Riposo nello spirito: cosa di vero e cosa di falso?

Facciamo subito una Premessa perché – senza far processi alle intenzioni – prevediamo una chiusura in difensiva da parte dei tanti “carismatici” quasi fossimo noi, appunto, quelli di un altro pianeta o i “loro nemici“… Riconosciamo pertanto al Rinnovamento carismatico cattolico (Rcc) quella peculiarità scaturita all’interno della vita della Chiesa già alla fine del XIX secolo, con l’enciclica di papa Leone XIII sulla terza Persona della Trinità (Divinum illud munus) e all’opera della beata Elena Guerra, che convinse il pontefice a consacrare il nascente XX secolo proprio allo Spirito Santo per ricondurre tutti i fedeli verso la conoscenza e l’amore per lo Spirito Santo, del quale Cristo ci ha detto: “Egli vi guiderà alla verità tutta intera” (Gv.16,13), rinnovando l’evento della Pentecoste di Gerusalemme. L’impronta del Rcc invece, prende forma a seguito della preghiera con la quale Papa Giovanni XXIII diede inizio ai lavori del Concilio Vaticano II. Il Papa chiese allo Spirito Santo un rinnovo di Pentecoste sulla Chiesa.

E questo è quanto c’è di vero. Un conto, però, avrebbe dovuto essere “IL RINNOVO” dell’unica Pentecoste, altra cosa fu quanto venne in seguito con la pretesa di aver dato vita ad una “NUOVA” Pentecoste

Scaricare qui il testo in formato pdf: RIPOSO NELLO SPIRITO COSA DI VERO E COSA DI FALSO

Va quindi subito detto, da parte nostra, che non siamo affatto contrari ai CARISMI, cioè ai Doni dello Spirito Santo e che crediamo anche nelle Profezie – vedi qui – il punto è ben altro… abbiate la pazienza di ascoltare le prove che portiamo. Si legga anche qui: MOVIMENTI CARISMATICI E QUELLA CHIESA SENZA DOTTRINE.

A SEGUIRE IL TESTO  ANCHE IN AUDIO QUI


Da molti anni si va affermando, secondo certe voci, un “nuovo carisma”: il riposo nello Spirito. Durante alcune celebrazioni presiedute da appartenenti al Rinnovamento nello Spirito (RnS), varie persone cadono in un “sonno” che molti considerano “riposo nello Spirito Santo” o “Riposo nello Spirito Carismatico”; condizione definita dagli interessati come uno stato di pace-riposo mistico o meglio “stato di pace psicologica e quiete interiore – dolce velarsi dei sensi”. E da più parti si considera tale stato come un carisma. Ma, analizzando approfonditamente la questione – e suggeriamo anche il libro: “I segni di Dio”  di Arrigo Muscio, dal quale riportiamo alcune di queste riflessioni – non lo è!

Innanzitutto, questo “riposo nello Spirito”, contrariamente a quanto si va affermando, non è elencato nei carismi che lo Spirito Santo, per bocca di S. Paolo, annovera tra i doni straordinari “E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza, ad un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio della scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; ad un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; ad un altro il dono della profezia; ad un altro il dono di distinguere gli spiriti; ad un altro la varietà delle lingue; ad un altro infine l’interpretazione delle lingue…” (1Cor 12,7 seg…)

Pensare che lo Spirito Santo si sia “dimenticato” di includere anche il “carisma del riposo nello Spirito”, per attendere una “ERA dello Spirito Santo” è un’eresia in quanto Dio non può dimenticare alcunché e Gesù stesso afferma che – donandoci il Paraclito – Egli avrebbe annunciato NON cose nuove, ma tutto quanto Gesù aveva insegnato, detto e fatto: “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.  Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà…” (Gv.16,12-14).

Ritenere, perciò, che S. Paolo abbia riportato “un’elencazione tipologica” dei carismi a mo d’esempio è un assurdo in quanto lo Spirito Santo ha distribuito nel corso dei secoli tali carismi a numerosi Santi e discepoli che li hanno esercitati “per il bene comune”. L’elenco in questione viene poi richiamato dai numerosi documenti del magistero e tutti evidenziano l’utilizzo dei carismi per il bene comune al fine dell’evangelizzazione e dell’edificazione della Chiesa. Chi “dorme” serve solo a se stesso! Non possiamo infatti dimenticare le parole di Gesù: “Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione” (Mt 26,41) – “Vegliate dunque, perchè non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” (Mt 24,42). Gesù non ha quindi invitato a “riposarsi nello Spirito”, anzi, afferma piuttosto: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.  Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.  Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero»(Mt.11,25-30).

