Dottrina. Archivio 2022-2023

2023

mons. Strickland: ci diranno scismatici, ma noi rimaniamo saldi nella Dottrina della Chiesa

SCARICA QUI in comodo pdf il Catechismo di san Roberto Bellarmino

Chi sono i veri Cristiani Martiri?

8 dicembre Immacolata Concezione con Dom Prosper Gueranger

«L’eterno riposo dona loro, o Signore» qualcuno vorrebbe cambiare anche questa Preghiera…

Santa Teresa d’Avila: il Protestantesimo malaugurata setta preda del demonio

Quando Giovanni XXIII riconsegnò al Clero il Catechismo Tridentino “dono del cielo alla Chiesa”

9 ottobre, quando Benedetto XVI ha ricordato il Venerabile predecessore Pio XII

Dal Convegno internazionale “La Babele sinodale”, organizzato dalla NBQ a Roma

Mons. Schneider ammonisce ai sedevacantisti: Francesco è il Papa

La Chiesa come si comporta se il Papa è accusato di eresia?

Fulgens Corona Pio XII indice il primo Anno Mariano nella storia della Chiesa 8.9.1953

ATTENZIONE: scarica qui in comodo pdf: Come opporsi a possibili affermazioni erronee contenute in documenti del Magistero ordinario senza peccare contro la fede, di Don Alfredo Maria Morselli 

San Pio X Sacrorum antistitum: contrastare la diffusione del Modernismo con Giuramento antimodernista

Pio XII Humani generis: difendere tutta la verità e la dottrina cattolica, senza sconti.

Che fine ha fatto il Motu Proprio di Benedetto XVI sul come gestire la vera carità nella Chiesa?

Il card. Burke: “Data la situazione in cui si trova la Chiesa… che confonde e induce anche in errore un buon numero di fedeli”

Inutile arrampicarsi sugli specchi: la nuova Messa ha cambiato e cambia anche la nostra Fede

dom Guéranger 29 giugno Santi Apostoli Pietro e Paolo

29 giugno 1943, Pio XII e la Mystici Corporis Christi anche ai Padri e Madri di Famiglia

Benedetto XVI spiega Ascensione di Gesù al Cielo

Leone XII Charitate Christi il Giubileo 1825: conversione, penitenza, opere di carità, preghiera

Solennità della SSma Trinità Anno Liturgico di Dom Prosper Guéranger

Pio XII: il vero Consacrato a Maria è un combattente contro le eresie e gli errori del nostro tempo

Quanto è falso e vergognoso che un pastore della Chiesa affermi che Ella: “ha trasmesso una fede impastata di paura…”?

Le sofferenze e penitenze di Giacinta Marto per la conversione dei peccatori, raccontate da Sr. Lucia

Messaggi integrali di Benedetto XVI per le Vocazioni

I tempi sono cattivi perché il peccato viene esaltato. Attenti agli scandali ed agli scandalizzatori!

Domande e risposte sulla sessualità e sulla purezza

DOMANDE E RISPOSTE sulla questione omosessuale e la dottrina Cattolica

Benedetto XVI spiega sant’Agostino d’Ippona: «Ecco il mio Agostino»

Benedetto XVI Catechesi integrale Anno della Fede 2012-2013 e l’uso del “fanone”

TEMPO PASQUALE Victimæ Paschali laudes – le Rogazioni e fino a Pentecoste – con Dom Prosper Gueranger

Il Sacerdote secondo gli insegnamenti del Santo Curato d’Ars, Patrono dei Parroci e di tutti i Sacerdoti

Mirari Vos: Gregorio XVI denunciava già nel 1832 attacchi contro la dottrina Cattolica all’interno della Chiesa

Incarnationis mysterium: per il Giubileo del 2000 Giovanni Paolo II ha parole di fuoco, di Fede e di perdono

Discorso 46 di sant’Agostino ai Pastori che non fanno bene il loro dovere

Pio XI enc. Mit brennender sorge 14.3.1937 sulla purezza della dottrina cattolica in Germania e nel mondo

Aeterni Patris enciclica di Leone XIII con Cum hot sit, elogio a san Tommaso d’Aquino, Dottore Angelico

Benedetto XIV: Osservando le pratiche della Quaresima, ci distinguiamo dai nemici della Croce di Gesù Cristo

Capolavoro di Ratzinger del 1993: La conversione a Cristo non distrugge le religioni e le culture, ma le trasforma.

