Oremus

Le preghiere dei Cristiani (clicca qui latino e italiano)

Sanctum Rosarium in latino e italiano

In tutte le Apparizioni mariane, approvate o meno, c’è un comune appello: PREGATE, PREGATE, PREGATE….. e come ci dice Gesù “non sprecate parole quando pregate, perchè il Signore conosce già ogni vostra intenzione e ciò di cui avete bisogno”, la Chiesa allora ha da sempre SVILUPPATO formule di Preghiera atte a non sprecare parole…. e a non concentrarsi su se stessi  non a caso molte preghiere si esprimo al plurale…. perché soltanto quando la Preghiera non è soggettiva ed è unita alla Chiesa, porterà frutto….
IMPARIAMO A PREGARE…. perché non è scontato il saperlo fare….

Scarica qui in pdf: Preghiera per conservare la vera Fede (san Pietro Canisio)

O Gesù, Dio di pace, gettate uno sguardo di misericordia su questa terra infelice; mirate quante lacrime si versano nelle famiglie anche più innocenti.
Se avete scritto nei vostri decreti questo dolore, ricordatevi che siamo figli, che per questo vi fermaste in mezzo a noi sull’altare.
Pronunciate, o Signore, un’altra volta quella parola potente che nel furore della tempesta fece tacere i venti, ricompose le onde agitate, rese tranquillo e sereno il cielo.
Allora vedremo rifiorire questa terra e, mossi da viva gratitudine, verremo al vostro altare per ringraziarvi con fede più viva, più sicura speranza ed amore più riconoscente.
O Maria concepita senza peccato originale e Rifugio dei peccatori; intercedi per noi.

INVOCAZIONI RIPARATRICI E LITANIE  IN TEMPO DI CALAMITA’


🙏Amici, in molti ci avete chiesto un piccolo Manuale di raccolta di Preghiere della Chiesa (con i Santi) da dirsi in Visita al SSmo Sacramento, come durante e dopo la Messa anche come Ringraziamento. Ricordando la preziosità DEL SANTO ROSARIO, qui ovviamente non riportato, auspichiamo di fare dono gradito a tutti con questo file 🙏 Ave Maria SCARICA QUI FILE VISITA AL SACRAMENTO

SCARICA QUI IL FILE che raccoglie preghiere e Catechesi sugli Angeli ed Arcangeli

COSTITUZIONE SULLE INDULGENZE (1967 ancora in vigore)

RICORDA CHE: Pio XI: Miserentissimus Redemptor : Riparazione al Sacratissimo Cuore e la Quas Primas Regalità di Cristo Re

ATTENZIONE: INIZIATIVA PER LA MATERNITA’ SPIRITUALE: CLICCA QUI PER IL PDF SULLA MATERNITA’ SACERDOTALEe qui: I munera del Sacerdote, le tre catechesi di Benedetto XVI 


Recitiamo anche il De Profundis seguito dal Parce Domine, in spirito di riparazione e penitenza, contro le iniquità del mondo.
SCARICATE QUI IL PDF con tutte le Preghiere Cattoliche, in latino e italiano

RICORDA CHE: “Con Pio XI, ogni cristiano afferma che i leader della società civile devono ricordare che: “La celebrazione di questa festa (della Regalità universale di Gesù Cristo), che si rinnova ogni anno, sarà anche d’ammonimento per le nazioni che il dovere di venerare pubblicamente Cristo e di prestargli obbedienza riguarda non solo i privati, ma anche i magistrati e i governanti: li richiamerà al pensiero del giudizio finale, nel quale Cristo, scacciato dalla società o anche solo ignorato e disprezzato, vendicherà acerbamente le tante ingiurie ricevute, richiedendo la sua regale dignità che la società intera si uniformi ai divini comandamenti e ai principî cristiani, sia nello stabilire le leggi, sia nell’amministrare la giustizia, sia finalmente nell’informare l’animo dei giovani alla santa dottrina e alla santità dei costumi.” (Enciclica Quas Primas, 1925).
La nostra preghiera è quella di implorare la misericordia di Dio (Atto di Riparazione) affinché risparmi alle nostre Città la punizione che meritano. 