Una delle domande frequenti che ci viene fatta è la seguente: alcuni dicono che è un fenomeno di origine diabolica o paranormale, è vero?

Non possiamo rispondere con un “no o un sì” perché l’argomento è complesso e delicato, dal momento che ha a che vedere con l’intimo dell’essere umano, la sua psicologia, il suo stato d’animo, la sua personalità… e non dobbiamo e non possiamo etichettare tutto sbrigativamente come “demoniaco” o falso…. ma possiamo e dobbiamo fare discernimento dei fatti.

Questo “riposo” avviene con la perdita apparente di coscienza durante la quale la persona cade improvvisamente all’indietro a terra, rimanendovi per vari minuti, come se dormisse. Ma non si tratta di sonno quanto di uno stato che può durare anche più di un’ora, seppure in rari casi. Il risveglio avviene generalmente dolcemente  – nei gruppi cattolici e molto chiassosamente nei gruppi pentecostali di stampo carismatico –  in modo naturale, e la persona si trova in uno stato di grande pace e benessere, o così crede…. Il fenomeno si manifesta ESCLUSIVAMENTE nei gruppi di preghiera e di solito avviene dopo che l’assembla ha pregato su quella determinata persona e già questa forma esclusiva dovrebbe far scattare un campanello di allarme.

Nella Sacra Scrittura, infatti, non vi è alcun accenno a tale “carisma esclusivoche non dev’essere confuso con la pace interiore e la serenità che si provano mentre si prega o quando si è fatti oggetto di preghiere di guarigione e/o di liberazione. In tali casi, infatti, è chiaro l’intervento divino come tutta la storiografia dei Santi ci insegna. Non dev’essere inoltre confuso con gli interventi eccezionali compiuti da Dio in certi casi: es. Gen. 2,21 – 1 Sam. 26,12 e neppure con le visioni mistiche di cui sono intrise la Sacra Scrittura e la cronaca delle apparizioni mariane. La Bibbia riporta invece un episodio assai emblematico: la liberazione del fanciullo posseduto “…E il fanciullo diventò come morto, sicchè molti dicevano: “E’ morto!”. Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi” (Mc.9,25 seg.). In numerosi esorcismi, diversi posseduti cadevano a terra e parevano “morti”. Soltanto che, apostrofati nel nome del Signore e spruzzati con acqua benedetta, si “riprendevano” dal “riposo nello spirito di satana”.

Purtroppo certe “cadute nel riposo dello Spirito” avvengono durante alcune celebrazioni del Rinnovamento od in altre similari in cui non si utilizzano più né l’acqua benedetta, né l’olio benedetto; nè le preghiere di guarigione di P. Tardif o di Padre Betancourt, né i salmi di guarigione-protezione-liberazione (es. Sal. 91-18-57-56-27 ecc.), né le preghiere di liberazione APPROVATE DALLA CHIESA che accompagnano e valorizzano l’imposizione delle mani DEL SACERDOTE. Di conseguenza tali celebrazioni hanno del Rinnovamento solo il nome! Non le opere! Infatti, tolti i canti, non resta più nulla! Si tratta, per lo più, di preghiere semplici  E SPESSO INVENTATE SUL MOMENTO, non sacramentali, che si pretende volere da un’antica tradizione della Chiesa.. Durante questa esperienza la volontà è bloccata e non è possibile muovere nessuna parte del corpo.. e questo “fenomeno” non è sempre un buon segno dal momento che Dio non inficia mai l’uso del LIBERO ARBITRIO E DELLA VOLONTA’, questo “bloccaggio” della propria volontà e libero arbitrio lo troviamo solo nelle POSSESSIONI o vessazioni, per dirla alla meglio potrebbe trattarsi anche suggestioni.

Detto ciò non abbiamo ancora risposto alla domanda, perché affermare che in ciò si rivelerebbe solo il demonio, non sarebbe e non è neppure corretto.