L’esorcista mons. Bolobanic avverte: Paolo Coelho, allievo del gesuita Anthony de Mello, avvelena i cuori delle persone

Ratzinger CdF 1989: Alcuni aspetti della Meditazione Cristiana (Yoga, pratiche orientali, occultismo, false apparizioni, ecc…)

Benedetto XIV Allatae Sunt e quella mano tesa agli scismatici greci e orientali ; 26 luglio 1755

Leone XIII identificava nel 1897 gli errori sulla dottrina dello Spirito Santo Divinum Illud Munus

Benedetto XVI: Missione Famiglia-Parrocchie e la vera Chiesa sinodale 2005

Benedetto XVI Catechesi integrale dedicate agli Apostoli


2022

Dom Gueranger il Santissimo Nome di Gesù JHS

Raccolta integrale Angelus Benedetto XVI per Santo Stefano

Magistero integrale Benedetto XVI: Omelie della Notte Santa di Natale

Dom Gueranger spiega Santo Stefano Protomartire della Chiesa, il 26 dicembre

Dom Gueranger: Natale, la Messa di mezzanotte e quella della Aurora

Pillole di Catechismo Cattolico: LA FEDE testi e video

dom Prosper Guéranger: 2 novembre Commemorazione di tutti i Defunti

dom Prosper Guéranger: Solennità di Cristo Re

dom Prosper Guéranger: 1° novembre Solennità di Tutti i Santi

Domenicane insegnanti del Santo Nome di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria: luci bianche nella notte

Don Davide Pagliarani: la Chiesa uscita dal Concilio si trova in un vicolo cieco. Cosa fare?

Raccolta integrale delle 4 Udienze del beato Giovanni Paolo I

Defunti: sepoltura o cremazione? Ecco l’insegnamento della Chiesa

Per l’Arcivescovo Delpini, la profanazione di una Messa è una “sciocchezza”, ma però…

Dom Prosper Guéranger spiega l’Assunzione di Maria al Cielo nella Solennità del 15 agosto

Il cardinale Schönborn critica una sinodalità “nella rinuncia al depositum fidei”

Il Peccato Originale, il Battesimo e l’eresia di Padre Maggi, ma i Vescovi tacciono.

Scandali e rimedi spiegati da Sr. Lucia al «popolo ingannato». Ascoltiamo anche Akita

L’appello dei 70 alla Chiesa tedesca: state andando verso lo scisma!

Mater Dolorosa e Coroncina dei Sette Dolori

Benedetto XVI spiega cosa è: il processo a Gesù

Pio XII 16.3.1946: oggetto della predicazione della fede è la dottrina cattolica

Mons. Fulton Sheen spiega chi è il diavolo (testo e video)

Il Bello beato? Non è consigliabile! Mons. Nicola Bux spiega il perché…

Persona Humana Testo dottrinale sempre in vigore sulla vera dignità dell’Uomo e il peccato

Benedetto XVI, nel 2014: “La rinuncia alla verità è letale per la fede”. Lo stesso diceva Pio XI

Studio approfondito per il Centenario dalla morte di Benedetto XV (1854-1922)

Il vero ruolo dei padrini e delle madrine per i Sacramenti nella Chiesa


Che cosa fare quando il Magistero contraddice il Magistero? Breve guida per fedeli cattolici perplessi

di Josué Luis Hernández

In mezzo a questa notte fonda che è scesa all’interno della Chiesa, nella quale tutto sembra reso tenebroso da un’oscurità disorientante, da nebbia e ombre, da forme e suoni strani e non familiari che turbano i nostri sensi, sfidano la nostra fiducia e scuotono le fondamenta stesse della nostra fede, occorre affermare che il Magistero della Chiesa rimane una guida salda e inamovibile. Il Magistero della Chiesa è e sarà sempre una luce nell’oscurità. Esso rimane ora, come sempre, un mezzo infallibile per dissipare falsità, confusione ed errore e per far emergere la chiarezza della verità. Ma per dobbiamo comprendere correttamente il Magistero.