🙏PICCOLA RACCOLTA preghiere per ottenere la Pace e contro i divini flagelli

SCARICA QUI in pdf pieghevole della Vergine della Rivelazione

Può accadere che il più grande maestro della preghiera sia il demonio?

Si narra di un padre del deserto il quale era bravissimo nel pregare. Chi lo osservava mentre pregava rimaneva edificato da tanta intensità e fervore. La notizia si diffuse e così, da lontano, arrivavano in molti per poter osservare quel padre mentre pregava. Un giorno gli chiesero chi fosse stato il suo maestro di preghiera. Il padre rispose: “Il mio grande maestro di preghiera è stato il demonio”. I presenti sobbalzarono a tale risposta. Era mai possibile che il demonio potesse essere maestro di preghiera e poi di un modo di pregare così sublime come era quello di quel padre? Questi però dette subito la spiegazione di una simile risposta e disse: “Mi capitava che quando alla sera andavo a dormire, nell’oscurità, mi comparivano due occhi gialli minacciosi e capivo ch’era il demonio. Per scacciare la visione e sconfiggere il demonio, mi usciva del tutto spontaneamente l’espressione ‘Dio mio, salvami!’ Ebbene, da allora la mia preghiera è proprio in questa espressione e in questa invocazione.”

Al di là della paradossalità della risposta, non c’è dubbio che quel padre aveva ragione. La migliore preghiera (e la precondizione necessaria per poter davvero pregare) è il riconoscimento della propria nullità e quindi la constatazione che solo di Dio si ha davvero bisogno. Sono le prove, le difficoltà, le angosce, le croci a costituire quelle occasioni perché la preghiera diventi autentica e arrivi fino al cuore di Dio. Ed ecco perché, alle volte, il più grande “maestro” di preghiera può essere addirittura il demonio, il quale, terrorizzandoci, fa sì che ci buttiamo tra le braccia di Dio. E la miglior preghiera è proprio ritrovarsi tra le braccia del Signore, per rifugiarsi nel suo infinito amore e nella sua infinita potenza.


  • Che cosa significa pregare “secondo le intenzioni del papa”?
    Un cattolico sa che deve pregare “secondo le intenzioni del sommo pontefice”, specialmente per ottenere le indulgenze, (e non è necessario specificare il nome del Papa regnante).
    Ma che cosa vuol dire, ovvero quali devono essere le “intenzioni del papa” secondo la tradizione apostolica e il magistero perenne della Chiesa? I parametri sono dati da Gesù stesso quando disse: «Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli». (Lc.22,31-34), la preghiera “per il Papa” hanno perciò dei fondamenti ai quale il cristiano deve attenersi: eccoli.
  • 1 – L’esaltazione della Chiesa cattolica: perché il Signore l’ha fondata e l’ha posta quale segno e strumento di salvezza per il mondo, come ha riaffermato in Lumen gentium il concilio ecumenico Vaticano II e si professa nel Credo.
  • 2 – La propagazione della fede: perché il Signore ha comandato agli apostoli e ai loro successori di insegnare il Vangelo e di fare discepole tutte le nazioni.
  • 3 – L’eliminazione dell’eresia: perché il Signore ha chiesto ai suoi discepoli e a quanti avrebbero creduto in lui di seguire la verità tutta intera e non di scegliere parti di essa, assolutizzandole e facendole impazzire. Quelle “verità” che i fratelli separati dicono di aver conservato già si trovano nella verità cattolica.
  • 4 – La conversione dei peccatori: perché il Signore è venuto a salvare tutte le anime mediante la sua parola divina e l’istituzione dei sacramenti.
  • 5 – La vera concordia tra le nazioni: perché il Signore ha fatto cadere con la sua croce il muro di inimicizia che si frappone tra esse. Si ricorda che i papi hanno ritenuto tutti i popoli, specie quelli cristianizzati, loro figli e, specie in caso di guerra, non hanno parteggiato, né tanto meno affermato di ritenersi onorati se qualcuno di essi lo avesse criticato.
  • in Domino Iesu – Nicola Bux
  • RICORDA CHE: Quando preghiamo secondo le INTENZIONI DEL SOMMO PONTEFICE, le intenzioni sono state FISSATE dal Beato PIO IX e sono VALIDE PER SEMPRE:
    l’esaltazione della Chiesa, la propagazione della fede, l’estirpazione dell’eresia, la conversione dei peccatori, la concordia tra i principi cristiani.