Bisogna fare ora un piccolo passo indietro…alla nascita dei PENTECOSTALI, frangia carismatica del protestantesimo moderno del Novecento e che si rifà ad alcuni passaggi biblici quali, per esempio, dicono: nella Bibbia sono presenti delle analogie relative al riposo nello Spirito quando, la potenza di Dio, improvvisamente stende gli uomini a cui si rivolge: «Il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l’aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava» (Ez 1,28); oppure: «Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore si impadronì di loro e fuggirono a nascondersi. Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze» (Dn.10,7-9)… ma, in entrambi i casi non assistiamo ALLA PERDITA DELLE PROPRIE FUNZIONI, al contrario, c’è una reazione funzionale al proprio libero arbitrio: tutti SCAPPANO a nascondersi, Daniele INTERAGISCE … cadere con la faccia a terra e continuare AD UDIRE e sentire… non è affatto questo “sonno” di cui parlano questi gruppi carismatici!

Così nel Nuovo Testamento: «All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore» (Mt 17,6); non è affatto quel “fenomeno” del sonno nello spirito… essi furono presi da GRANDE TIMORE… ossia, reagirono. E ancora: «Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, (..) un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite» (Mt 28,1-4); ma è assurdo attribuirlo al sonno dello Spirito Santo! Non c’è bisogno di avere una laurea o un certificato di canonizzazione per fare questo discernimento…

Diverso è ciò che ci trasmette l’esperienza dei Santi…  santa Teresa d’Avila, per esempio, descrive un riposo nello Spirito il quale viene accomunato al «sonno delle potenze» ma.. di cosa si tratta? NON certo di ciò che affermano i gruppi carismatici! PER POTENZE, la Santa, INTENDE LE NOSTRE FANTASIE…  Le fantasie, infatti, sono POTENZE presenti in noi e che ora, in questo “sonno”, sono come ‘farfallette notturne’, quindi non disturbano quasi affatto la concentrazione, ma quel che è più caratteristico è che si assiste alla presenza di un doppio regime, per così dire, ma  a DETERMINATE CONDIZIONI E PERSEGUENDO UN CERTO PERCORSO COSTANTE. Da un lato infatti si fruisce di quella sospensione e dello stato di silenzio e quiete profonda a esso collegati, dall’altro però è possibile, se si vuole, condurre le attività della vita ordinaria senza che quello stato sia interrotto…. CAPITO BENE??? NON C’E’ INTERRUZIONE DEL LIBERO ARBITRIO E DELLA PROPRIA VOLONTA’, non si va a “dormire”, non si cade “dormendo”. È un preludio, si potrebbe dire, al momento finale del percorso, con un DONO SPECIALE DI DIO, a una situazione cioè in cui il mutamento si è verificato così in profondità che tutta la vita, e non soltanto certi momenti, sono illuminati e accompagnati dalla continua presenza dello Spirito Santo.

Questo riposo nello spirito  – contemporaneo – e che ha influenzato maggiormente anche parte del mondo cattolico, è diventata una espressione popolare nel 1994, con i fenomeni di una comunità pentecostale che si trovava all’aeroporto di Toronto, in Canada. Si trattava della Toronto Airport Christian Fellowship…. un’ondata del movimento pentecostale protestante che insisteva particolarmente su fenomeni di tipo mistico e di tipo profetico, volendo da qualche punto di vista tornare alle origini del “rinnovamento pentecostale”, cioè a un epoca in cui questi fenomeni, se vogliamo chiamarli così, “spettacolari” erano più diffusi di quanto non avvenga nelle grandi comunità pentecostali di oggi: pensiamo alle Assemblee di Dio, dove il culto è molto più sobrio e dove spesso abiurano essi stessi questi “fenomeni” definendoli “diabolici”.

LA CARATTERISTICA  principale di questo fenomeno la vediamo nei pastori, quando IMPONGONO LE MANI a dei fedeli che si presentano al presunto loro altare e, attenzione bene: dietro o al lato ad ogni fedele si posiziona un soggetto chiamato curiosamente “catcher” (come colui che nel baseball è chiamato ad afferrare la palla)….

Perché si posiziona lì? Perché il fedele cade all’indietro, o di lato, e rimane in una sorta di mistico svenimento per qualche minuto. Poi i fenomeni si fecero ancora più spettacolari e sempre più imponenti, perché risvegliati dal riposo nello spirito, da questa sorta di svenimento, i fedeli a Toronto cominciavano a comportarsi stranamente, a gridare, ad abbaiare, ad emettere versi come gli animali. A questo punto nacquero delle controversie, lo stesso John Winber ritirò l’approvazione della Congregazione di Toronto, che divenne indipendente e costituì il modello per molte congregazioni pentecostali negli Stati Uniti e in Europa, concentrate principalmente sul riposo nello spirito e su altri fenomeni mistici, talora anche più spettacolari.