Per cominciare, vorrei fare una breve sintesi dei tre livelli dell’autorità magisteriale:

  1. Magistero straordinario (o solenne): questa categoria di insegnamento magisteriale è infallibile ed è la più facile da identificare come tale a causa della sua natura esplicita e definitiva. È esercitato o dal solo papa (ad esempio, le definizioni papali dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione della Beata Vergine Maria), o dall’intero collegio dei vescovi, con il papa come capo (ad esempio quando dottrine specifiche sono definite in un concilio ecumenico, come nel Concilio di Firenze sulla necessità della Chiesa per la salvezza e il Vaticano I sull’infallibilità papale).
  2. Magistero ordinario e universale: questa categoria, come la prima, è anch’essa infallibile, ma non ha il carattere esplicito della prima. Si esprime quando l’intero episcopato della Chiesa universale, sotto la guida del papa, concorda sul fatto che una dottrina concernente la fede o la morale debba essere ritenuta definitivamente da tutti i fedeli.
  3. Magistero ordinario: a volte definito Magistero autentico, questo livello di autorità magisteriale, esercitato dal papa e dai vescovi, consiste in tutti gli altri atti magisteriali che esulano dalle prime due categorie. A differenza del Magistero straordinario o del Magistero ordinario e universale, non è infallibile. I suoi insegnamenti, secondo il canone 752 del Codice di diritto canonico, devono essere ricevuti con un “religioso ossequio dell’intelletto e della volontà”. Mancando la salvaguardia dell’infallibilità, gli insegnamenti emananti dal Magistero ordinario potrebbero, in teoria, essere errati. Il beneficio del dubbio dovrebbe, tuttavia, essere ancora concesso al papa e ai vescovi che lo esercitano.

Arriviamo ora alla questione rilevante, il vero e proprio dilemma che ci attanaglia. Se mai due insegnamenti apparentemente opposti riguardanti la fede o la morale dovessero giungerci direttamente dal magistero della Chiesa, e uno fosse ambiguo o entrambi sembrassero in contraddizione tra loro, e noi fossimo costretti a esprimere un giudizio su cosa credere, che cosa dovremmo fare come fedeli cattolici? Chiaramente, in questo scenario non possiamo esprimere un giudizio basandoci semplicemente sulla cronologia. Non posso dire che preferisco ciò che è stato detto giovedì a ciò che è stato detto mercoledì solo per il fatto che oggi è giovedì. Potrei anche dire che preferisco ciò che è stato detto mercoledì a ciò che è stato detto giovedì proprio perché oggi, giovedì, sono circondato da un vergognoso pasticcio. Conoscendomi, potrei anche scoppiare in pianto e struggermi perché la Chiesa ha dimenticato tutto quello che diceva lunedì. Il punto è che non daremmo un giudizio sensato se lo fondassimo sul calendario o sull’orologio. Non importa davvero se una cosa è stata detta di lunedì o di martedì, ciò che conta è se la cosa detta è vera. Dunque, quando si arriva al dunque, e siamo costretti a dare un giudizio, dobbiamo farlo basandoci non sulla cronologia, ma sull’autorità.

Rispetto a qualcosa che viene insegnato dal magistero ordinario o autentico (non infallibile), ho certamente l’obbligo di esprimere verso tale insegnamento “religiosa sottomissione dell’intelletto e della volontà”, ma allo stesso tempo ho un dovere e una responsabilità ancora più grandi: devo dare il mio pieno assenso a ciò che è già stato chiaramente e infallibilmente definito dalla Santa Madre Chiesa, sia dal suo magistero straordinario sia dal suo magistero ordinario universale, con insegnamenti infallibili e irrevocabili. Quindi, quando ci imbattiamo in una situazione in cui sembri esserci, come minimo, una contraddizione tra ciò che la Chiesa sta insegnando ora e ciò che ha insegnato in passato, allora, ancora una volta, dobbiamo basare il nostro giudizio (un giudizio del tutto inevitabile) non su ciò che è più recente, ma su ciò che ha un peso più autorevole. Dobbiamo procedere alla ricerca dell’insegnamento che ha in sé la maggiore autorità ed è connotato dalla chiarezza più inequivocabile.

Ogni volta che all’interno del magistero si verifica questo tipo di conflitto, noi fedeli siamo sempre assolutamente obbligati ad attenerci a ciò che è già stato solennemente, autorevolmente e chiaramente definito, anche se ciò avviene a scapito di dover accantonare (almeno fino a quando la Chiesa non fornirà ulteriori chiarimenti sulla questione) insegnamenti più recenti che rientrano nella categoria del magistero non infallibile. In altre parole, quando siamo nel dubbio, dobbiamo seguire la comprensione più chiara, più autorevole e collaudata delle cose. È a questa comprensione provata e vera (cioè tradizionale) della fede e della morale che dobbiamo ancorare la nostra fede. Essa è la lente attraverso cui interpretare e comprendere tutti gli insegnamenti meno autorevoli e più ambigui, per quanto recenti possano essere.