    🙏🙏🙏

ATTENZIONE…. ricordiamo un prezioso file da scaricare gratuitamente QUI in pdf  dove sono raccolti tutti i punti essenziali di questo grande intervento di Nostro Signore Gesù Cristo nella devozione al Suoi Sacratissimo Cuore..

SCARICA QUI: RACCOLTA DI PREGHIERE A SAN GIUSEPPE


A Nostra Signora della Buona Morte

di Redazione RS 

“Tutta la nostra vita dev’essere una preparazione a fare una buona morte” diceva san Giovanni Bosco. Infatti perché Dio ci ha creati? “Per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell’altra in Paradiso” risponde il Catechismo di San Pio X riprendendo l’insegnamento di Sant’Ignazio. Perché la nostra vita sia una vita santa secondo la legge di Dio e della Chiesa e perché sia coronata da una buona e preziosa morte che sia transito al Paradiso, è necessario pregare, pregare specialmente san Giuseppe che per aver avuto l’alto privilegio di morire fra le braccia di Gesù e Maria è onorato e venerato come “Patrono dei morenti” e alla Beata Vergine Maria.


Nella preghiera basta solo la qualità o ci vuole anche la quantità?

Prima di rispondere, facciamo una distinzione importante tra atto di preghiera e stato di preghiera.

L’atto di preghiera è la preghiera in quanto tale, lo stato di preghiera è conservare lo spirito della preghiera durante tutta la giornata.

Riguardo l’atto di preghiera va detto che non si deve pregare né troppo né poco. San Tommaso dice che la preghiera deve durare tanto quanto è utile per eccitare il fervore e la devozione: né più, né meno. Bisogna, pertanto, evitare l’eccesso ma anche la negligenza. Attenzione però: il fervore non è la consolazione, ma la fedeltà. Se non si avverte nulla durante la preghiera, o addirittura si vive l’aridità, ciò non significa che non ci sia il fervore e non si cresca spiritualmente, anzi.

Detto questo, bisogna aggiungere che si deve stare attenti a quell’espressione oggi molto diffusa: …più che la quantità della preghiera, è importante la qualità. E’ un’espressione che non solo può portare fuori strada, ma è anche facilmente confutabile.

Un noto  teologo contemporaneo, padre Serafino Tognetti, giustamente ha detto in una sua catechesi che ognuno può rendersi conto se sta pregando troppo o sta pregando poco, ma nessuno può sapere se sta pregando bene. A riguardo Tognetti utilizza questa felice immagine: nella preghiera si è come garzoni che portano il materiale e poi c’è il bravo costruttore (lo Spirito Santo) che utilizza tutto per fare il fabbricato. Se il materiale è poco, il fabbricato sarà piccolo. Se il materiale è abbondante, il fabbricato sarà grande.

Ovviamente -lo ripetiamo- il tempo della preghiera va regolato sul proprio stato di vita. Una madre di famiglia non può pregare come una suora di clausura…né una suora di clausura come una madre di famiglia.