Racconta nel 2014, lo studioso del cesnur riguardo a queste realtà, Massimo Introvigne, quale esperienza diretta: “Ricordo che in questo movimento per esempio si manifestava la comparsa di otturazioni d’oro nei denti di persone che prima non ce l’avevano. Quindi si trattava di qualche cosa che avrebbe dovuto essere miracoloso. Direi che oggi il fenomeno del “riposo nello spirito” nel mondo pentecostale, forse un po’ meno diffuso rispetto agli anni Novanta e ai primi anni Duemila, è penetrato anche nel mondo cattolico carismatico che è un mondo che ha molte relazioni e un continuo interscambio con il mondo carismatico pentecostale… Comunque ci sono delle agenzie anche vaticane che seguono il Rinnovamento carismatico cattolico internazionale e che effettivamente operano in modo discreto, senza grandi titoli sui giornali, e che qualche volta nel corso di questi ultimi anni, o forse anche ultimi decenni, sono intervenute in occasione di fenomeni estatici, in genere venuti per contagio dal mondo protestante, che presentano profili apparsi eccessivi. Senza però mai dimenticare che il mondo carismatico di per sé, di sua natura, è un mondo esuberante: lo stesso parlare “in lingue” è un fenomeno estatico, e quindi spegnere i fenomeni estatici significa spegnere il mondo carismatico.”

Si tenga a mente che, tutto il movimento carismatico, ha sempre sofferto della propria identità… ecco uno schema sintetico:

esso nasce nel pentecostalismo protestante; il “primo risveglio” è in Kasnas nel 1901; il “secondo risveglio” è a Los Angeles nel 1906; il “terzo risveglio” in Galles tra il 1904 e il 1908….. quello Cattolico inizia tra il 1966/67 in America… tra alcuni studenti universitari che, sulla scia del movimento pentecostale, volle dare al proprio l’impronta cattolica. E’ vero che il RnS e il Rcc hanno sempre tentato di prendere le distanze dai carismatici pentecostali ma, a parte lo stile dei canti e l’abnegazione di molti sacerdoti davvero in gamba, i risultati per le differenze sono davvero scarsi. Va infatti segnalato che nel 2000 l’allora cardinale Ratzinger, a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, emanò un documento in cui venivano stabiliti i divieti, i limiti e le condizioni in tema di spiritual healing (guarigione miracolosa) vedi qui il file del Documento in pdf, in particolare, le norme concernenti le preghiere di guarigione e i riti di esorcismo. Il principale timore della Congregazione per la Dottrina della Fede erano le figure troppo “carismatiche” (la cui presenza poteva porre in secondo piano l’intervento dello Spirito Santo), come il discusso vescovo africano Monsignor Emmanuel Milingo, il sensazionalismo insito nelle riunioni di molti gruppi carismatici cattolici, il sincretismo strisciante che mischiava liturgia cristiana e riti africani, come in molte chiese della Terza Ondata neo-carismatica.

Si legga anche qui: Rinnovamenti carismatici e pentecostali in quella “nuova chiesa” senza dottrine

Sulla questione del “parlare in lingue” si dovrebbe aprire un altro capitolo, ma cerchiamo di chiarire alcuni punti fondamentali: anche “parlare in lingue” è un “fenomeno” più pentecostale che biblico, dal momento che NON è affatto di quel dono carismatico di cui ci parla la Scrittura. Il loro parlare in ‘lingue sconosciute’ non è quel parlare in lingue biblico, tanto è vero che il resto degli ambienti del protestantesimo storico, rigettano tale fenomeno, ed è entrato in ambiente cattolico dal pentacostalismo.

PARLIAMO innanzi tutto di Glossolalia (ovvero ‘dono delle lingue’) ed è quello che hanno ricevuto gli Apostoli negli Atti (2,11), dove parlano appunto in lingue e ognuno li capiva nella sua lingua. Ora se è vero che la glossolalia non implica che ciò che uno dice deve per forza essere capito da tutti, è altrettanto vero che questo dono, però, deve essere accompagnato dal dono di qualcuno che possa capire ciò che viene detto.