Nel caso del  magistero ordinario/autentico (che non ha il carattere dell’infallibilità), quando due affermazioni sembrano contraddirsi a vicenda, allora è utile usare questo metodo: aderire a ciò che più a lungo è stato insegnato dalla Chiesa, a ciò che più a lungo è stato ritenuto vero dai teologi nel corso della storia della Chiesa, a ciò  che più è stato insegnato universalmente da tutti i vescovi attraverso lo spazio e il tempo, a ciò che più papi hanno affermato con il loro insegnamento particolare. Insomma, a questo livello di autorità magisteriale, cioè il magistero ordinario/autentico (che per definizione, lo ripeto, non è infallibile) la tradizione ha sempre la meglio sulla novità.

Faccio un esempio concreto. Se i membri della gerarchia ci “insegnano” che coloro che vivono in uno stato di peccato mortale, come gli adulteri, possono ricevere la santa comunione (il che implica che il perdono del peccato non richiede lo scopo di emendarsi, o che si può ricevere la Comunione mentre si vive in uno stato di peccato grave); o che la pena di morte è moralmente inammissibile; o che è possibile che le donne vengano ordinate; o che Dio vuole attivamente l’esistenza di false religioni (vale a dire che Dio è compiaciuto degli errori e delle bestemmie che distinguono la falsa religione dalla vera fede); o che le false religioni possono essere esse stesse salvifiche; o qualsiasi altro numero di insegnamenti errati che sentiamo provenire dalla gerarchia di oggi, ecco che non solo non abbiamo alcun obbligo di accettare tali insegnamenti, ma abbiamo il dovere di rifiutarli del tutto. Al contrario, se accettassimo tali falsità saremmo, di fatto, disobbedienti al magistero. Saremmo figli e figlie sleali della Chiesa, poiché ciò che viene messo in discussione è l’insegnamento perenne della Chiesa insegnato infallibilmente, come minimo, dal magistero ordinario e universale, un insegnamento che è quindi vincolante per i fedeli ed esige la nostra piena sottomissione di intelletto e volontà.

Lo stesso vale quando un papa stesso “insegna” tali errori. Il papa è il custode della sacra tradizione, cioè il protettore del deposito divino della fede dato una volta per tutte agli apostoli e trasmesso ai loro successori, ai quali è stato affidato il solenne incarico di preservarlo fedelmente. Non rendiamo alcun favore al Santo Padre assistendolo nell’abbandono del suo dovere. Quanto più siamo fedeli alla sacra Tradizione, che egli è stato incaricato di custodire e difendere, tanto più siamo fedeli a lui. Ciò vale anche se dovessimo essere perseguitati per questo da colui che serviamo e onoriamo con il titolo di Santo Padre. Questo tipo di ingiustizia non ha alcun potere sulla nostra lealtà. Anche se costretti a resistere, rimaniamo sempre suoi sudditi leali.

Abbiamo a questo proposito l’esempio scritturale di san Paolo che ammonisce pubblicamente san Pietro e gli resiste in faccia quando il principe degli apostoli ha bisogno di una correzione. Come laici, siamo soggetti al papa e ai vescovi e dobbiamo loro la nostra deferenza, il nostro amore filiale, la nostra sottomissione e la nostra obbedienza su questioni che riguardano la loro giurisdizione. Tuttavia, ci viene anche chiesto di custodire saldamente le tradizioni che abbiamo ricevuto e rifiutare qualsiasi vangelo diverso da quello tramandato. Come avverte san Paolo, sia che sia predicato da un successore di un apostolo o da un angelo dal cielo, se il Vangelo è diverso da quello tramandato sia anatema. Come insegna san Tommaso e afferma la tradizione della Chiesa, la correzione pubblica di un superiore da parte del suo inferiore diventa necessaria ogni volta che c’è un pericolo per la fede (II-II q33 a4). Quando ci troviamo, come oggi in questa infelice situazione, tutti noi, in quanto figli e figlie fedeli della Santa Madre Chiesa, siamo incaricati di difendere la sposa immacolata di Cristo. Questo è il nostro sacro dovere. La nostra fede, la salvezza della nostra anima e quella del nostro fratello dipendono da questo. Se vogliamo rimanere membri degni dell’Ecclesia Militans, dobbiamo resistere pubblicamente a tutte le deviazioni dalla nostra Santa Fede. Dobbiamo affrontare e combattere coraggiosamente coloro che attaccano la Chiesa nei suoi insegnamenti perenni, siano essi i nemici folli e pieni di odio che si trovano all’esterno i Giuda traditori che sono al suo interno.

La fede lo richiede, la carità lo esige, Dio lo vuole. Deus vult!

Fonte: onepeterfive

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