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Le “formule” non sono dei pesi o delle castrazioni alla nostra libertà, al contrario, queste formule ci consentono di esprimere correttamente LA DOTTRINA nel mentre preghiamo! Gesù pregava con i Salmi e tutte le Preghiere sviluppate dalla Chiesa, contengono i Salmi ed esprimono la maternità orante della Chiesa Madre, per i suoi Figli “in questa valle di lacrime”.


SCARICA QUI IN PDF: CHI PREGA SI SALVA Orazioni

SCARICATE QUI in comodo pdf: LA SANTA MESSA, come dobbiamo viverla…

SCARICA QUI PREGHIERE AGLI ANGELI CUSTODI ED AGLI ARCANGELI

Scarica qui Del Gran mezzo della Preghiera, consigli di sant’Alfonso Maria de Liguori 

Adozione spirituale per i Concepiti, contro il delitto dell’aborto: chi se la sente scarichi questa piccola pagina INVITO FRATERNO ADORAZIONE EUCARISTICA, una sola, in pdf e ci aiuti a farla propria, divulgandola e condividendola con i Sacerdoti, grazie. 

SCARICA QUI: i primi 5 Sabati del Mese, pratica suggerita dalla Vergine a Fatima

ATTENZIONE: SCARICA QUI IL FILE PDF COMPLETOPreghiere DI LIBERAZIONE ad uso dei Laici 


🙏😇 20 gennaio la conversione di Alfonso Ratisbonne (ed anche del fratello Theodore Maria Ratisbonne)…. essendo il 20 dentro la settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani… abbiamo questo grande miracolo a sant’Andrea delle Fratte con una conversione molto importante. NULLA E’ A CASO… un ebreo convertito da Maria nella settimana di preghiera per l’unità, dove vi partecipano anche dei protestanti che però… avversano il culto mariano 😉 nulla è a caso – SCARICA QUI IL FILE

🙏😇 *ATTENZIONE-IMPORTANTE:  inizia dal 4 marzo questa Novena a San Francesco Saverio per ricevere grazie speciali e pregare gli uni per gli altri… Eccola nella forma più fedele all’originale, dalle tante che circolano, del 1929* 🙏 


2024-2025-2026

PREGARE INSIEME – GENNAIO 2026

Pio XII: fate scorrere la Corona del Rosario fra le vostre mani, per sconfiggere i mali che ci affliggono…

SCARICA QUI la Novena allo Spirito Santo del Beato mons. Pio Alberto Del Corona OP

Scapolare del Santo Carmelo e il Privilegio “sabatino” (2)

Lo Scapolare B.V. del Santo Carmelo e il Privilegio Sabatino (1)

PREGHIERE IN PDF DICEMBRE 2025

PREGHIERE IN PDF PER NOVEMBRE 2025

PREGHIERE IN pdf OTTOBRE 2025

PREGHIERE IN PDF MESE DI SETTEMBRE 2025

PREGHIERE in pdf PER IL MESE DI AGOSTO 2025

PREGHIERE IN PDF LUGLIO 2025

PREGHIERE IN PDF GIUGNO 2025 

PREGHIERE IN PDF MAGGIO 2025

PREGHIERE IN PDF APRILE 2025

PREGHIERE IN PDF MARZO 2025

PREGHIERE IN PDF FEBBRAIO 2025

PREGHIERE IN PDF GENNAIO 2025

🙏 Cari Amici il 16 inizia la Novena a Gesù Bambino e in molti ci avete chiesto un testo a parte, eccolo in comodo pdf, è il testo che usiamo nei Cenacoli di Preghiera AdM 🙏 Ave Maria e buon Natale a tutti ed alle Vostre Famiglie.

🙏😇Amici ecco aggiornatissimo IN FORMATO PDF QUI anche al Giubileo 2025 con riferimenti storici, il file di Preghiera per i Cenacoli Gennaio 2025 🙏 Santo Anno a tutti!!