Il ‘parlare in lingue’ dei pentecostali, ma anche di gruppi carismatici del RnS, invece, è spesso un farneticare di lingue inesistenti (che loro affermano essere ‘lingue personali’). Ma questo però non ha senso e non è biblico: Il termine ‘glossolalia’ infatti, si riferisce a lingue esistenti secondo le Scritture. Tanto è vero che S. Paolo raccomanda ai Corinzi che se c’è qualcuno che parla in lingue, ci deve essere anche qualcuno a capire cosa dice… (1Cor.14,13-14). E’ evidente così che questo ‘parlare in lingue‘ che si riscontra in questi gruppi… NON è un dono di Dio ma solo un farneticare, spesso la conseguenza di autosuggestione. L’incontro con Dio non lo si realizza certo nei concerti rock e con un chiassoso gridare ripetitivo fine a sé stesso del pastore di turno, oppure in questi gruppi detti carismatici quasi vantassero una sorta di monopolio dello Spirito Santo, pronto ad obbedire e soddisfare ogni singola richiesta, ma con un certo tipo di contenuti di ben altro livello…

Abbiamo risposto alla domanda?? Sì e no, ossia, ora siete voi che dovrete fare discernimento in base alla oggettività dei fatti, senza per questo demonizzare TUTTO il RnS. Infatti: se nella Chiesa qualche sacerdote si comportasse male, sarebbe da incoscienti ed ingrati se facendo di tutt’erba un fascio si accusasse tutto il Clero di inadempienze o peccati gravi…. Si faccia perciò attenzione a non fare come certi gruppi carismatici i quali, infatti, per giustificare il “loro” riposo o sonno nello Spirito, tirano in ballo LA MISTICA CATTOLICA e i Santi che però, come abbiamo dimostrato con santa Teresa d’Avila, si tratta di tutt’altra faccenda. Non dimenticate di porre nel discernimento l’altro gravissimo campanello d’allarme: L’IMPOSIZIONE DELLE MANI DA PARTE DEI LAICI…. non fatelo mai e non fatevi mai imporre le mani che non sia un sacerdote validamente ordinato, il perché è spiegato qui.

Le “manifestazione ESTATICHE” (di estasi appunto) da parte dei Santi è di tutt’altro rigore divino… le “estasi” innanzi tutto NON SONO CERCATE… non sono volute ed anzi, i veri Santi non ne vogliono sapere… le “ELEVAZIONI DI SPIRITO” avvengono per diretto interessamento e volontà di Dio verso l’eletto o l’eletta.  L’anima in questo caso viene rapita totalmente in Dio e il corpo viene reso insensibile, ma NON si resta come “addormentati”, la coscienza continua a lavorare – in questo caso – INTERAGENDO CON IL DIVINO. Ci sono stati casi di Santi che, in questo stato, potevano “LEGGERE IL PENSIERO” delle persone presenti, dando ad esse delle risposte una volta ritornati pienamente nel corpo… essi hanno spiegato ai propri Confessori come questa sorte di COLLOQUIO ESTATICO CON DIO era fatto spesso di SILENZIO dove, il canale privilegiato erano i CUORI…. per dirla con san Tommaso d’Aquino, è «l’elevazione di un uomo, prodotta dallo spirito di Dio, a cose soprannaturali con astrazione dai sensi», ma non è lo stesso che intendono i carismatici.

Ci sarebbe da discutere anche sulla netta SEPARAZIONE DELLE TRE PERSONE DELLA SANTISSIMA TRINITA’ che per i carismatici sono “FIGURE”. Il Pentacostalismo, infatti, ha seminato una falsa dottrina della Trinità stessa e lo Spirito Santo agirebbe indipendentemente dal Padre e dal Figlio tanto è vero che per loro il Battesimo Cattolico non ha alcun valore, mentre lo avrebbe solo quello dello Spirito Santo con la “nuova rinascita”, dal momento che non credono neppure nel Peccato Originale, o ne hanno una falsa concezione. Tecnicamente invece, tra i cattolici, il “Battesimo dello Spirito Santo” non è né il più alto né più piena manifestazione dello Spirito Santo… di ciò che si riceve e si è già ricevuto nel giorno del proprio Battesimo. In tal senso MUTA ANCHE L’IDENTITA’ DI GESU’ IL CRISTO…  spesso identificata più come FIGURA che “Persona”… la cui sofferenza è relativa alla sofferenza dell’uomo “Gesù soffre se io soffro…” relativizzando il concetto stesso del peccato.

