry.org/files/Litvinenko-Inquiry-Report-web-version.pdf
[48] Litvinenko killers left trail of radiation after visit to British embassy to plead innocence The Telegraph Jan 2016
[49] Laurinavičius Marius, Putin’s Russia. Do traces of KGB, FSB and GRU lead to Islamic State? (2) Delfi.lt January 9, 2015
[50 Macintyre Ben Isis owes more to the Kremlin than the Koran The Times April 24 2015,
https://www.thetimes.co.uk/article/isis-owes-more-to-the-kremlin-than-the-koran-pqm08lhpdcl
[51] Gadowski Witold, Syryjski generał oskarża: W Rosji szkoleni są fanatycy, którzy potem zasilają szeregi Państwa Islamskiego 22 lipca 2015 http://wpolityce.pl/swiat/260088-syryjski-general-oskarza-w-rosji-szkoleni-sa-fanatycy-ktorzy-potem-zasilaja-szeregi-panstwa-islamskiego
[52] Beauchamp Zack Russia says it’s bombing ISIS in Syria. It’s actually bombing their enemies. Vox Sep 30, 2015
http://www.vox.com/2015/9/30/9423229/russia-bombing-isis-syria
[53] Allen West Folks, here’s what the media WON’T tell you about Russia bombing Syria, Oct 2015
http://www.allenbwest.com/allen/folks-heres-what-the-media-wont-tell-you-about-russia-bombing-syria
[54] Gilsinan Kathy Just Who Is Russia Targeting in Syria? Putin’s terrorists aren’t the same as Obama’s. The Atlantic, Oct 2015 https://www.theatlantic.com/international/archive/2015/10/russia-syria-putin-isis/408406/
[55] Mora Edwin, Analysis: Nearly 80 Percent of Russian Airstrikes In Syria Don’t Target ISIS Breitbart Oct 2015
[56] Миссионерский Отдел Московского Патриархата Русской Православной Церкви. Новые религиозные организации России деструктивного и оккультного характера. Справочник. Белгород, 2002, Учение Александра Дугина. стр. 164-172
traduzione portoghese: Departamento Missionário do Patriarcado de Moscou da Igreja Ortodoxa Russa.“Novas associações religiosas da Rússia de caráter destrutivo e oculto: um guia” Belgorod, 2002 “A doutrina de Aleksandr Dugin” http://www.midiasemmascara.org/artigos/globalismo/15283-a-doutrina-de-aleksandr-dugin.html
[57 Gipfeltreffen mit Putins fünfter Kolonne Tagesanzeiger 03.06.2014
http://www.tagesanzeiger.ch/ ausland/europa/Gipfeltreffen- mit-Putins-fuenfter-Kolonne/ story/30542701
[58] Zubrin Robert The Wrong Right National Review June 2014
http://www.nationalreview.com/article/381037/wrong-right-robert-zubrin
[59] Дугин: нужен русский царь для всей Европы (video with English subs)
[60] Dunlop John B. Aleksandr Dugin’s Foundations of Geopolitics The Fourth Political Theory beyond left and right but against the center http://www.4pt.su/en/content/aleksandr-dugin%E2%80%99s-foundations-geopolitics
[61] Zubrin Robert Dugin’s Evil Theology National ReviewJune 2014 http://www.nationalreview.com/article/380614/dugins-evil-theology-robert-zubrin
More in:- Heiser James “The American Empire Should Be Destroyed”: Alexander Dugin and the Perils of Immanentized Eschatology Repristination Press (11 Jun. 2014)
[62] Górny Grzegorz Aleksander Dugin: Czekam na Iwana Groźnego (I am waiting for Ivan the Terrible) kwartalnik Fronda nr. 11-12/1998 r.
[63] Zubrin Robert Dugin’s Evil Theology National Review June 2014
http://www.nationalreview.com/article/380614/dugins-evil-theology-robert-zubrin
More in:- Heiser James “The American Empire Should Be Destroyed”: Alexander Dugin and the Perils of Immanentized Eschatology Repristination Press (11 Jun. 2014)
[64] Ibid.
[65] Ibid.
[66] Ibid.