Professione di fede in Gesù Cristo e nella Sua Chiesa di mons. Athanasius Schneider

SCARICATE QUI LE PREGHIERE A SAN CHARBEL 

COME DA MOLTI RICHIESTO SCARICATE QUI il pdf con le Preghiere e le meditazioni al Preziosissimo Sangue per il mese di luglio

🙏😇 come promesso ecco il file raccolta di Preghiere a san Giuseppe🙏

La sofferenza theologia crucis negli insegnamenti e nella vita di san Padre Pio

DEVOZIONE: 33 offerte a Gesù per i Sacerdoti 

Scarica qui la: Novena al Volto Santo di Gesù


ARCHIVIO 2017-2023

PERCHÉ LE CAMPANE SUONANO A MEZZOGIORNO?
E PERCHE’ RECITIAMO L’ANGELUS?
👉 Le campane suonano a mezzogiorno per una tradizione che ha origini storiche e religiose molto antiche. Il suono di mezzogiorno, oggi diffuso in molte parti del mondo cristiano, ha in particolare una motivazione legata a un evento preciso del XV secolo.
Origine storica: la Battaglia di Belgrado (1456)
L’usanza di suonare le campane a mezzogiorno fu istituita da Papa Callisto III nel 1456.
Il contesto era quello dell’assedio di Belgrado da parte dell’Impero Ottomano, guidato dal sultano Maometto II, lo stesso che aveva conquistato Costantinopoli tre anni prima. La città, difesa dalle truppe cristiane guidate da Giovanni Hunyadi e dal frate francescano Giovanni da Capestrano, resistette miracolosamente all’assalto.
Il Papa, preoccupato per l’avanzata ottomana, ordinò che in tutta la cristianità si suonassero le campane a mezzogiorno, per invitare i fedeli alla preghiera per la salvezza della città e della Cristianità.
Dopo la vittoria inaspettata dei cristiani, il suono delle campane fu mantenuto come segno di ringraziamento e commemorazione della vittoria e della liberazione di Belgrado avvenuta il 6 Agosto 1456, Festa della Trasfigurazione di Gesù.
👉 Ma c’è anche un’altra versione che ha comunque sia, la stessa matrice….
Si fa risalire la sonata di mezzogiorno al 7 ottobre 1571.
Quella fu la data della Battaglia di Lepanto, in cui vari Stati cristiani, coalizzati nella Lega Santa, sconfissero l’Impero Ottomano.
Ottenuta la vittoria grazie all’intervento di Maria SSma per mezzo del Rosario, san Pio V fece suonare a festa tutte le campane di Roma… era mezzogiorno quando, in una visione mistica, seppe della vittora a Lepanto, prima dell’arrivo del messaggero ufficiale.

👉 Questa pratica serviva anche per scandire le giornate dei lavoratori, in particolare i contadini, e ricordare loro i momenti di preghiera. Essa suonava alle 6 la mattina, alle 12 e alle 18 la sera, sempre per richiamare alla preghiera e per indicare l’inizio e la fine della giornata lavorativa, con la pausa di metà giornata.
Inoltre, il mezzogiorno, come momento di pausa nella giornata, è un’occasione ideale per fermarsi a pregare, riflettere e rinnovare la propria fede. Il suono della campana, che anticamente scandiva i momenti della giornata, richiama i fedeli alla preghiera e li invita a unirsi in questa pratica devozionale.
In particolare, il suono a mezzogiorno ricorda l’Annuncio dell’Angelo a Maria, per questo, al suono delle campane, si associarono le Tre Ave Maria scandite dalle parole dell’Arcangelo nella salutazione e le risposte di Maria stessa:
🙏 – L’Angelo del Signore portò l’Annuncio a Maria;
ed Ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave Maria…
– Eccomi, sono la serva del Signore.
Si compia in me la tua parola.
Ave Maria…
– E il Verbo si fece carne.
E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria…
Prega per noi, santa Madre di Dio.
Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.