L’immagine di Gesù muta anch’essa… ossia si passa dall’immagine di Gesù sulla Croce, sofferente e flagellato della più classica cultura cattolica, al Gesù glorificato nella risurrezione, che salva tutti senza distinzione, lasciando all’uomo il compito di accettare o meno questa salvezza. Non che la Chiesa non abbia mai glorificato il Risorto, ma qui viene accentuata la Gloria e meno il Venerdì Santo…. Infine, per gli ambienti carismatici GESU’ E’ DONO DEL PADRE che è cosa certa e vera ma… sciamando lentamente dal cuore della dottrina cattolica SULL’INCARNAZIONE DI DIO…. di conseguenza – la Messa – NON è primariamente SACRIFICIO di Gesù al Padre, ma dono di Gesù glorificato DEL PADRE A NOI, un vero ribaltamento della dottrina… Così muta anche la TERZA FIGURA della Santissima Trinità… per i carismatici non è importante l’identità della terza PERSONA, quanto è più importante farne l’esperienza… tanto è vero che per loro ha più importanza l’incontro carismatico e il sonno dello spirito che l’Eucaristia…. insomma al centro NON è Gesù e neppure la Trinità ma LO SPIRITO SANTO EMANAZIONE DEL PADRE A NOI e Gesù lo diventa in funzione del Padre e dello Spirito Santo, mentre nel Credo affermiamo “lo Spirito Santo che CON IL PADRE E IL FIGLIO E’ ADORATO E GLORIFICATO….”

Un altro capitolo meriterebbe la devozione mariana (il Rosario ed altre devozioni come le Consacrazioni…) e il culto dei Santi, dai carismatici completamente minimizzati, così come la formazione e lo studio del Catechismo… E’ certo che il progetto della beata Elena Guerra e le stesse intenzioni di Leone XIII sono state abbondantemente disattese.

Per concludere, qualcuno si chiederà come mai, comunque, avviene il fenomeno del “riposo nello Spirito”? Ecco le ragioni principali:

1) posseduti che cadono a terra davanti alla potenza di Dio;

in questo caso è evidente perché la Chiesa, infatti, VIETA ASSOLUTAMENTE che i laici e persino sacerdoti NON AUTORIZZATI, compiano esorcismi, e i laici impongano le mani. Perciò noi crediamo in certi fenomeni, ma proprio per questo occorre molta prudenza.

2) persone facilmente suggestionabili;

in certi casi NON bisogna vedere il demonio ovunque, o demonizzare TUTTO. Le Preghiere di Liberazione, infatti, sono una grande opera di bene ma il tutto deve essere fatto con rigore ed obbedienza alla Chiesa dal momento che si potrebbe avere a che fare con persone che – INCONSCIAMENTE – agirebbero per cause di suggestione e non per possessione diabolica.

3) personalità isteriche o protagoniste;

come nel caso 2) ma con l’aggravante di un protagonismo dannoso perché attraverso il quale è facile suggestionare altre persone o l’intero gruppo e – confondere certa isteria di gruppo – quale opera divina… Per comprendere se ci si trova all’interno di un gruppo settario, consigliamo di fare una verifica attraverso questo link.

4) infine individui, strumenti delle tenebre (o del gruppo stesso), che hanno tutto l’interesse, fingendo un “riposo nello Spirito”, a creare confusione e sminuire l’impatto psicologico, negativo per il demonio, che deriva a molti dall’osservare i posseduti che cadono davanti all’Onnipotenza del Signore;

cioè, molti studiosi di questi fenomeni che accadono tra quanti si dicono “carismatici”, hanno dimostrato che sono spesso infiltrati individui spinti a MENTIRE su tutto ciò che accade: il loro compito è di creare, appoggiare e sostenere la confusione che si viene a creare durante questi incontri, questa confusione consente al leader del gruppo di portare avanti la messa in scena e di non permettere l’avvicinamento di alcune persone che vantano l’aver ottenuto dei miracoli durante l’incontro. Non date per scontato di essere tanto scaltri da saperli individuare, perché non è affatto così facile e milioni di persone, in tutto il mondo, sono ancora oggi preda di gruppi più o meno settari.

Secondo papa Francesco, oggi, il movimento Carismatico e l’ecumenismo in sé non sono cattolici.