👉 Con san Giovanni XXIII, questa pia pratica divenne l’appuntamento costante della domenica: l’Angelus, al suono delle campane alle 12:00 appunto, pronunciato dal Papa con i fedeli.



Amici: che cosa è la vera MISERICORDIA DI DIO? Essa è gratuita perché Dio facendosi Uomo è venuto a donarci la salvezza mediante la Sua morte di Croce e la Redenzione, questa è gratuita in Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio. Tuttavia essa ha avuto un prezzo: Gesù ha pagato per noi! Perciò laddove è vero che la Misericordia è gratuità di Dio, è FALSO  quando vi dicono che non c’è bisogno di abbandonare il peccato in cui viviamo, per riceverla! State attenti! Chi non vi spinge ad abbandonare il peccato, è un impostore e falso maestro! In questo video vi offriamo le meditazioni di sant’Alfonso M. de Liguori sulla vera Misericordia e come ottenerla.


LE DISTRAZIONI INVOLONTARIE NELLA PREGHIERA
Le distrazioni involontarie
Poi ci sono le distrazioni involontarie. Non dobbiamo farcene una grande pena: ci saranno sempre, fin tanto che non abbiamo raggiunto la preghiera contemplativa, ma non una qualunque preghiera contemplativa.
Anche nella vita contemplativa quando la volontà e la mente sono come legate e fisse immutabilmente in Dio, può essere che la fantasia vada per suo conto. Di queste sue distrazioni l’anima tuttavia non si rende nemmeno conto pienamente: sono
immagini che passano e ripassano e non toccano l’intimo centro dell’anima, non ostacolano e non impediscono il legame della volontà al Signore. Di queste distrazioni involontarie non dobbiamo avere gran pena.
Non impediscono infatti una nostra vera preghiera né un nostro progresso nella santità. Sulle nostre potenze inferiori, sui sensi interiori non abbiamo un potere diretto. Dopo il peccato originale noi siamo un po’come divisi, non siamo padroni di noi stessi. Possono insorgere in noi sentimenti, impressioni, fantasie che sono indipendenti dalla nostra volontà e dalla nostra intelligenza
Queste distrazioni se non importano anche uno sganciamento della volontà di Dio non hanno nessuna capacità di ostacolare il nostro progresso nella virtù e nella preghiera. Dobbiamo
accettarle con sorridente umiltà come a riconoscimento della nostra povertà spirituale, come a riconoscimento della nostra incapacità, e dobbiamo servircene noi stessi per alimentare la nostra preghiera.
Anche le distrazioni propongono motivi di preghiera.
Ti viene il pensiero dei tuoi figli lontani? Prega per loro. Ti viene il pensiero del tuo lavoro che non riesci mai a finire? E tu raccomandalo a Dio, pensa con Dio in che modo tu devi lavorare, cerca di santificare almeno nella preghiera questo tuo lavoro.
Dobbiamo allontanare serenamente le distrazioni senza uno sforzo volontario che sarebbe peggiore della distrazione medesima. Se voi, dando troppa importanza alle distrazioni, vi impegnate ad allontanarle con una grande attenzione, non fate che stancare il vostro spirito, non fate che rendere più
difficile la vostra stessa preghiera. Non dando loro importanza, allontanando le serenamente quasi con un moto spontaneo dello spirito che si rifugia in Dio, la vostra preghiera continuerà umilmente, serenamente. Allontanandole cosi, sarà più efficace che se voi vi impegnate con violenza ad allontanare tutto quello che da Dio vi distrae.
 
1) Non dovete pensare troppo alle distrazioni, dovete pensare a Dio.
2) Non dovete staccare la vostra volontà da Dio per badare alle distrazioni che sopravvengono. È questo che vuole ottenere il demonio. Voi fate il suo gioco.
Nel combatterle con troppa attenzione voi vi distraete da Dio più di quanto esse non faccino.
3) Accettatele serenamente, non per fermarci il vostro spirito, ma come una debolezza della vostra natura ineliminabile fin tanto che non avrete raggiunto un alto grado di perfezione interiore.
4) Quello che dobbiamo fare è cercare che la nostra volontà,
non piegandosi a considerare questi moti nel loro singolo venire e sparire, rimanga fissa in Dio.
5) Il modo migliore per combattere queste distrazioni involontarie è quello di non pensarci, perché se noi preghiamo
realmente, sulla volontà non hanno nessuna efficacia. In realtà non possono neppure dirsi vere distrazioni, sono impressioni, immagini fuggevoli.
Sulla nostra volontà non ha un’efficacia diretta neppure il demonio, tanto meno l’hanno certi moti della nostra sensibilità.
6) Certo ci sono distrazioni che vorrebbero imporsi alla volontà: per esempio la passione dell’ira o la sensualità; allora non sono moti inavvertiti, allora certo si impone la resistenza, la lotta perché altrimenti certe impressioni agiscono sul volontà stessa e la sottraggono a Dio.
7) L’anima ha bisogno di tendere a un diretto rapporto con
Dio: immagini e fantasie son cose che impacciano; è preferibile che passino e ripassino nel sottofondo della anima immagini, impressioni che poi non toccano affatto la volontà, piuttosto che impegnare la sensibilità che potrebbe rendere a
volte più pesante e più fiacca la volontà stessa nel suo tendere a Dio.
Questi legami al sensibile nella preghiera nuocciono più che aiutare almeno quando l’anima è giunta a un certo grado di orazione.
Don Divo Barsotti – dal libro “il lavoro del cristiano”
 

 

SOSTA – Dio si serve anche della nostra pazienza per concederci le grazie

  1. Perché il Signore si fa attendere quando gli chiediamo grazie? Perché alcune volte sembra quasi “respingere” le nostre richieste? La risposta sta nel fatto che il Signore ci vuole fiduciosi e pazienti. Perché sarà proprio questa fiducia e questa pazienza nel chiedere che ci otterranno meriti per la nostra fede…e, se la volontà di Dio vorrà, anche le grazie di cui abbiamo bisogno,   ma secondo i suoi tempi.
  2. Leggiamo dal preziosissimo Fiducia nella Divina Provvidenza di padre Jean-Baptiste Saint Jure: Non stancatevi mai di domandare, siate costanti, siate infaticabili nelle vostre richieste. Se oggi vi viene rifiutato quel che chiedete, domani otterrete tutto; se quest’anno non raccogliete nulla, l’anno venturo vi sarà più favorevole; non penate frattanto che la vostra pena sia inutile: tutti i vostri sospiri sono tenuti in conto; troverete in proporzione del tempo che avrete impiegato a domandare; state accumulando un tesoro che vi appagherà tutto d’un colpo, che sorpasserà tutti i vostri desideri. (…) il rifiuto che ora ti viene fatto non è che una maschera di cui Dio si serve per infiammare maggiormente il tuo fervore. Vedi come egli si comporta con la Cananea, come rifiuta di guardarla e di ascoltarla, come la tratta da straniera e ancora più duramente? Non diresti forse che l’importunità di quella donna l’irriti sempre più? Tuttavia dentro di sé egli l’ammira, rimane affascinato dalla sua fiducia e dalla sua umiltà. E’ per questo che la respinge. 
  3. O clemenza nascosta che assumi la maschera della crudeltà, con quale tenerezza rigetti coloro che vuoi maggiormente esaudire! Guardati quindi dal farti trarre in inganno al contrario, insisti tanto di più, quanto più ti sembrerà di essere respinto. Fa come la Cananea, serviti contro Dio delle ragioni stesse che egli può avere nel respingerti. Vero è che favorirmi -devi dirgli- sarebbe come dare ai cani il pane dei figli. Non merito affatto la grazia che domando, però non pretendo che me l’accordi in vista dei miei meriti, ma per i meriti del mio amabile Redentore. Si, Signore, devi guardare meno alla mia indegnità e più alla tua promessa e volendomi fare giustizia non far torto a te stesso. Se fossi più degno dei tuoi benefici, sarebbe meno glorioso per te concedermeli. Non è giusto fare dei favori ad un ingrato, Signore! Io non imploro la tua giustizia, ma la tua misericordia. (…). Non darti requie! Egli ama la violenza che gli fai, vuole essere vinto. Fatti notare per la tua importunità, mostra in te un miracolo di costanza; costringi Dio ad abbandonare la maschera e a dirti con ammirazione: ‘Magna est fides tua, fiat tibi sicut vis’: ‘O uomo, quanto è grande la tua fede; ti confesso che non posso più resisterti: va, avrai quel che desideri, per questa vita e per l’altra.