Evitiamo adesso lo scatenarsi di anàtemi su di noi che riportiamo la cronaca, armatevi invece di onestà intellettuale e leggete il testo ufficiale del Papa, cliccando qui. Ecco le parole originali:

  • “Siamo riuniti qui credenti provenienti da 120 Paesi del mondo, a celebrare la sovrana opera dello Spirito Santo nella Chiesa, che prese l’avvio 50 anni fa e diede inizio… a una istituzione? No. A una organizzazione? No. A una corrente di grazia, alla corrente di grazia del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Opera che nacque… cattolica? No. Nacque ecumenica! Nacque ecumenica perché è lo Spirito Santo che crea l’unità ed è il medesimo Spirito Santo che diede l’ispirazione perché fosse così! E’ importante leggere le opere del cardinale Suenens su questo: è molto importante!”.

Dunque questa opera carismatica: nacque… cattolica? No. Nacque ecumenica!

Va da se che neppure l’ecumenismo è cattolico, secondo la logica di Papa Francesco! E non è del tutto errato, è vero perché il Movimento Carismatico nacque tra i Pentecostali, e quale è la voce guida per Bergoglio? l’amico Traettino che era un cattolico, si nutriva dell’Eucaristia che RINNEGO’, divenne attivista prima del partito comunista, poi fondò un movimento tutto suo pentecostale-evangelico… quindi è un vero apostata. Chi lo ha confermato nella fede? NESSUNO! Ma oggi lo conferma Bergoglio non nella “vera fede, nella verità” ma nell’errore, perché nel sito di Traettino ci sono prediche contro il Culto alla Vergine Maria e ai Santi, e i cattolici sono accusati di eresia e idolatria.

E’ buffo: un papa che “beatifica” Traettino e un Traettino che anatemizza il Papa sul culto ai Santi e a Mariaperò sono tutti amici, si vogliono bene… a discapito del vero Culto alla Vergine Santa e dell’Eucaristia.

Ed è lo Spirito Santo a volere tutto questo? Lasciamo a voi la risposta, ma nella verità.

Concludiamo dal Catechismo della Chiesa Cattolica:

n.2003 – La grazia è innanzitutto e principalmente il dono dello Spirito che ci giustifica e ci santifica. Ma la grazia comprende anche i doni che lo Spirito ci concede per associarci alla sua opera, per renderci capaci di cooperare alla salvezza degli altri e alla crescita del Corpo di Cristo, la Chiesa. Sono le grazie sacramentali, doni propri ai diversi sacramenti. Sono inoltre le grazie speciali chiamate anche «carismi» con il termine greco usato da san Paolo, che significa favore, dono gratuito, beneficio. Qualunque sia la loro natura a volte straordinaria, come il dono dei miracoli o delle lingue, i carismi sono ordinati alla grazia santificante e hanno come fine il bene comune della Chiesa. Sono al servizio della carità che edifica la Chiesa [Cf 1Cor 12 ].

n.799 – Straordinari o semplici e umili, i carismi sono grazie dello Spirito Santo che, direttamente o indirettamente, hanno un’utilità ecclesiale, ordinati come sono all’edificazione della Chiesa, al bene degli uomini e alle necessità del mondo.

n.800 – I carismi devono essere accolti con riconoscenza non soltanto da chi li riceve, ma anche da tutti i membri della Chiesa. Infatti sono una meravigliosa ricchezza di grazia per la vitalità apostolica e per la santità di tutto il Corpo di Cristo, purché si tratti di doni che provengono veramente dallo Spirito Santo e siano esercitati in modo pienamente conforme agli autentici impulsi dello stesso Spirito, cioè secondo la carità, vera misura dei carismi [Cf 1Cor 13 ].

n.951 –  La comunione dei carismi. Nella comunione della Chiesa, lo Spirito Santo «dispensa pure tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali» per l’edificazione della Chiesa. Ora «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune» ( 1Cor 12,7 ).

Dal Concilio Vaticano II Lumen Gentium:

n.12 – E questi carismi, dai più straordinari a quelli più semplici e più largamente diffusi, siccome sono soprattutto adatti alle necessità della Chiesa e destinati a rispondervi, vanno accolti con gratitudine e consolazione. Non bisogna però chiedere imprudentemente i doni straordinari, né sperare da essi con presunzione i frutti del lavoro apostolico. Il giudizio sulla loro genuinità e sul loro uso ordinato appartiene a coloro che detengono l’autorità nella Chiesa; ad essi spetta soprattutto di non estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e ritenere ciò che è buono (cfr. 1 Ts 5,12 e 19-21).