SOSTA – Perché amando perfettamente Dio si può essere più utili di coloro che fanno grandi imprese?

  1. Chi è davvero utile per la società intera? Colui che fa grandi imprese in sua difesa? Certamente. Ma c’è una possibilità di essere ancora più utili alla società intera. Questa possibilità è data a tutti, indipendentemente se si è chiamati a grandi imprese o invece ad una vita ordinaria. Questa possibilità è amare perfettamente Dio. Sì, avete capito bene: amare perfettamente Dio. Possiamo dire che un atto di amore perfetto a Dio vale più di tutte le imprese eroiche. Se Dante giustamente definisce Dio come l’amore che move il sole e l’altre stelle tutto e l’altre stelle, allora vuol dire che l’atto più logico, più intelligente, più vero è quello di corrispondere a questo infinito amore. Ecco l’utilità di un atto di amore perfetto a Dio.
  2. Leggiamo dagli scritti di san Giovanni della Croce:  “Un atto di amore perfetto a Dio compie immediatamente il mistero dell’unione dell’anima a Dio. Quest’anima, fosse pure colpevole delle massime e più numerose colpe, con quest’atto conquista immediatamente la grazia di Dio con la condizione della successiva Confessione sacramentale. L’atto di amore a Dio è l’azione più semplice, più facile, più breve che si possa fare. Basta dire con semplicità: ‘Mio Dio, io ti amo’. E’ facilissimo compiere un atto di amore a Dio.  Si può fare in ogni momento, in ogni circostanza, in mezzo al lavoro, tra la folla, in qualunque ambiente. L’atto di amore non è un atto di sentimento, ma di volontà. Basta che l’anima dica con semplicità di cuore: ‘Mio Dio, ti amo’. Quest’atto è il mezzo più efficace per convertire i peccatori, per salvare i moribondi, per liberare le anime del Purgatorio, per sollevare gli afflitti, per aiutare i sacerdoti, per essere utili alle anime e alla Chiesa. Il più piccolo atto di perfetto amore a Dio ha più efficacia, più merito e più importanza di tutte le opere buone messe insieme. L’anima più semplice ed oscura, che fa più atti di amore a Dio, è molto più utile alle anime e alla Chiesa di chi opera azioni grandiose con meno amore”.
  3. San Giovanni della Croce indica tre propositi per attuare concretamente un atto di amore perfetto a Dio: 1)Volontà di soffrire ogni pena ed anche la morte piuttosto che offendere gravemente il Signore: “Mio Dio, piuttosto morire che commettere un peccato mortale”. 2)Volontà di soffrire ogni pena, anche la morte anziché acconsentire ad un peccato veniale: “Mio Dio, piuttosto morire che offenderti anche leggermente”. 3)Volontà di scegliere sempre quello che è più gradito al Buon Dio: “Mio Dio, poiché ti amo, voglio solo quello che Tu vuoi”.

 
 
 

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