“28. I cristiani, avendo carismi differenti (cfr Rm 12,6), devono collaborare alla causa del Vangelo, ciascuno secondo le sue possibilità, i suoi mezzi, il suo carisma e il suo ministero (cfr. 1 Cor 3,10). Tutti dunque, coloro che seminano e coloro che mietono (cfr. Gv 4,37), coloro che piantano e coloro che irrigano, devono formare una cosa sola (cfr. 1 Cor 3,8), affinché « tendendo tutti in maniera libera e ordinata allo stesso scopo»  indirizzino in piena unanimità le loro forze all’edificazione della Chiesa. Per tale ragione il lavoro dei messaggeri del Vangelo e l’aiuto degli altri cristiani vanno regolati e collegati in modo che «tutto avvenga in perfetto ordine» (cfr. 1 Cor 14,40) in tutti i settori dell’attività e della cooperazione missionaria.”

n.30 – “I sacri pastori, infatti, sanno benissimo quanto i laici contribuiscano al bene di tutta la Chiesa. Sanno di non essere stati istituiti da Cristo per assumersi da soli tutto il peso della missione salvifica della Chiesa verso il mondo, ma che il loro eccelso ufficio consiste nel comprendere la loro missione di pastori nei confronti dei fedeli e nel riconoscere i ministeri e i carismi propri a questi, in maniera tale che tutti concordemente cooperino, nella loro misura, al bene comune”.

E dunque, se nel “vantare” questi doni e carismi non ci si converte alla Chiesa Cattolica, ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, se non si coopera alla missione della Chiesa Cattolica, diffidiamo….

Laudetur Jesus Christus, Ave Maria


Dalle «Catechesi» di Gerusalemme
(Catech. 21, Mistagogica 3, 1-3; PG 33, 1087-1091)
L’unzione dello Spirito Santo
 (Battesimo e Cresima per i Catecumeni, o quando si riceve solo la Cresima per confermare il Battesimo ricevuto da piccoli)
Battezzati in Cristo e rivestiti di Cristo, avete assunto una natura simile a quella del Figlio di Dio. Il Dio, che ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi, ci ha resi conformi al corpo glorioso di Cristo.
Divenuti partecipi di Cristo, non indebitamente siete chiamati «cristi» cioè «consacrati», perciò di voi Dio ha detto: «Non toccate i miei consacrati» (Sal 104, 15).
Siete diventati «consacrati» quando avete ricevuto il segno dello Spirito Santo. Tutto si è realizzato per voi in simbolo, dato che siete immagine di Cristo. Egli, battezzato nel fiume Giordano, dopo aver comunicato alle acque i fragranti effluvi della sua divinità, uscì da esse e su di lui avvenne la discesa del consustanziale Spirito Santo: l’Uguale si posò sull’Uguale.
Anche a voi, dopo che siete emersi dalle sacre acque, è stato dato il crisma, di cui era figura quello che unse il Cristo, cioè lo Spirito Santo. Di lui anche il grande Isaia, parlando in persona del Signore, dice nella profezia che lo riguarda: «Lo Spirito del Signore è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri» (Is 61, 1).
Cristo non fu unto dagli uomini con olio o altro unguento materiale, ma il Padre lo ha unto di Spirito Santo, prestabilendolo salvatore di tutto il mondo, come dice Pietro: Gesù di Nazareth, che Dio unse di Spirito Santo (cfr. At 10, 38). E il profeta David proclama: «Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro giusto lo scettro del tuo regno. Ami la giustizia e l’empietà detesti; Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali» (Sal 44, 7-8).
Egli fu unto con spirituale olio di letizia, cioè con lo Spirito Santo, il quale è chiamato olio di letizia, perché è lui l’autore della spirituale letizia. Voi, invece, siete stati unti con il crisma, divenendo così partecipi di Cristo e solidali con lui.
Guardatevi bene dal ritenere questo crisma come un puro e ordinario unguento. Santo è quest’unguento e non più puro e semplice olio. Dopo la consacrazione non è più olio ordinario, ma dono di Cristo e dello Spirito Santo. È divenuto efficace per la presenza della sua divinità e viene spalmato sulla tua fronte e sugli altri tuoi sensi con valore sacramentale. Così mentre il corpo viene unto con l’unguento visibile, l’anima viene santificata dal santo e vivificante Spirito.

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